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Calcio

A Taranto regna il caos: è scontro tra Apex e Giove, striscioni contro il sindaco, aggressione al pullman della squadra di ritorno da Monopoli

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A Taranto è scontro tra vecchia e nuova proprietà sulla questione conto corrente, che per Apex sarebbe bloccato mentre l’ex presidente Giove smentisce questa versione. Due distinte note stampa, una di chiarimento e l’altra di replica, hanno caratterizzato finora la giornata.

“Nei giorni scorsi Apex Capital Global LLC – recita il comunicato dell’azienda subentrante -, come ormai sapete, non è riuscita a rispettare la scadenza collegata al deposito della fideiussione bancaria (prevista per la data del 13 dicembre scorso). Ciò è stato causato, purtroppo, da problematiche al di fuori dal nostro controllo/volontà. Nello specifico, il conto bancario del Taranto FC 1927, fino a giovedì pomeriggio, era bloccato risultando in alcun modo non operativo. Inoltre due bonifici di Apex (nelle giornate di mercoledì e giovedi scorsi) sono stati respinti (sempre a causa del suddetto blocco), nonostante avessimo ricevuto rassicurazioni che il conto corrente del club fosse operativo.

Pur in presenza di questa problematica stiamo continuando, come Apex, a lavorare per la chiusura positiva dell’accordo e per il pagamento degli stipendi dei tesserati. Vi aggiorneremo, molto presto, appena potremo fornire ulteriori novità in merito.

Sempre per trasparenza e completezza nell’informazione ci teniamo a sottolineare che l’amministrazione comunale è totalmente estranea alle dinamiche/interlocuzioni tra le controparti coinvolte in questa trattativa.

Ringraziamo infine i tifosi e la comunità di Taranto per la pazienza e la comprensione”.

La risposta dell’attuale proprietà non si è fatta attendere: parole molto dure quelle di Massimo Giove, anche se il suo nome nella nota non viene mai menzionato:

“L’attuale socio di maggioranza della Taranto F.C. 1927 S.r.l., con riferimento al Comunicato stampa diramato dalla Apex Capital Global LLC in data odierna, precisa quanto segue.

La motivazione addotta dalla parte promissaria acquirente per giustificare il mancato rispetto dei propri obblighi contrattuali (emissione della nuova garanzia bancaria e stipula dell’atto definitivo di trasferimento delle quote entro il 13 Dicembre ed accollo di tutti i debiti della società, ivi compresi quelli relativa all’odierna scadenza federale, sin dalla sottoscrizione del contratto preliminare) è del tutto inconsistente e gravemente diffamatoria.

Purtroppo, disattendendo le numerose dichiarazioni pubbliche fatte in questi giorni oltre che le rassicurazioni private circa il rispetto dei termini, la Apex Capital Global LLC è venuta meno, ancora una volta, ai propri impegni contrattuali, con la stessa ed identica dinamica verificatasi nel periodo precedente alla sottoscrizione del contratto preliminare.

Fortemente preoccupati per una situazione che, con il passare dei giorni, diventava sempre più drammatica, abbiamo comunicato per iscritto alla nostra controparte che eravamo disponibili a differire il termine perentorio previsto per il trasferimento delle quote, chiedendo solo che venissero rispettati i pagamenti relativi all’odierna scadenza federale e tanto nell’unico primario interesse che è la salvaguardia del Club.

Il socio di maggioranza ha messo in atto tutte le azioni oltre che le soluzioni per scongiurare qualsiasi alibi in capo alla Apex, avendo persino effettuato nei giorni scorsi diversi bonifici test presso tutti i conti di Apex dei quali siamo a conoscenza, per dimostrare che il nostro conto corrente era – come tuttora lo è – perfettamente operativo.

Avremmo preferito mantenere il giusto silenzio sino alla conclusione della giornata odierna, in attesa delle soluzioni che la Apex ci riferisce stia cercando, sebbene questo confligga con la irrefrenabile voglia di diramare un comunicato stampa anziché concentrarsi nel risolvere senza indugio alcuno al rispetto degli impegni odierni.

Rinnoviamo quindi pubblicamente l’invito rivolto alla Apex a mettere in atto tutte le azioni utili al rispetto delle scadenze federali autorizzandoli altrettanto pubblicamente ad utilizzare le somme vincolate alla fideiussione che ci era stato detto fossero disponibili da diverso tempo.

La società si riserva ad ulteriori pubblicazioni più dettagliate prossimamente”.

Nel frattempo la mancata chiusura della trattativa sta provocando forti tensioni nella tifoseria ionica. In diversi punti della città sono apparsi striscioni, attribuibili probabilmente a frange di ultras, contenenti insulti e offese nei confronti del sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, del vice sindaco Gianni Azzaro, del presidente della società di Calcio Massimo Giove, del dirigente delle giovanili e dell’Aps Taras.

Nelle scorse ore il sindaco Melucci aveva diramato una nota a proposito delle vicende societarie sottolineando che «l’Amministrazione comunale non ha avuto e non può avere alcuna parte nelle questioni commerciali tra privati e, dunque, si vede costretta a diffidare formalmente sin d’ora chiunque intenderà inopinatamente agitare l’ordine pubblico e appesantire il lavoro degli enti locali».

Il primo cittadino aveva spiegato di aver appreso «di nuove impreviste difficoltà nella definizione dei negoziati tra la proprietà del Taranto FC 1927 ed il gruppo statunitense che già aveva opzionato le quote societarie dei rossoblu. Non conosciamo ovviamente i dettagli, ma vorremmo fermare sul nascere il solito becero tentativo di qualcuno di strumentalizzare politicamente coi tifosi la vicenda e di ricercare responsabilità in ruoli e luoghi al di fuori della semplice trattativa privata».

Oggi sono comparsi gli striscioni offensivi, appesi a cavalcavia o su muri. Messaggi di solidarietà nei confronti del sindaco e del suo vice Azzaro sono giunti, tra gli altri, dagli assessori Stefania Fornaro, Federica Simili e Angelica Lussoso, da Costanzo Carrieri di Io C’entro, da alcuni consiglieri comunali e dal consigliere regionale e comunale Massimiliano Stellato, presidente regionale di Italia Viva. Per quest’ultimo la città «ha bisogno di un momento di pacificazione, non di lotta continua»

Intanto nella tarda serata di domenica si sono registrati dei momenti di tensione all’esterno dello stadio Iacovone: un gruppo di una 15ina di persone ha preso di mira il bus dei giocatori del Taranto di rientro da Monopoli dove sono stati sconfitti con un 4-0 a favore della squadra padrona di casa. Contro il pullman sono stati lanciati petardi e oggetti vari che hanno danneggiato lievemente la vettura. Sul posto sono intervenute diverse pattuglie delle forze dell’ordine per sedare la rissa.

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