Calcio
Turris, radiazione ormai inevitabile. Sono spariti tutti e al telefono non risponde più nessuno
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Non è arrivato nessun bonifico. Nessuno sa che fine abbia fatto la dirigenza. Si sta negando anche ai tesserati stessi. È questo l’epilogo di cui le principali testate che seguono la Turris (Vesuvio Live, Turris Live e Tutto Turris) stanno raccogliendo testimonianze in un pomeriggio che sembra essere sempre più il preludio alla radiazione della Turris dal campionato di Serie C.
Ieri sera il presidente Ettore Capriola e l’Amministratore delegato Ciro Giardino avrebbero invitato i diretti interessati a stare tranquilli, raccontando di aver pagato l’F24, aggiungendo che la mattina seguente, quella di oggi, sarebbero arrivati gli stipendi. Quantomeno quelli di settembre e ottobre (ultimo pagamento, risulta quello di agosto).
E invece, alle 16 del pomeriggio di oggi, non è arrivato ancora nulla. Ma soprattutto non si sa più nulla. Da qualche ora a questa parte sembra essere iniziata una sorta di fuga di tutti i componenti (quei pochi rimasti) dello stand dirigenziale corallino. Una fuga che sa di resa incondizionata.
La situazione della Turris, continua tuttavia ad essere avvolta nel mistero. Secondo le ultime indiscrezioni, ancora tutte da confermare, il club avrebbe predisposto in tempo utile gli F24 per il pagamento dei contributi arretrati. Tuttavia, come noto, l’invio telematico del modello F24 non rappresenta una prova di pagamento, se non seguito dalla successiva contabilizzazione della somma. L’effettiva contabilizzazione, infatti, dipende dallo sblocco dei conti societari, ancora vincolati dai pignoramenti. Il Tribunale preposto, tuttavia, potrebbe concedere il via libera a stretto giro come conseguenza dell’accesso della Turris alla procedura della “Composizione Negoziata”. Se così fosse, la Covisoc potrebbe ritenere validi i versamenti ma ciò, di per sé, non basta per evitare l’esclusione del club biancorosso dal campionato.
Infatti, c’è un altro nodo ancora più spinoso: gli emolumenti ai tesserati, parte dei quali rientravano tra i cosiddetti arretrati contestati alla Turris (relativi al bimestre settembre-ottobre). Su questo fronte, in tal senso, continuano a esserci forti incertezze, visto che, al momento, gli accrediti non risultano sui conti dei giocatori.
Le ipotesi, a questo punto, sono sostanzialmente due: Tempi tecnici di trasmissione dei bonifici, che potrebbero giustificare il ritardo; Pagamenti non effettuati in tempo utile da un conto diverso da quello bloccato, ipotesi che sarebbe una sentenza per la Turris. In tal caso, infatti, il club avrebbe fallito per la seconda volta consecutiva la stessa scadenza, con conseguente esclusione immediata dal campionato, come previsto dal regolamento.
Il mistero resta, ma nel giro di poche ore tutto sarà più chiaro. Se i tesserati continueranno a segnalare il mancato pagamento degli stipendi, allora sarà evidente che si è trattato dell’ennesimo bluff di una gestione ormai al limite del surreale.