Strega, mister Pazienza: ‘Dal ritiro di Roma segnali positivi, contro il Sorrento avremo la mentalità giusta’

Il Benevento Calcio ha rotto il silenzio stampa delle ultime settimane e lo ha fatto attraverso le parole di mister Michele Pazienza che questa mattina ha incontrato gli organi di informazione presso la Sala Stampa del Ciro Vigorito in vista della sfida casalinga in programma domani alle 17:30 sul rettangolo verde di Rione Libertà. Per l’allenatore della Strega prima conferenza stampa pre-gara, a distanza di un mese dal suo arrivo al posto di Auteri.

Classifica che possiamo definire ormai compromessa, con il primo posto che sembra un lontano ricordo e forse anche un miraggio e la palese difficoltà nel riagguantare anche il secondo: l’obiettivo a portata di mano anche se non privo di insidie resta ora il terzo posto.

Sono sette, infatti le gare nelle quali il Benevento non è riuscito più a vincere.

L’incontro con la stampa si è aperto ovviamente con l’attenzione puntata sul ritiro di Roma al Mancini Park Hotel e sulla decisione di interremperlo in anticipo e alla vigilia del match tra Benevento e Sorrento.

‘Quei giorni sono stati utili per conoscerci meglio, e comprendere anche il pensiero dei miei giocatori. Abbiamo trascorso il tempo sul campo e negli spazi dell’albergo. Ho lavorato molto sull’aspetto mentale ma anche su quelli tecnico tattici. C’è tanto di buono e molto potenziale su cui lavorare e migliorare’. E sull’anticipo del rientro in città. Le decisioni vengono prese insieme alla società, dunque con il presidente e con il direttore Carli. E sulla scorta di questo confronto il presidente ha deciso di interrompere prima il ritiro.’

Alla domanda su un possibile blocco mentale, mister Pazienza ho tenuto a sottolineare il suo ruolo di allenatore e non certamente quello di psicologo ammettendo comunque che il lavoro sulla mentalità del gruppo necessita di uno stimolo maggiore: dettaglio al quale sta già dedicando lavoro.

‘Dal punto di vista della mentalità, adesso devo chiedere maggiore leggerezza alla squadra, ma non è semplice da raggiungere. Domani dovranno presentarsi in campo e fare una partita di altissima intensità che è una caratteristica che loro hanno. Come già ho detto, ho trovato una squadra ben allenata e con grandi capacità’.

Focus sul match di domani e sulla scelta degli 11 da schierare.

“Le scelte che faccio sono orientate alle sensazioni avvertite dal lavoro settimanale. Le valutazioni vanno fatte di volta. Per domani ho ancora dei dubbi da sciogliere nell’allenamento di oggi, ma per almeno otto-undicesimi le idee sono abbastanza chiare”. 

Nell’ipotizzare una possibile formazione, dettaglio non da poco è quello relativo alle condizioni dei giocatori.

“Oltre all’infortunio di Nardi, c’è da valutare ancora Pinato che ha avuto un risentimento all’adduttore. Per il resto, dovrebbero esserci tutti, ma aspettiamo la seduta di oggi prima di avere un quadro certo”. 

Per quanto riguarda l’avversario di domani e cioè il Sorrento. “Ci sarà una squadra organizzata che ha messo in difficoltà il Cerignola. Il Sorrento non ha grandissima struttura, ma ha dei calciatori con gamba. Domani bisognerà mettere la stessa intensità che ci hanno messo loro quando hanno affronta il Trapani, il Cerignola o altri. Andando a pareggiare l’aspetto caratteriale, credo che possiamo ottenere il risultato che tutti ci aspettiamo”. 

Uno sguardo poi ai numeri delle statistiche che vedono il Benevento non segnare da 700 minuti e in ogni caso gli ultimi gol fatti non sono nati da un’azione ma da calcio piazzato: un campanello d’allarme per quella che è la media realizzativa.

“Che la squadra non abbia grosse qualità realizzative di testa, anche su azione, è un dato di fatto che può essere uno svantaggio, ma non mi deve rubare più di tante attenzioni nel lavoro quotidiano. Ho il dovere di lavorare e promuovere quello di cui dispongo valorizzando le caratteristiche dei miei uomini’.

Se in attacco manca un giocatore che possa assumere al ruolo di punta da gol, sulla difesa c’è un uomo che viene riconosciuto dal gruppo in quanto leader. ‘Berra è riconosciuto tale dai compagni attraverso il suo modo di imporsi in campo. Insieme a lui ci sono anche i vari Capellini e Tosca che hanno fatto delle buonissime prestazioni. Se comunque la media realizzativa è bassa c’è anche da dire che abbiamo subito di meno rispetto alle precedenti partite”.