Calcio
In mattinata l’udienza, nel tardo pomeriggio la sentenza: oggi Pastina, Letizia, Brignola e Forte conosceranno il proprio destino
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E’ in calendario per questa mattina l’udienza dinanzi alla Sezione Disciplinare del Tribunale federale nazionale (presieduta da Carlo Sica) per quattro dei cinque calciatori coinvolti nel calcioscommesse. Si tratta di Christian Pastina e Gaetano Letizia del Benevento, Enrico Brignola del Catanzaro e Francesco Forte dell’Ascoli, che sono stati deferiti per la violazione dell’art. 4, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva, e per la violazione dell’articolo 24, commi 1 e 2, del Codice di Giustizia Sportiva: ovvero per aver effettuato – quantomeno dalla stagione sportiva 2021/22 e nella stagione sportiva 2022/23 – scommesse – direttamente o per interposta persona sia presso soggetti autorizzati che presso soggetti, e piattaforme, non autorizzati a riceverle – aventi ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della FIGC e di campionati di calcio professionistici stranieri.
Per Massimo Coda della Cremonese è stato invece disposto un supplemento di indagini.
Il Mattino spiega i passaggi del procedimento: “Si comincia con l’esposizione dei fatti da parte della Procura federale che concluderà con le richieste sanzionatorie. Poi sarà la volta degli avvocati difensori e se qualche calciatore lo riterrà opportuno, potrà rendere dichiarazioni spontanee. I magistrati si riuniranno in Camera di Consiglio nel pomeriggio e in serata ci sarà già la sentenza. Entro 10 giorni verranno rese note le motivazioni, con possibilità di inoltrare ricorso alla Corte d’Appello federale”.
Dopo il deferimento, i legali di Pastina e Forte avevano formulato richiesta di patteggiamento per i loro assistiti, ma questa era stata respinta dalla Procura federale, si pensa su impulso di quella del Coni. In caso di accoglimento dell’ammissione di responsabilità, i due avrebbero beneficiato del 50% di sconto sulla squalifica. “Ora – sottolinea il quotidiano – hanno facoltà di presentare una nuova richiesta, ma dipenderà sempre dalla volontà della Procura e dalla successiva vidimazione dell’eventuale accordo da parte del Tribunale. Risulta tuttavia alquanto complicato pensare che la Procura possa decidere di concedere un patteggiamento rifiutato poco più di un mese fa. Comunque mai dire mai, e se ci dovesse essere l’ok, la squalifica, giunti a questo fase del giudizio, verrebbe scontata di un terzo e non più della metà”.
L’inchiesta penale cammina parallelamente. Tra le ipotesi di reato scommesse illegali, frode sportiva riciclaggio. Dagli accertamenti sarebbe emerso che la maggior parte degli spostamenti di denaro sarebbe avvenuta sui conti correnti dei cinque calciatori entrati a far parte dell’inchiesta e di due prestanome, Pasquale Pio Covino di San Salvatore Telesino e Davide Dell’Annunziata di Scampia.
“Nel decreto di perquisizione – osserva Il Mattino – vengono segnalate entrate e uscite con scambi di denaro per centinaia di migliaia di euro tra i protagonisti della vicenda e anche tra diversi altri calciatori (tesserati del Benevento e non solo), che però non risultano indagati perché su di loro non sono stati raccolti sufficienti elementi e non c’è nessuna evidenza che si trattasse di bonifici e versamenti per scommesse. Tra questi anche un ex dipendente del club giallorosso che si è dimesso ormai da qualche anno”.