Calcio
Foggia, Canonico dice addio: ‘Vado via come chiesto dalle Curve’. A rischio l’iscrizione della prossima stagione

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“Io e mio figlio rassegniamo le dimissioni. Tornerò a dedicarmi alla mia famiglia e alle mie aziende”. Questo l’annuncio dell’ormai ex patron del Foggia, Nicola Canonico, singolarmente collegato in videoconferenza mentre i giornalisti sedevano nella sala stampa dello Zaccheria.
“Sono arrivato a Foggia subentrando in un momento complesso, pagando le mensilità arretrate. Con Delio Rossi centrammo il quarto posto e affrontammo una straordinaria cavalcata nei playoff con la B sfiorata. Purtroppo arrivò la sconfitta in finale a Lecco e in seguito l’attentato all’auto di Di Pasquale. Poi le incertezze del terzo anno che ci hanno impedito di costruire una rosa competitiva. Un anno comunque dignitoso”.
E ancora: “Quest’anno un chilo di esplosivo al mio ufficio, vicenda che mi ha segnato. Una minoranza di tifoseria e stampa mi ha insultato andando oltre la contestazione sportiva. Volevo lasciare ma mio figlio mi ha esortato a proseguire. Abbiamo comunque allestito una bella squadra ma i risultati sono stati deludenti e ora ci troviamo a lottare per non retrocedere. Eziolino Capuano è stato uno dei più grandi errori della mia gestione. Il ds Leone ha scelto Zauri in piena autonomia, a gennaio ero convinto che fosse necessario intervenire sul mercato ma il direttore mi ha detto ‘se vuoi cacciami’. A quel punto gli ho mandato un atto disciplinare invitandolo ad allontanare alcuni giocatori nocivi. Voglio comunque precisare che Leone e Zauri non sono fuori, devono finire la stagione e tirarci fuori da questa situazione. Eventuali dimissioni saranno respinte”.
Poi i ringraziamenti: “Ringrazio gli sponsor che mi hanno sostenuto. Un sentito ringraziamento anche alla tifoseria meno rumorosa e ai giornalisti corretti, oltre alle forze dell’ordine che mi sono state vicino. Le mie dimissioni e quelle di mio figlio sono irrevocabili. Chi vuole comprare la società deve farlo a determinate condizioni. Intanto, io lascio. Insieme agli onori cesseranno anche gli oneri.
Se entro il 16 aprile nessuno avrà rilevato il club è probabile che si inizi la prossima stagione con i punti di penalità. Il Foggia rischia concretamente di non essere proprio iscritto, tuttavia ritengo che questo non avverrà. Chi vuole comprare dovrà accollarsi 2,7 milioni di euro di massa debitoria e un milione e 700mila euro per acquistare il club, oltre alle ultime quattro mensilità”.
E conclude: “Un sincero in bocca al lupo a Foggia e ai foggiani. D’ora in avanti mi dedicherò a famiglia e aziende. Ho fatto un investimento di circa 10 milioni in questi quattro anni, con passione e serietà. Mi concentro ora sulla vita privata, lontana da un ambiente che non ha avuto rispetto per i sacrifici che ho fatto. Il Foggia con me non fallirà, al massimo non riuscirà ad iscriversi. Se nessuno si farà avanti non sarà iscritto che è una cosa ben diversa dal fallimento. Vado via come richiesto dalle curve”.