“Una flessione leggera e soprattutto fisiologica, che pare aver contagiato un po’ tutte le squadre di alta classifica che si sottraggono punti a vicenda negli scontri diretti (oppure se ne dividono uno a testa). Alcune inciampano addirittura con le piccole, cosa che per fortuna non accade al Benevento. Nelle ultime 5 partite, pur avendo collezionato appena 8 punti, i giallorossi sono secondi solo al Crotone e alla pari con altre 4 squadre. Basti pensare Monopoli, Trapani, Catania, Avellino, Cerignola, Potenza, Giugliano hanno fatto tutte peggio rispetto agli uomini di Auteri”. Lo riporta Il Mattino.

“Significa che siamo dinanzi ad un campionato equilibrato e livellato, dove anche il piccolo dettaglio – spiega il quotidiano – può fare la differenza, unitamente agli episodi. Anche il pari dell’Avellino e la sconfitta del Giugliano non hanno modificato la graduatoria (se non nel balzo al quarto posto del Sorrento che ha appunto battuto nettamente i tigrotti) e i giallorossi mantengono immutato il vantaggio su tutte le principali inseguitrici. Considerato l’ultimo scorcio di torneo infatti comandano i pitagorici con 11 punti conquistati, seguono Benevento, Sorrento, Foggia, Picerno e Altamura staccati di tre lunghezze. Poi Cavese, Monopoli, Messina e Latina a quota 7. La miseria di 6 punti fatti per Catania, Trapani, Audace Cerignola e Potenza, unitamente al Taranto, al quale però li hanno tolti tutti per le note inadempienze. Sono 5 i punti guadagnati da Juventus Next Gen e Casertana, sul fondo della graduatoria ci sono l’Avellino, con appena 4 punti, e il Giugliano, chiude la classifica la Turris con 2 soli punti all’attivo”.

“Il periodo – rileva Il Mattino – è delicato per tutte, in particolare per la altre concorrenti, che non se la passano certo meglio rispetto al Benevento: l’Avellino, ad esempio, non vince da un mese, dopo il capitombolo interno con il Taranto ha infilato 4 pareggi uno dietro l’altro, quasi vanificando le 6 vittorie consecutive ottenute tra fine settembre, il mese di ottobre e i primi di novembre. Il Trapani, prossimo avversario dei giallorossi, viene da 3 sconfitte di fila in trasferta e la panchina di Aronica ha ripreso a traballare, stavolta più forte di qualche tempo fa. Per il tecnico sarà decisiva proprio la sfida con la capolista di domenica prossima. In caso di mancata vittoria, potrebbe scattare l’esonero”.

“Per il direttore sportivo Mussi – aggiunge l’articolo – il siluramento è già arrivato, e c’è stata anche una contestazine di addebito per inadempienze: in pratica sono volta gli stracci. Come suo sostituto si fa il nome di Peppino Pavone, storico dirigente del Foggia di Zeman ai tempi della Serie A, attualmente al Messina e dal quale si starebbe separando dopo aver fatto da tramite con la nuova proprietà. Purtroppo però l’operazione voluta da patron Antonini si sta rivelando più difficoltosa del previsto perché il club peloritano avrebbe rifiutato le dimissioni dello stesso Pavone. A questo punto, l’unica soluzione può essere un accordo fra il Trapani e il Messina per liberare Pavone, con i granata che dovrebbero versare un indennizzo nelle casse della corregionale”.

“Nel frattempo – conclude il giornale – i giallorossi ieri hanno ripreso gli allenamenti. Auteri nella prima, vera seduta della settimana ha potuto contare su tutti gli effettivi ad eccezione dei lungodegenti Nardi e Pinato. Presente all’appello anche Perlingieri che si avvia a giorni di lavoro intenso col gruppo per tornare a giocarsi le sue carte da titolare per il match del Provinciale”.