Calcio
Calcioscommesse, la Procura di Benevento ha inviato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. Dopo la Giustizia sportiva, tocca a quella penale
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La Procura di Benevento ha notificato agli interessati l’avviso di conclusione delle indagini nell’ambito della vicenda calcioscommesse. Tra questi figurano i quattro calciatori coinvolti (Gaetano Letizia, Christian Pastina, Enrico Brignola e Francesco Forte: nessuno di loro è più tesserato per il Benevento dopo le risoluzioni contrattuali sottoscritte dai primi due), come pure i due presunti prestanome Pasquale Pio Covino (difeso da Rosaria Marrocco e Antonio Barbieri) di San Salvatore Telesino e Davide Dell’Annunziata di Scampia.
I sei avevano ricevuto a fine novembre un decreto di perquisizione con contestuale sequestro. I reati penali contestati sono la frode sportiva, le scommesse su siti illegali e il riciclaggio. Le indagini erano partite a luglio. La parallela inchiesta sportiva ha prosciolto Letizia e Brignola per insufficienza di prove e condannato Pastina e Forte rispettivamente a 24 mesi di squalifica di cui 12 commutabili in prescrizioni alternative e 9 mesi di squalifica di cui 5 commutabili in prescrizioni alternative. Sotto inchiesta col trascorrere dei mesi sono finiti anche altri soggetti estranei al mondo del calcio: Christian Saviano, Umberto Orrei, Francesco Collarile e Mauro Vigorito.
Le indagini si erano focalizzate su un gruppo di soggetti “che operano attività di gioco e scommesse, dirette o indirette, con consistente passaggio di denaro tra di loro” specificando che i due non calciatori hanno svolto da “punto di raccordo dell’operare dei soggetti inseriti professionalmente in compagini calcistiche”.
Nel decreto di perquisizione veniva espressamente specificato che “le somme sarebbero state versate in particolare da Letizia, da destinare a scommesse sportive anche su piattaforme non autorizzate”, ma soprattutto “afferenti a partite della squadra dove giocavano i soggetti con i quali vi sono stati rilevanti scambi di denaro non compatibili con causali lecite o di altro tipo”.
L’accusa di riciclaggio derivava da “condotte volte a dissimulare l’effettiva titolarità dei conti correnti, conti gioco e carte prepagate” con un passaggio di denaro e valori che fa pensare a quel reato, viste le prove acquisite. Nel mirino degli inquirenti sarebbero finite partite della stagione 2022/23, quando il club è retrocesso in C: in quella squadra c’erano Letizia e Pastina, mentre Forte era partito a gennaio e Coda era al Genoa.