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Calcio

Taranto e Turris, è il “D-Day”: corsa contro il tempo per evitare la radiazione. La Strega perderebbe 6 punti

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Fiato sospeso nella giornata di oggi, che rappresenta il termine ultimo in cui le società di Serie C dovranno dimostrare l’avvenuto pagamento di tutti gli emolumenti, nonché delle ritenute Irpef (anche relative a incentivi all’esodo dei tesserati), dei contributi Enpals e del Fondo Fine Carriera dovuti, fino alla chiusura del trimestre 1 novembre – 31 gennaio 2025. La scadenza avrebbe dovuto essere ieri, 16 febbraio, ma siccome è caduta di domenica allora è stata posticipata.

E’ arrivato il cosiddetto D-day, il giorno della verità: per tutti i club di Serie C, è giunto il momento della deadline riguardante gli adempimenti verso i propri tesserati poiché, come da regolamento federale, le società di terza serie devono aver dimostrato di essere in regola con i pagamenti.

Ma questo non cambia la grossa problematica che rischia di abbattersi in special modo sul Girone C della categoria, perché i fari sono inevitabilmente accesi su Taranto e Turris, due club in evidente crisi finanziaria e già abbondantemente penalizzati in precedenza per inadempienze: come noto, la formazione corallina ha già 11 punti di penalità, quella pugliese addirittura 19.

I possibili scenari: se entro la scadenza verranno saldati gli emolumenti per il trimestre novembre-gennaio e il residuo delle precedenti scadenze (non particolarmente elevato), le due società eviteranno nuove penalizzazioni, mentre se verrà saldato solo il trimestre novembre-gennaio – e quindi non le precedenti pendenze (o viceversa) – scatterà una nuova decurtazione di punti. Il dramma, arriverà se alla mezzanotte non ci sarà alcun saldo: in questo caso, Turris e Taranto saranno estromesse dal campionato di Serie C.

Le questioni più calde nel girone C riguardano Taranto e Turris: gli sviluppi delle ultime ore paiono “indirizzati” verso una non esclusione delle due società e la conseguente permanenza nel corrente campionato.

Il Taranto è a un bivio ed è quello messo peggio: entro mezzanotte deve saldare gli stipendi e i contributi arretrati per evitare l’esclusione dalla Serie C. Se non si pagherà, il club sarà radiato e dovrà ripartire dall’Eccellenza. Esistono due possibilità per salvarsi: pagare almeno una scadenza per terminare la stagione in Serie D con penalizzazioni, oppure saldare tutto. Tuttavia, il futuro resta incerto a causa delle difficoltà economiche. L’esito della vicenda influenzerà anche il Girone C di Serie C, alterando la classifica. Il caso Taranto evidenzia ancora una volta le fragilità del sistema calcistico italiano.

Certo il condizionale è necessario, ma fonti diverse concordano nel prevedere che l’attuale società oggi ottempererà in parte alle scadenze federali previste. Secondo le indiscrezioni si arriverà a pagare quanto necessario per evitare la cacciata dal torneo in corso, ma potrebbe non bastare – sempre se quanto filtra sarà confermato – a scongiurare un nuovo deferimento ed una possibile pesante penalizzazione da scontare la prossima stagione, quando il club ionico sarà tornato negli inferi della serie D.

A quanto si apprende, al Taranto mancherebbe poco da racimolare quantomeno per salvare il titolo sportivo ed evitare la cancellazione. Ore concitate, prendere un’ulteriore penalizzazione ma salvare il salvabile (parte dell’arretrato) sarebbe l’obiettivo dell’attuale presidenza. Il target è cercare di rimanere in vita, per farlo la forbice da reperire oscillerebbe tra i 40-50.000 Euro.

Quanto alla Turris, i corallini nelle ultime ore hanno perfezionato la domanda d’accesso alla Composizione Negoziata per la ristrutturazione del debito. Se la mossa andrà in porto, consentirebbe alla società di proteggersi momentaneamente dai pignoramenti, potendo così sbloccare i conti e accedere sia ai contributi federali che alla liquidità residua. Il tutto per provare a schivare la radiazione, tamponare i debiti fino al termine della stagione e riscattare la fideiussione da 350.000 Euro, qualora i restanti obblighi retributivi verso i tesserati venissero rispettati.

Questa la nota della società: “La S.S. TURRIS CALCIO s.r.l. comunica che a seguito della domanda per l’accesso alla Composizione Negoziata, ai sensi dell’art.12 del Titolo II del D.Lgs. n. 14 del 12 gennaio 2019, presentata al Segretario Generale della Camera di Commercio di Napoli in data 09/01/2025, è stato nominato l’Esperto nella persona del Dott. Fabio Iodice che ha accettato l’incarico in data 07/02/2025. Contestualmente alla domanda, è stata presentata istanza per le “misure protettive del patrimonio nei confronti di tutti i creditori” che sono efficaci dal giorno 07/02/2025. Il comma 3 dell’art.18 del D.Lgs. n. 14 del 12 gennaio 2019 dispone che “dal giorno della pubblicazione dell’istanza di cui al comma 1, i creditori interessati non possono acquisire diritti di prelazione se non concordati con l’imprenditore né possono iniziare o proseguire azioni esecutive e cautelari sul suo patrimonio o sui beni e sui diritti con i quali viene esercitata l’attività d’impresa. Dalla stessa data le prescrizioni rimangono sospese e le decadenze non si verificano. Non sono inibiti i pagamenti“. Il successivo art. 21 dispone che “Nel corso delle trattative l’imprenditore conserva la gestione ordinaria e straordinaria dell’impresa“. La società ha predisposto un piano di risanamento pluriennale per superare la particolare fase. L’accesso allo strumento di composizione era stato già annunciato negli scorsi mesi. Seguiranno aggiornamenti. S.S. TURRIS CALCIO s.r.l.“.

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