Calcio
L’agente Caravello racconta Pippo Berra: “Ragazzo esemplare e atleta straordinario. Il sogno? Un rinnovo col Benevento in B”
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“Pippo è un ragazzo esemplare e un calciatore straordinario”. A parlare, in un’intervista al quotidiano Il Mattino, è Danilo Caravello, agente Fifa che cura gli interessi del difensore del Benevento, Filippo Berra. Dopo la scorsa positiva stagione, il calciatore friulano ha sensibilmente alzato il suo standard di rendimento, diventando un titolare inamovibile nello scacchiere di Auteri, oltre che un leader nello spogliatoio, come testimoniato anche dalla fascia consegnatagli in estate dopo l’addio dei capitani Paleari, Ciano e Marotta.
Domenica si giocherà il sentito derby tra Benevento e Casertana. Quello del 22 gennaio scorso fu deciso proprio dal primo gol in giallorosso di Berra. “Sarà una gara sentita ed importante e che darà il via ad un ciclo di tre partite che dirà molto sul futuro del Benevento”, dice Caravello.
Di seguito domande e risposte che il giornale ha pubblicato nella giornata odierna.
A fine partita, Berra che sventola la bandiera dell’indimenticato capitano Imbriani è ormai consuetudine. La fascia da capitano lo ha responsabilizzato?
“Ci siamo visti pochi giorni fa e abbiamo parlato proprio di questo. Ho vissuto i tempi calcistici di Imbriani e gli ho raccontato cosa significa la sua figura per la piazza sannita. Per lui è un onore portare la fascia. Nel calcio di oggi essere capitano ha perso significato. Sono particolarmente contento che Filippo sia entrato nel tessuto della società e della piazza, diventando uno dei calciatori più forti e rappresentativi”.
Prima braccetto nella difesa a 3, poi terzino destro e ora centrale nella difesa a 4. Sempre titolare e mai sostituito, ma soprattutto vero leader difensivo. Per il suo assistito la posizione non fa differenza…
“Negli ultimi campionati disputati in B, soprattutto con Pisa e Sudtirol, Berra aveva raccolto molto meno di ciò che meritava a causa di infortuni e vicissitudini. A Benevento ha ritrovato una sua dimensione e sta avendo un rendimento incredibile. Al momento è uno dei difensori più forti del girone C e forse di tutta l’intera terza serie, ha carattere e dominanza fisica, tanto è vero che il mister non rinuncia mai a lui”.
Dopo tre stagioni di fila giocate in B, la scorsa estate la scelta di accettare un Benevento appena retrocesso in C. Perché?
“Perché una piazza come Benevento, una società come quella giallorossa e un presidente come Vigorito non hanno nulla a che fare con la Serie C. Ho un rapporto consolidato con Marcello Carli e quando mi ha chiamato e ci ha illustrato un progetto con l’obiettivo di tornare in B il prima possibile, ci abbiamo messo davvero poco a dire sì”.
Si aspettava un Benevento capolista e così dominante in campo?
“Si perché la scorsa stagione è servita a gettare ottime basi. Con un po’ di fortuna in più nei playoff poi, il Benevento sarebbe già in B. La società è ripartita con idee chiare e con l’obiettivo di dare spazio ai suoi giovani, linea che io sposo a pieno. La classifica sta prendendo una fisionomia definita, con i valori tecnici reali che stanno venendo fuori. C’è il Benevento, che sembrerebbe aver trovato continuità anche in trasferta, il Catania è continuo, il Trapani sta risalendo e l’Avellino anche sta tornando con prepotenza”.
Berra ha un contratto, col club giallorosso, di altri 2 anni… magari da allungare nei prossimi mesi?
“Il rapporto con la società e con il direttore è lineare e idilliaco. Abbiamo già manifestato la voglia di restare a lungo per vincere. Se arriverà una chiamata, ci siederemo a tavolino per continuare insieme. Mi auguro di discutere un rinnovo con il Benevento in B”.