Calcio
Media punti, Stellone peggio dei predecessori. L’analisi del problema: dalla mancanza dei gol ai giocatori fuori ruolo
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A Stellone almeno un’impresa è riuscita. Quella di far peggio di Caserta e Cannavaro. La media punti del Benevento con l’attuale allenatore in sella è di 0,75 a partita, contro lo 0.94 di Cannavaro e 1,11 di Fabio Caserta. Otto gare e appena 6 punti per il tecnico voluto direttamente da Oreste Vigorito, che non solo non è riuscito ad imprimere l’agognata svolta, ma ha fatto sprofondare ancora di più il Benevento.
Al di là dei punti, la squadra è in continua e totale involuzione. Senza idee e senza gioco, con palloni buttati in avanti senza criterio, solo per tener fede alla filosofia del palleggio inutile e dannoso, come a rimarcare una sorta di discontinuità con chi lo ha preceduto. Il confronto è impietoso anche sul piano delle realizzazioni.
Dall’avvento di Stellone il Benevento si è dimenticato come si fa gol. Appena 3 reti in 8 gare, il peggior ciclo di tutta la Serie B, nessun allenatore anche tra quelli esonerati nelle altre squadre, è stato capace di fare peggio in nessun momento della stagione. Stellone ha cambiato già quattro moduli di partenza in sole 8 gare 4-3-2-1, 3-4-2-1, 3-5-2 fino ad arrivare al 4-4-2 senza cavare un ragno dal buco. Una rappresentazione di totale impotenza, segno tangibile che non sa più che pesci pigliare.
A queste vanno aggiunte scelte fantasiose, quantomeno sui generis, su alcuni calciatori piazzati in ruoli con cui non hanno niente a che spartire: Foulon terzino destro, Jureskin trequartista, Letizia braccetto, Karic rifinitore. L’ultima invenzione, a Bari, con la decisione di relegare il capocannoniere stagionale, l’unico uomo che vede la porta, a fare il pendolino come esterno sinistro di centrocampo, rendendolo innocuo. Senza contare la volontà di incocciare sul centrocampo a due, opzione già più volte suicida per una squadra non è assolutamente in grado di sostenerlo.