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Calcio

Nardi a Bologna: ad horas il nuovo intervento, ormai inevitabile. Si profilano altri 7 mesi di stop

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“Il periodo nero del Benevento non accenna ad interrompersi. Ieri un’altra tegola si è abbattuta sul club giallorosso: il centrocampista Filippo Nardi, che era sulla via del completo recupero dopo la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro e il relativo intervento di fine agosto, nella seduta di lunedì ha rimediato una distorsione allo stesso arto con interessamento del medesimo legamento”. Lo scrive Il Mattino.

“Ieri – racconta il quotidiano – l’arrivo nel ritiro del “Park Hotel Mancini” a Roma, del responsabile dello staff medico, Walter Giorgione, ha confermato quelli che erano i timori della vigilia. Per il ragazzo si tratta di una vera e propria mazzata, reduce com’era da un calvario durato 6 mesi tra operazione, riabilitazione e reinserimento graduale in gruppo. Proprio per evitare di fare il passo più ungo della gamba, Nardi, di comune accordo con l’equipe sanitaria, aveva posticipato il suo rientro in campo e aveva da poco iniziato a lavorare, seppur parzialmente, insieme al resto del gruppo. Ed era stato sempre lui, ospite ad una recente puntata della trasmissione “Ottogol” a spiegare di volerci andare cauto e non affrettare i tempi, memore della lesione muscolare al retto femorale di cui era rimasto vittima l’attaccante dell’Atalanta Gianluca Scamacca, anche lui al rientro in campo dopo 6 mesi di stop per via di un intervento al crociato”. 

“Nonostante le precauzioni, per lui la diagnosi è stata ancora una volta impietosa. Nella giornata di oggi – spiega il giornale – lo sfortunatissimo giocatore prelevato a gennaio scorso dalla Reggiana, si recherà a Bologna dal dottor Mirco Lo Presti (l’ortopedico che lo ha operato), come scrive un bollettino diffuso dalla società “per il trattamento e le cure del caso”. Il che, tradotto in soldoni, significa che il ragazzo dovrà nuovamente finire sotto i ferri per la ricostruzione del legamento dato che la precedente sutura è saltata. Per lui stagione finita in anticipo senza mai neppure avere la possibilità di scendere in campo e dare il suo contributo ai compagni. Di sicuro l’intervento sarà effettuato in tempi brevissimi e lo stop anche stavolta non sarà inferiore ai 6 mesi, forse addirittura 7”. 

“Il Benevento – osserva l’articolo – perde un giocatore che, almeno in questa ultima fase di stagione, playoff inclusi, avrebbe potuto dare un apporto importante alla squadra nel momento in cui sarebbe rientrato. Nel frattempo la squadra prosegue gli allenamenti nella capitale in un clima tutt’altro che festoso. Non bastavano i musi lunghi prodotti dalla terza settimana di fila in clausura imposta dalla società, ora si aggiungono anche lo scoramento e la tristezza per il problema occorso ad un compagno, un ragazzo molto serio ed educato, oltre che ottimo calciatore, che sembra davvero perseguitato dalla malasorte”. 

“Non c’è niente da fare: la squadra – rileva Il Mattino – non riesce in alcun modo a liberarsi dell’ondata di negatività che l’ha travolta. Non resta che attendere il prossimo step, ovvero la partita interna di domenica contro il Sorrento, in modo da provare a giocarsi l’ennesima opportunità per uscire dal tunnel. Al momento ancora non sono stati raccolti i primi frutti del lavoro di Pazienza, che prova ad inculcare i suoi dogmi ad una squadra che con Auteri aveva meccanismi di gioco estremamente diversi. Al tecnico di San Severo servirà tempo per trovare le giuste soluzioni, ma nel frattempo il rischio di precipitare ulteriormente in classifica, si fa sempre più concreto”. 

“Intanto ieri – conclude l’articolo – il Taranto ha ricevuto la comunicazione di chiusura delle indagini da parte della Covisoc e ha tempo fino al 3 marzo per presentare la sue memorie difensive dinanzi alla Procura Figc, che poi provvederà al deferimento. Più complessa la situazione della Turris, per la quale si stanno verificando i pagamenti e ci vorrà ancora qualche giorno per il deferimento. A fine settimana dovrebbero arrivare quelli delle tre società che saranno solo penalizzate per non aver pagato i contributi (Messina e Triestina) e anche gli stipendi (Lucchese). Le prime udienze al Tfn saranno il 7 o l’8 marzo, quelle di Taranto e Turris (le cui gare verranno presumibilmente rinviate) immediatamente dopo”.

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