Calcio
Taranto, arrivata anche la segnalazione Covisoc sui contributi. Zerbo non ci sta: “Faremo ricorso e bloccheremo il campionato”
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Lo aveva già annunciato il direttore generale Rinaldo Zerbo in diretta tv su Antenna Sud nella serata di martedì ma in queste ore è iniziata a circolare anche la comunicazione che il Taranto ha ricevuto la “Segnalazione della Co.Vi.So.C. in ordine al mancato versamento da parte della Società Taranto F.C. 1927 S.r.l., entro il termine del 17 febbraio 2025, delle ritenute Irpef e dei contributi Inps relativi alle mensilità del bimestre settembre e ottobre 2024 e del trimestre novembre e dicembre 2024 e gennaio 2025, così come previsto dall’art. 85, lett. A), par. VI, punto 2) delle N.O.I.F.”.
Pertanto, oltre alla segnalazione di ieri per non aver pagato di stipendi di novembre e dicembre (la cui mancata ottemperanza avrebbe procurato un’altra penalizzazione), ora c’è anche quella più importante, è cioè la segnalazione relativamente al mancato versamento dei contributi, in particolare quelli di settembre e ottobre (che invece comporterebbe la radiazione con relativa esclusione).
Come si evince dalla comunicazione, al Taranto viene contestato di non aver ritualmente assolto agli obblighi di versamento delle ritenute Irpef relative agli emolumenti dovuti in favore dei tesserati, dei dipendenti e dei collaboratori addetti al settore sportivo con contratti ratificati, per le mensilità di settembre, ottobre, novembre, dicembre 2024 e gennaio 2025, delle ritenute Irpef relative alle rate degli incentivi all’esodo in scadenza nel mese di ottobre 2024, dovuti a n. 3 tesserati; in scadenza nei mesi di novembre–dicembre 2024, dovuti a n. 2 tesserati; in scadenza nel mese di gennaio 2025 dovuti a n. 1 tesserato, delle ritenute Irpef relative alle rate in scadenza nei mesi di novembre, dicembre 2024 e gennaio 2025 relative al piano di rateazione di cui all’art. 1, comma 160, L. 197/2022, dei contributi INPS per le mensilità di settembre, ottobre, novembre, dicembre 2024 e gennaio 2025 e dei contributi INPS relativi alle rate in scadenza nei mesi di settembre, ottobre, novembre, dicembre 2024 e gennaio 2025, relativi al piano di rateazione in essere.
L’indagine riguarda Salvatore Alfonso (all’epoca dei fatti, amministratore unico), Mark Colin Campbell (institore con poteri di rappresentanza), Maria Acquaviva (institrice con poteri di rappresentanza) e Massimo Giove (procuratore speciale della società). Tutti sono accusati di aver violato gli articoli 4, comma 1, e 33, comma 4 lett. e) del Codice di Giustizia Sportiva, che impone obblighi fiscali e contributivi alle società sportive.
La Co.Vi.So.C. (Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio) ha segnalato queste irregolarità, dando il via a un’indagine della Procura Federale FIGC.
Qualora il Taranto facesse richiesta di essere sentito, il Procuratore Federale ha fissato lo svolgimento dell’audizione per la data dell’1 marzo 2025, alle ore 10.00 o in caso di istanza di rinvio, la data del 3 marzo 2025, alle ore 10.00.
Sono quindi giorni delicati in casa rossoblù: la Procura ha chiesto anche un’integrazione di documenti relativa al pagamento dei contributi. Ad Antenna Sud, ospite della trasmissione “Rossoblù”, il direttore generale Rinaldo Zerbo ha parlato della situazione:
“Nella comunicazione non si parla di radiazione, per cui, secondo noi, abbiamo la possibilità di continuare il campionato, come giusto che sia” – ha dichiarato – “abbiamo pagato gli stipendi di settembre e ottobre e i contributi fino a dicembre, onorando l’impegno del 17 Febbraio. Oggi c’è stato contestato il discorso degli stipendi e degli incentivi all’esodo di Novembre, Dicembre e Gennaio”.
“Arriverà un’altra comunicazione per i contributi? E’ già arrivata” – ha aggiunto – “è arrivata una seconda lettera dalla Procura che ci chiede un’integrazione di documenti per il 3 Marzo, con l’F24 pagato e le ricevute di pagamento fornite dall’Agenzia delle Entrate. La Procura Federale dice che normalmente tutti i pagamenti dovrebbero partire dal conto corrente societario. Questo è un regolamento interno che nulla a che vedere con lo Stato. Se lo Stato certifica tutto e fornisce le ricevute, per noi il discorso è finito. Questa modalità l’hanno utilizzata anche altre società e nessuno ha mai detto nulla. Se la Procura non dovesse accettare le nostre modalità di pagamento? Faremo ricorso e chiederemo il blocco del campionato. Sarà un grande problema per la Lega Pro”.
Riguardo il passaggio delle quote da Giove, invece, “è in corso e si concluderà dopo che chiuderemo questa situazione in maniera definitiva. Rientra negli accordi che abbiamo sottoscritto”.
Il futuro del girone C della Serie C è quindi ancora tutto da scrivere. Oltre ai risultati del campo, a incidere sull’andamento del campionato saranno indubbiamente le sorti di Taranto e Turris, società da tempo tormentate da problemi di arretrati salariali e fiscali. Solamente la Covisoc può dare un parere sulla correttezza dei pagamenti. In caso di esito negativo dell’accertamento, toccherà alla giustizia sportiva determinare il futuro delle due squadre.
Per ipotizzare lo scenario dell’esclusione, bisogna fare riferimento all’art. 53 delle NOIF, che tratta nello specifico il tema della “Rinuncia a gara e ritiro o esclusione delle società dal campionato”. Tale articolo, tra l’altro, ha subito una modifica relativamente recente, entrata in vigore dal 1° luglio 2019. In particolare, il comma 3 sottolinea come “Qualora una società si ritiri dal campionato o ne venga esclusa per qualsiasi ragione, tutte le gare disputate nel corso del campionato di competenza non hanno valore per la classifica, che viene formata senza tenere conto dei risultati delle gare della società rinunciataria o esclusa”. Nella versione precedente del testo, si faceva riferimento solamente al girone di andata.
La regolarità del torneo rischia dunque di essere compromessa con la classifica soggetta a essere ulteriormente stravolta. Come ha sottolineato il presidente della FIGC Gabriele Gravina “è necessaria una presa di responsabilità collettiva al fine di collaborare per evitare che situazioni del genere si ripetano e per rendere il nostro calcio più sostenibile”.