Calcio
Taranto: Murgia nuovo allenatore, Zerbo dg. Altri contatti con Apex, si cerca di terminare la stagione facendo leva sul minutaggio giovani
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Una situazione drammatica, con ogni organo che rema contro l’altro, creando confusione e incertezza. Viene riassunta così la stagione del Taranto, ricca di difficoltà e priva di gioie. La società punta ad arrivare a fine stagione in qualche maniera, tentando anche di capire come possa evolvere la vicenda. Continua intanto la protesta della tifoseria, stanca e sfiduciata, visto l’andamento degli eventi, mentre altri giocatori abbandonano la nave (Gianmarco Zigoni riparte dalla Clodiense).
Nel frattempo, secondo quanto riportato da “Taranto Buonasera” un altro mini round tra il Giove e l’Apex Capital Global LLC si sarebbe tenuto mercoledì sera attraverso una call alla quale avrebbero partecipato i rispettivi consulenti delle due parti per tentante di rianimare una trattativa di cessione del Taranto FC 1927 data per morta seppur nessuna delle due parti ha provveduto a comunicare ufficialmente. Non trapela nulla sugli esiti, per ora. Apex Capital Global LLC risulta ufficialmente in giro per l’Europa a caccia di club da inserire nel suo “portfolio”.
In queste ore, Marcel Vulpis, CGO della società statunitense legata all’immagine dell’imprenditore londinese Mark Campbell (portatore di interessi economici di alcuni investitori americani provenienti dal mondo della finanza) è segnalato in Spagna, decollato ieri notte da Linate destinazione Madrid. Vi resterà altri due giorni con un possibile incontro venerdì proprio con Campbell anche lui in arrivo in Spagna. Nel mentre sarebbe ospite di una realtà locale che interessa presumibilmente ad Apex. Un rumour che non dovrebbe far star sereno Giove, alla ricerca di finanziamenti immediati. Perché significa che Apex starebbe pensando ad un’alternativa al Taranto.
A conferma di come oggi i fondi di investimento interessati al calcio europeo siano sempre pronti a riposizionarsi in caso di difficoltà su determinati territori. La trattativa con il Taranto continua a interessare ma il costo dell’operazione vista la sicura retrocessione in D sta diventando molto oneroso e questo è un concetto non sempre ben compreso da chi vuole vendere un club oberato di debiti e svuotato di valore, pensando di avere in mano il Padova o il Pescara.
Nel frattempo il club ha scelto il nuovo allenatore. Sessant’anni, ogliastrino di Tortolì, una lunga carriera vissuta tra l’Italia e l’estero, è stato chiamato al capezzale della società pugliese per una missione impossibile: salvare la squadra rossoblù, ultima in classifica nel girone C della Serie C con tre soli punti e a -9 dalla zona playout. Si tratta di Pino Murgia che ieri pomeriggio ha diretto il primo allenamento. All’esordio sulla panchina di una squadra professionistica italiana, ha scelto di lasciare la Russia, e precisamente Sochi, dove era responsabile della Torino Academy. A supportarlo sarà Emiliano Ferrari, 49 anni, nel ruolo di collaboratore tecnico. Inoltre, Rinaldo Zerbo sarà il nuovo direttore generale del Taranto
“L’esperienza granata è stata molto gratificante – queste le prime parole di Murgia – ma ho preferito cogliere l’opportunità di tornare nel mio Paese. Mi mancava l’Italia e soprattutto la preparazione settimanale delle partite”. Appese le scarpette al chiodo, era un ottimo attaccante, Murgia ha intreapreso la carriera di allenatore doventando un autentico globetrotter. Ha allenato molte squadre giovanili e poi vissuto esperienze in Macedonia, Iraq, Malta e Indonesia.
“Non demordiamo, l’idea – spiega il nuovo dg Zerbo – è quella di sistemare tutto l’organigramma e di rimettere a posto il settore giovanile e la prima squadra cercando di farli lavorare sinergicamente. Testa bassa e senza guardare la classifica, cercheremo di arrivare ad ottenere la possibilità di giocarci i playout. Se non dovessimo farcela, abbiamo un progetto di un buon campionato in Serie D. Spero di portare questa squadra al mantenimento della categoria. Per me è molto importante il settore giovanile perché è patrimonio del Taranto Calcio e da lì sfornare dei giovani al fine di poter valorizzare al massimo i ragazzi”.
Si avvicina, inoltre, la sfida di campionato in trasferta allo stadio Polisportivo Provinciale (calcio d’inizio alle 17.30 di domani, sabato 18 gennaio) contro un Trapani che cova il sogno play off.
I granata sono decimi, ultima posizione valida per gli spareggi, ma punta a migliorare ulteriormente la classifica. I padroni di casa devono dimenticare l’inizio di 2025, ancora senza vittoria, tentando di rialzare la testa già dalla prossima gara. Difficile per il Taranto concentrarsi sul campo, viste le numerose difficoltà di questa stagione, che in qualche maniera hanno complicato fin da subito il percorso in questa annata di Serie C.
La drammatica situazione societaria impone comunque di concludere la stagione attuale rendendo meno dolorosa possibile la retrocessione in Serie D. A tal proposito il club ha avviato un profondo rinnovamento della rosa, puntando sui giovani e lasciando andare molti dei giocatori più esperti. Diversi over hanno già salutato mentre altri sono in procinto di seguire lo stesso percorso. Solo Gianluca Mastromonaco e Francesco Verde, insieme a chi è disposto a ridursi l’ingaggio, potrebbero restare per concludere la stagione in Serie C.
Il nuovo focus è sul minutaggio dei giovani, in particolare i calciatori nati dal 2002 in poi, un elemento che porta vantaggi non solo tecnici ma anche economici. Nella terza tranche del campionato (sette partite), i giovani del Taranto hanno totalizzato complessivamente 3.195,80 minuti in campo, un netto aumento rispetto alle due tranche precedenti (685,34 e 859,30 minuti). Questo ha fruttato al club € 45.219,73, che si sommano ai € 66.848,54 accumulati nelle prime 14 giornate.
Sebbene il Taranto sembra essere destinato a concludere il campionato all’ultimo posto, l’obiettivo è chiaro: dare spazio ai giovani per costruire il futuro e garantire entrate legate al minutaggio, anche se ridotte rispetto alle quote attuali.