Calcio
Le voci dallo spogliatoio, Andreoletti: “Iniziamo a essere belli oltre che solidi”
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Vince il Benevento che piega il Potenza grazie a un destro (deviato) di Masciangelo. Successo meritato per i padroni di casa che però sprecano troppo e lasciano i lucani in partita fino al 95′. La voce dei protagonisti:
Andreoletti (allenatore Benevento)
“Abbiamo affrontato una squadra che si difendeva in 11 dietro la palla ma il fraseggio inizia a crescere. La nota dolente è non averla chiusa nonostante le tante azioni create. La classifica? È bella ma sono soddisfatto perchè oltre che i risultati inizio a vedere prestazioni come piacciono a me. Poi ovvio che i risultati degli altri li guardiamo ma comunque sappiamo che bisogna vincere: la corsa la dobbiamo fare su noi stessi. Bolsius, Capellini e Masciangelo si sono meritati la chance di giocare dall’inizio e sono contento della prestazione che è sempre figlia del lavoro svolto in settimana. Inizio a vedere una squadra capace di abbinare qualità di gioco alla solidità. Berra? È nel ruolo in cui per me si esprime al meglio. Agazzi? Non lo scopro certo io, sta facendo quello per cui l’avevamo preso e può crescere ancora. Quanto a Ciciretti il mio compito più stimolante è recuperare il suo talento. Anche in allenamento fa vedere cose che io non avevo mai visto fare. Ha qualità straordinarie”.
Masciangelo (Benevento)
“Era importante vincere per rimanere lassù. Sono contento del gol perchè venivo da un periodo non facile. Ma ora mi sento veramente al top. Quanto al Potenza ci aspettavano una squadra chiusa: sarà quasi sempre così. Ma oggi abbiamo creato tantissimo e dobbiamo imparare a finalizzare meglio”.
Lerda (allenatore Potenza)
“Benevento ha dominato nel possesso palla ma ha segnato su un autogol, occasioni non ne ricordo. Abbiamo scelto di aspettare nella prima frazione per poi giocarsi tutto nella seconda parte del match. Nella ripresa siamo cresciuti nella personalità e forse il pareggio ci stava. E comunque non ne usciamo con le ossa rotte eppure affrontavamo una squadra che non c’entra nulla con noi”.