Calcio
Ore frenetiche in casa Turris, intesa trovata ma senza la rateizzazione dei contributi Inps sarà stato tutto inutile
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Il 16 dicembre è arrivato. Il weekend ha donato nuova linfa alle speranze dei tifosi corallini, in spasmodica attesa di notizie confortanti dal fronte societario. La Turris di Ettore Capriola entro oggi dovrà effettuare i pagamenti utili ad evitare la radiazione dal campionato di Serie C. Si profilerebbe una schiarita in extremis. La società, che fino a ieri mattina sembrava destinata al fallimento, potrebbe invece avere trovato un escamotage per salvarsi, e soprattutto nuova liquidità, utile per provare a rispettare le scadenze di lunedì prossimo, quelle relative al pagamento degli stipendi e soprattutto relativi ai versamenti Inps e Irpef. Ad aprire uno spiraglio, oramai inatteso anche dal più ottimista dei tifosi, un’intesa last-minute tra l’attuale presidente Ettore Capriola e l’ex presidente Colantonio, che si è materializzata grazie alla mediazione del sindaco di Torre del Greco, Luigi Mennella.
Sono ore frenetiche in seno al club corallino, ad un passo dal baratro della radiazione. Tuttavia, nonostante l’intesa tra l’attuale proprietà e l’ex massimo dirigente, che prevede la monetizzazione dei crediti di imposta in possesso di Capriola, convertiti in liquidità da Colantonio per un valore di circa 300 mila euro, la cifra non sarebbe ancora sufficiente a coprire interamente le scadenze. Si punta pertanto sulla rateizzazione dei contributi INPS, ma la pratica è partita in ritardo e non è detto che l’approvazione arrivi entro la mezzanotte di oggi, limite ultimo per i pagamenti. Nel caso in cui non dovesse essere approvata la rateizzazione, la somma da pagare aumenterebbe in maniera vertiginosa, rendendo di fatto impossibile rispettare le scadenze, con la conseguente esclusione dal campionato per la Turris.
Oggi, 16 dicembre, è quindi un giorno cruciale per la Turris: un dentro o fuori che determinerà il futuro del club biancorosso. Entro la mezzanotte, come già spiegato, vanno saldate tutte le pendenze vecchie e nuove verso i tesserati, per un totale di circa 570 mila euro. In caso contrario, lo spettro della radiazione diventerebbe realtà, portando la squadra corallina alla scomparsa definitiva.
“Nonostante l’accordo raggiunto – come riporta Tuttoturris.com – il destino della Turris si deciderà sul filo di lana. Infatti, restano ancora vari passaggi burocratici da completare nelle poche ore disponibili:
- Va ultimata la documentazione per la cessione dei crediti dal gruppo riconducibile a Capriola a quello di Colantonio.
- Colantonio dovrà trasferire la liquidità derivante dai crediti sul conto della Turris, da cui poi dovranno partire i bonifici verso i tesserati.
- Bisogna ottenere l’approvazione definitiva della rateizzazione INPS: in caso contrario, la somma da pagare aumenterebbe vertiginosamente, rendendo di fatto impossibile rispettare la scadenza.
Tutto si gioca in queste ore frenetiche, dove anche una minima complicazione tecnica potrebbe far saltare l’intera operazione. Ed è proprio questo il punto su cui bisogna riflettere: la Turris è arrivata ad un passo dal baratro per mere spese di gestione ordinaria, nonostante un monte ingaggi già ridimensionato ad inizio campionato.
Un finale al cardiopalma che si sarebbe dovuto evitare con una programmazione più solida e responsabile. Entro la mezzanotte si conoscerà la risposta. La Turris trattiene il fiato…”.