Calcio
Facciamo i conti in tasca alla Strega: senza contratti più onerosi, risparmi per 8 milioni
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Un risparmio già certificato di circa 4 milioni di euro netti sugli stipendi rispetto allo scorso anno. Ma non è finita, anzi, è solo l’inizio. Il Mattino fa i conti in tasca al Benevento: “Se il club giallorosso dovesse liberarsi dei contratti più onerosi in scadenza nel 2024 e 2025 potrebbe liberare spazio salariale per almeno altri 4 milioni per un totale di 8 milioni. Una necessaria boccata d’ossigeno perché la retrocessione dal un punto di vista finanziario sarà un salasso: le squadre cadette grazie ai diritti tv e ai soldi elargiti dalla Lega si dividono circa 7 milioni. Al di là del paracadute riservato alle squadre che dalla B sprofondano in C (che dovrebbe ammontare a circa un milione e 300 mila euro), in quest’ultima categoria la disciplina contributiva, che tra l’altro è stata riformata di recente e non è stata ancora pubblicata sotto forma di nuovo regolamento (lo sarà nei prossimi giorni, probabilmente nel giro di una settimana), è legata soprattutto al minutaggio garantito ai giovani”.
In parole povere, in Serie C più ragazzi metti in campo, maggiori saranno gli incassi in denaro per la singola società. Un discorso che potrebbe non valere per i club che mirano a tornare subito in B, ma che per la sostenibilità di un progetto può rivelarsi fondamentale.
Riguardo ai 4 milioni risparmiati sul monte ingaggi rispetto allo scorso anno, secondo Il Mattino “come cifra lorda siamo quasi a 6 milioni, davvero un primo passo per alleggerirsi di accordi-zavorra milionari e che saranno determinati dagli addii di Foulon (ingaggio da 200 mila netti), Leverbe (240), Jureskin (160 arrivato gennaio il Benevento gli ha pagato solo la metà), Farias (650), La Gumina (550), Pettinari (270 stesso discorso di Jureskin), Simy (450 su 900, l’altra metà la paga la Salernitana), Glik (900 per effetto del decreto crescita a fronte degli 1,5 che percepiva), Sanogo (40), Vokic (80) e Basit (60). L’elenco di coloro che hanno ancora un anno o più di contratto è foltissimo.
Il monte ingaggi dei calciatori che sono in scadenza al 30 giugno 2024 è di quasi 3 milioni di euro, ci riferiamo a Pastina (80 mila), Perlingieri, Veseli (270 mila), Acampora (310 mila), Ciano (320 mila), Improta (300 mila), Rossi, Schiattarella (320 mila), Tello (280 mila), Viviani (260 mila), Masciangelo (190 mila), Moncini (260 mila) e Alfieri. Basterebbe liberarsi di una metà di loro, quelli con i contratti più alti, per scrollarsi di dosso almeno un altro paio di milioni.
Lo stesso vale per quelli che hanno ancora altri due anni di contratto: solo Letizia e Tosca sommano oltre un milione di ingaggio (450 mila e 600 mila) e il loro addio aprirebbe un ulteriore varco per l’accesso di rinforzi a costi molto più accessibili, mentre quelli con gli accordi più bassi, ovvero Koutouspias (180 mila), Paleari (150), Capellini (140), Karic (130), El Kaouakibi (100) e Talia (80), sembrano gli unici destinati a restare, a meno che qualcuno non gli faccia capire che è il caso di cambiare aria”.