Calcio
Nello Di Costanzo lunedì era al Vigorito: “Strega, che carattere! Grande reazione dopo il pari di Crotone”
Ascolta la lettura dell'articolo
“Ci tenevo a vedere il Benevento dal vivo, sopportando anche il freddo”, scherza Nello Di Costanzo, lunedì sera sugli spalti del Vigorito per Benevento-Turris. L’allenatore che vive ad Acerra, ha rilasciato un’intervista al quotidiano Il Mattino. Ha guidato la strega, dal 2002 al 2004 (all’epoca di chiamava Sporting Benevento), ma ha vestito, da calciatore, anche la casacca della Turris, dal 1987 al 1990, prima di appendere gli scarpini al chiodo. Non senza sofferenza, contro la Turris sono arrivati i 3 punti. La giusta risposta dopo la beffa di Crotone?
“Contava solo vincere, in qualsiasi modo, anche perché le squadre all’inseguimento hanno avuto qualche rallentamento. La vittoria è servita per dimostrare carattere, dopo il pari di Crotone, e anche per allungare in classifica. Lunedì sera il Benevento ha dimostrato due cose: di saper reagire psicologicamente ad una delusione e anche di saper reagire all’interno della stessa gara, visto che era andato in svantaggio. I giallorossi non si sono scomposti dopo il gol di Nocerino, non hanno subìto il contraccolpo e hanno portato la gara a casa”. Nel finale il Benevento avrebbe potuto chiudere il match con la terza rete. Non lo ha fatto per colpa di una condizione fisica non ottimale alla terza gara in otto giorni?
“Poteva certamente esserci una stanchezza mentale e fisica. Ma non è stata la causa principale. I giallorossi volevano chiudere la gara e avrebbero potuto farlo sfruttando delle situazioni in contropiede; sono mancate concretezza e cattiveria. Nel finale poi Auteri è stato bravo ad inserire un difensore in più”. L’esplosione di Perlingieri conferma la bontà della scelta estiva della proprietà di non prendere un altro attaccante? “Il ragazzo ha dimostrato che col duro lavoro si può ottenere il massimo. La società ha fatto una scelta, portandola avanti con coraggio e convinzione. Nel corso del campionato una punta di peso potrebbe però servire. Queste però sono valutazioni che faranno il direttore Carli e il presidente Vigorito, quando si aprirà il calciomercato invernale.
Aggiungo che lunedì sera mi è piaciuto molto Ferrara, mio calciatore a Taranto; sta crescendo, ma può fare molto di più”. I passaggi a vuoto, come quello dello Scida, sono anche frutto dell’inesperienza dettata dalla presenza di tanti giovani? “Avere tanti giovani può essere uno svantaggio, per la mancanza di esperienza, in partite delicate. La società e l’allenatore sono stati finora bravi ad abbinare l’utilizzo dei ragazzi ai risultati positivi. Spesso schierare i giovani significa accontentarsi di un piazzamento di metà classifica o, al massimo, dei playoff. A Crotone però il pari, va detto, è arrivato per 2 gol presi in maniera banale e per un atteggiamento sbagliato.
Il Benevento pensava di avere già i 3 punti in tasca…”. Sabato a Picerno comincerà un ciclo di 6 partite, nelle quali il Benevento affronterà 5 squadre nelle prime 10 posizioni… “Saranno una serie di sfide che diranno molto sul valore reale del Benevento. Sfidare tutte squadre di alta classifica in serie farà capire la reale sostanza di questa squadra e anche se servirà intervenire sul mercato, oppure no. Tra due turni poi ci sarà il derby con l’Avellino che resta, a mio parere, la più completa. Sabato a Picerno il Benevento sfiderà una squadra da non sottovalutare che da anni ha acquisito una dimensione da playoff”.
Come dice Auteri, è presto per guardare la classifica? “In realtà, tutti guardano la classifica, soprattutto i calciatori. Ma l’allenatore fa bene a pensare solo alla prossima partita. C’è ancora tanta strada da percorrere