Strega: un ciclo terribile di 5 gare per cercare di raddrizzare, almeno in parte, una stagione ormai compromessa

“Meno 6 giorni all’inizio del ciclo terribile che attende il Benevento e che in qualche modo segnerà in maniera indelebile questa stagione. Ai giallorossi restano 5 partite con 15 punti in palio per raddrizzare una stagione che sta prendendo una piega devastante dopo essere stata a lungo l’esatto contrario, e cioè entusiasmante”. Lo scrive Il Mattino. 

“Alla squadra – analizza il quotidiano – non gliene va più bene una, la dea bendata si sta riprendendo tutto con gli interessi e il karma, che non è altro che la conseguenza delle azioni (come pure delle non azioni), non sta perdonando nulla alla dirigenza. Auteri è tornato ma non può certo fare miracoli: si sono visti progressi contro il Crotone ma senza un vero centravanti la finalizzazione latita, i problemi difensivi non sono mai stati risolti come pure i limiti strutturali e di personalità che il gruppo si porta dietro dall’inizio del campionato”.

“Tra scontri diretti (Picerno, Giugliano, Trapani) – presa il giornale – e partite di cartello (Avellino, Cerignola) il finale della strega si preannuncia incandescente e il Benevento ha il dovere di farsi trovare pronto e chiudere la regular season con il miglior piazzamento possibile. Una prima certezza esiste già: l’obiettivo iniziale di far meglio dello scorso anno come posizionamento in classifica è da considerare ormai fallito. Significava arrivare primi o secondi, ma quella è una partita che si giocheranno solo Audace Cerignola e Avellino con tutte le altre concorrenti tagliate fuori senza alcuna possibilità”. 

“Il terzo posto, che equivarrebbe ad eguagliare il risultato della stagione passata (anche se, sul campo, il Benevento concluse quarto, diventano poi terzo per la penalizzazione del Taranto), è lontano 5 punti e per il Benevento visto di recente sembra quasi impossibile da raggiungere. Ma è comunque alla portata, a patto che i giallorossi ritrovino la strada maestra e ricomincino a macinare gioco e risultati. Ovviamente, occorre fare almeno 12/13 punti e sperare che Monopoli e Crotone ne collezionino molti di meno”. 

“Se tuttavia – rileva l’articolo – si dovesse continuare sulla stessa falsariga delle ultime 10 gare, allora a Berra e compagni non resterebbe che guardarsi indietro, perché il rischio sarebbe quello di perdere ulteriori posti in graduatoria. A parte il Potenza, che ha un punto e una gara in meno rispetto ai giallorossi, con il successo nel derby contro il Messina si è rifatto sotto anche il Catania, che adesso è a sole 2 lunghezze. Senza contare il Picerno, prossimo avversario nel posticipo serale di lunedì 24 marzo al “Vigorito”, rimontato dal Monopoli in extremis, che è a 5 punti e in caso di blitz nel Sannio si porterebbe a 2 punti. Finire due o tre posizioni più sotto sarebbe una vera e propria Caporetto per la squadra che si è laureata campione d’inverno, e comporterebbe un playoff addirittura da giocare in trasferta in gara secca. Una debacle senza precedenti nella storia recente della Serie C”. 

“Il Benevento – spiega Il Mattino – ora giocherà due partite (dopo i lucani, c’è il derby del 30 marzo ad Avellino) e poi si fermerà di nuovo nel weekend del 5 e 6 aprile (avrebbe dovuto incontrare il Taranto), per poi chiudere con la sfida a Cerignola del 13 aprile, quella con il Trapani, ultima interna del campionato regolare, e infine con la trasferta di Giugliano del 26 aprile. Tutte partite ad elevato coefficiente di difficoltà che diranno di che pasta è fatto l’organico e se potrà essere competitivo per la post-season, oppure sarà meglio mettersi il cuore in pace e pensare già alla prossima stagione, magari da affrontare con maggiore chiarezza sui reali intendimenti da parte della società.

Ieri intanto, in concomitanza con i 19 anni di presidenza di Vigorito (celebrati dal club con foto e auguri sui social), la squadra ha beneficiato del secondo giorno di riposo concesso da Auteri e ha ripreso oggi gli allenamenti con una seduta a porte aperte. Attesa per la decisione su Nardi, che sarà presa in questa settimana dopo il consulto a Bologna presso lo studio del dottor Lo Presti (il chirurgo che lo ha portato e gli ha prescritto 3 settimane di fisioterapia che si sono concluse). Monitorate le condizioni di Berra  e Ferrara che ancora non sembrano in grado di unirsi al resto della truppa”.