Calcio
Il Motor Lublin vuole rispedire Kubica al mittente: ma senza l’ok del Benevento, dovrà restare in patria fino a giugno
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Niente da fare. Neppure in Polonia Krisztof Kubica riesce a trovare spazio e minutaggio. Il centrocampista continua ad essere una zavorra al punto che il Motor Lublin, formazione che staziona al settimo posto in Ekstraklasa (la Serie A polacca) a cui il Benevento lo ha ceduto in prestito con diritto di riscatto fino al 30 giugno 2025, sta pensando in interrompere il prestito in anticipo e di rispedirlo al club giallorosso.
Le dichiarazioni rilasciate dal direttore sportivo del Motor Lublin, Pawel Golanski, non lasciano spazio all’interpretazione: “Onestamente – ha dichiarato al quotidiano sportivo polacco “Dziennik Wschodni” – non mi aspettavo che Krisztof potesse fare tutta questa fatica tornando in patria. Come tutti, pensavo che un giocatore del suo calibro avrebbe rafforzato il Motor Lublin. Tuttavia, in passato ho già vissuto situazioni simili. A volte passare da una squadra in cui non giochi e vieni messo da parte ad un altro è molto difficile”.
Solo 183 minuti disputati in 4 mesi e la miseria di 5 presenze in campionato. Le prime tre partite di campionato giocate da titolare (sempre sostituito) nelle prime quattro e poi il buio. Tre panchine di fila, un infortunio durato più di un mese e ancora panchina, fino ad arrivare all’esclusione nelle gare di dicembre: neppure convocato. Un vero e proprio calvario quello di Kubica, che neppure in Italia ha mai convinto.
“Ha iniziato la stagione da titolare – ha spiegato Golanski – ma poi ha ricevuto un’ondata di critiche per il suo rendimento. Come se non bastasse, si è anche infortunato, non si è potuto allenare e quindi non ha potuto migliorare in quei fondamentali in cui era carente. Tutti questi fattori hanno contributo a creare questa situazione”.
Golanski ha ammesso che una delle opzioni che stanno prendendo in considerazione è quella di accorciare la durata del prestito con il Benevento. Ma senza l’ok del club sannita il rientro non sarà possibile. “A volte nel calcio può capitare che un giocatore non si ambienti e non renda a sufficienza. Adesso dobbiamo pensare a cosa fare per aiutarlo, ma in un modo in cui anche noi possiamo trarne vantaggio. Ci sono colloqui in corso con il procuratore e con il Benevento, ma non è una vicenda di facile risoluzione. Nei contratti sono contenute delle disposizioni, stiamo cercando una soluzione che possa accontentare tutti. E’ possibile ridurre i tempi del prestito, ma serve che siano d’accordo tutte e tre le parti: oltre a noi, anche il calciatore e la società proprietaria del cartellino. Lo stesso Kubica non è felice qui, perché finora ha giocato pochissimo. Per me ha ancora un potenziale. Magari se dovesse trovare un’altra squadra disposta a dargli fiducia le cose potrebbero migliorare Nel calcio è naturale che un giocatore viva un momento di crisi, ma cambiare aria potrebbe fargli bene” ha concluso il direttore sportivo del Motor Lublin.
Il Benevento non accetterà mai di ridurre i tempi del prestito perché facendo rientrare Kubica ingrosserebbe un organico già da sfoltire e si mettere sul groppone un altro elemento da sistemare. A meno che il procuratore del calciatore non trovi un’altra squadra disposta a puntare su di lui per il prossimo semestre o addirittura acquistandolo a titolo definitivo.
Kubica è stato pagato 1,2 milioni di euro nell’estate del 2022 dal Gornik Zabrze. In maglia giallorossa solo fugaci apparizioni (14 in B, 11 in C, pochissime da titolare) e un gol contro il Picerno lo scorso anno.