Calcio
Blocco al mercato imposto dalla Fifa: la ricostruzione dettagliata della vicenda che ha coinvolto il Benevento
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“Una tempesta in un bicchier d’acqua. Sarebbe bastata qualche accortezza in più per evitare il propagarsi di una notizia che qualche fastidio l’ha creato, in merito ad una sanzione applicata ma che già da oggi sarà cancellata per una cifra peraltro irrisoria (35 mila euro)”. Lo scrive Il Mattino.
“La Fifa – spiega il quotidiano – aveva difatti imposto al Benevento il blocco del mercato in entrata per le prossime tre sessioni (quella corrente, estiva 2025 e invernale 2026) per non aver versato le spettanze al mediatore dell’operazione che il 29 agosto del 2022 condusse Krisztof Kubica dal Gornik Zabrze al club giallorosso. In realtà il mancato pagamento è frutto di un disguido: tra la società sannita e il mediatore polacco da tempo era aperto un contenzioso proprio davanti alla Fifa. Che lo aveva chiuso una decina di giorni fa, dando ragione al mediatore e notificando al Benevento la decisione assunta con intimazione a liquidare la somma dovuta. Quella notifica è sfuggita, il saldo non è avvenuto e la Fifa in automatico ha fatto scattare il divieto di tesserare calciatori”.
“La questione tuttavia – sottolinea il giornale – è già risolta, perché il Benevento già ieri mattina, ha proceduto ad inviare i soldi sul conto del mediatore attraverso un bonifico istantaneo. Con ogni probabilità, già nelle prossime ore (anche se a causa dei tempi tecnici potrebbe passare qualche giorno), sarà ripristinata la piena operatività del Benevento sul mercato. Lo spiega stesso la Fifa in una nota diffusa al riguardo: “Possiamo confermare che la società Benevento Calcio è attualmente impossibilitata a tesserare nuovi giocatori in relazione al pagamento di un debito in sospeso. Il divieto sarà revocato quando il pagamento sarà confermato dal creditore interessato”. Non appena il mediatore comunicherà di aver ricevuto la somma, il blocco sarà rimosso e non ci sarà più alcun problema”.
“Una disavventura più o meno simile – rileva Il Mattino – è capitata anche ad altri club come gli spagnoli del Maiorca (attualmente sesto in Liga e finalista di Coppa del Re lo scorso anno) e del Rayo Vallecano (nono in Liga), che avrebbero omesso di versare i compensi di solidarietà alle società formatrici di calciatori ingaggiati in sessioni di mercato precedenti. In ogni caso, la telenovela Kubica sembra non finire mai”.
“Qualche giorno fa – ricorda l’articolo – il Benevento aveva comunicato la risoluzione consensuale del contratto (che era in scadenza al 30 giugno 2026) con il centrocampista polacco, rispedito al mittente anche dal Motor Lublin, club di Ekstraklasa (la massima serie polacca) che lo aveva ingaggiato in prestito con diritto di riscatto l’estate scorsa. Lo stesso Kubica, decidendo di restare in patria, qualche giorno fa ha sottoscritto un accordo con il Termalica B-B, squadra di seconda divisione. Proprio quando essere stato definitivamente tagliato il cordone ombelicale con uno dei principali acquisti-flop delle ultime stagioni, ecco riproporsi un’altra storia che lo riguarda. Un inutile polverone che ha fatto il giro d’Italia e per qualche istante ha fatto preoccupare i tifosi giallorossi, salvo poi dissolversi una volta approfondita la faccenda”.
“Ricordiamo – conclude Il Mattino – che nell’estate del 2022 il Benevento acquistò il cartellino del centrocampista Krisztof Kubica dai polacchi del Gornik Zabrze per 1,2 milioni di euro pagabili quattro rate da 300 mila, con la prima tranche da versare all’atto della sottoscrizione dell’accordo. Le restanti con scadenza 31 dicembre 2022, 30 giugno 2023 e 31 dicembre 2023. Il calciatore dopo neppure un mese si fermò per la rottura del quarto metatarso del piede destro. Problema simile si ripropose ad inizio agosto del 2023. Ne derivarono contenziosi tra il Benevento (che sosteneva che il calciatore soffrisse di un problema cronicizzato e per questo fosse soggetto a ripetuti infortuni della stessa natura) e il club cedente che si era nel frattempo rivolto alla Fifa per vedersi riconosciuti i pagamenti delle successive rate (tutte poi regolarmente saldate entro), e tra il club sannita e il mediatore. Al quale l’organismo con sede a Zurigo ha dato ragione poco più di una settimana fa, innescando la concatenazione di eventi che ha generato la seccatura di cui sopra”.