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Calcio

Strega, Capellini arruolabile: coppia inedita con Tosca. Oukhadda torna in gruppo stamattina, deciderà Pazienza sul suo impiego

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“Prove tecniche di formazione per Pazienza che ritrova pezzi in difesa: pare che il rischio di cambiare modulo sia scongiurato e con esso anche il pericolo di doversi inventare qualcosa per mettere insieme un pacchetto arretrato che possa rivelarsi all’altezza della situazione. L’allenatore, che sembra orientato a confermare il 4-3-3, rispetto alla formazione scesa in campo a Biella apporterà di sicuro delle modifiche”. Lo riferisce Il Mattino.

“Alcune – spiega il quotidiano – sono evidentemente forzate: la linea di retroguardia, per la prima volta in stagione, dovrà fare a meno di capitan Pippo Berra appiedato dal giudice sportivo. Di conseguenza, con Meccariello out per la riabilitazione post intervento al ginocchio (anche se ha ripreso a correre), gli unici due centrali di ruolo disponibili sono Capellini e Tosca che costituiranno un tandem nuovo di zecca. Sulla sinistra ci sarà certamente Viscardi a causa dell’infortunio di Ferrara. A destra uno tra Oukhadda (ieri si è allenato a parte, oggi torna in gruppo per la rifinitura, deciderà Pazienza se farlo giocare dall’inizio) e Veltri”.

“Anche a centrocampo – osserva l’articolo – previste variazioni sul tema, ma stavolta per scelta tecnica. Con il rientro di Viviani dalla squalifica, Pazienza avrà una freccia in più nel suo arco e alla fine potrebbe anche decidere di optare per lui nella posizione di vertice basso dopo l’ennesima prestazione sotto tono di Prisco. La titolarità di Simonetti non pare in discussione mentre chi è in predicato di finire in panchina è Pinato: il tecnico sarebbe orientato al rilancio di Talia dal primo minuto, ovvero del giocatore la cui assenza, guarda caso, è coincisa con la crisi di risultati dei giallorossi.”

“L’ultima partita giocata da Talia – ricorda il giornale – è stata Benevento-Catania, ovvero quella dell’ultimo successo della squadra sannita. Da Potenza in poi, il mediano partenopeo ha dovuto convivere con una fastidiosa lombosciatalgia che gli ha fatto saltare in serie le gare con Team Altamura, Potenza, Foggia, Monopoli e Juventus Next Gen. A Biella, pur essendo stato recuperato, non ha avuto minutaggio, sia perché Pazienza è stato costretto a tre sostituzioni forzate (all’allenatore era capitata una iattura più o meno simile ad Avellino: alla quarta partita della sua gestione dopo essere subentrato a Rastelli, a Messina si fecero male sia Rigione che Cionek), sia perché reduce da un periodo di stop durato quasi un mese e con poche sedute nelle gambe. Pertanto, là in mezzo potrebbero essere avvicendate due pedine su tre. E sarebbero già quattro le novità (cinque se restasse fuori anche Oukhadda)”.

“In attacco – conclude Il Mattino – sono in discussione Lamesta e Perlingieri, anche loro protagonisti in negativo nelle ultime settimane e lontanissimi dagli standard abituali in termini di rendimento. Nel loro caso, qualche scrupolo in più a tenerli fuori, esiste: Lamesta, pur insidiato da Borello, è un giocatore completamente diverso da quello che può essere considerato il suo backup. Più esplosivo e da strappo rispetto al compagno, che invece ha maggiore qualità dalla sua, anche se ad un passo più compassato. E’ pure vero che Borello non ha mai avuto alcuna chance dall’inizio, se si eccettua la trasferta di Taranto. Quanto a Perlingieri, in rosa non c’è un giocatore che abbia le sue stesse caratteristiche (che poi è la ragione per cui tutti a gran voce avevano invocato un intervento sul mercato), e Manconi nel ruolo di centravanti, checché se ne dica, perde una buona fetta del suo potenziale. Lo stesso dicasi per Lanini: in entrambi i casi, i verdetti del campo sono stati impietosi quando Auteri ha provato a schierarli in quel ruolo. Lanini spalle alla porta non è proprio in grado di giocare (neanche di fare da sponda o mettersi a protezione della palla), mentre Manconi, al quale piace essere sempre nel vivo del gioco, per deformazione professionale, tende spesso a venire dentro il campo e ad arretrare per raccogliere palle giocabili lasciando sguarnita la zona di competenza (ovvero l’area di rigore). Un bel rompicapo per Pazienza (stamani la rifinitura per le scelte definitive) che deve scegliere la migliore soluzione in una gara che si preannuncia da dentro o fuori in ottica promozione diretta”.

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