Calcio
Benevento – Trapani, le Napopagelle. Naufragio generale, aggravato dagli errori di Nunziante e Manconi

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Ritorna nel baratro Il Benevento di Auteri che era chiamato a confermare la positiva gara di Cerignola con il Trapani al Vigorito. Ne viene fuori un match senza mordente, con errori marchiani sia in difesa che in attacco. Non si salva nessuno in una sconfitta che chiude lastagione regolare al Vigorito nel peggiore dei modi. Ecco le pagelle dei giallorossi:
NUNZIANTE: Il match non inizia nel migliore dei modi, l’errore sul tiro dalla linea di fondo di Carraro è evidente, grossolano e anche decisivo. Para quello che gli arriva addosso. In questo momento si sta insistendo troppo su questo ragazzo? Per i play-off pensiamo ci voglia altro tra i pali. VOTO 4
OUKHADDA: Cerca di spingere sulla corsia di competenza, ma i suoi cross non creano pericoli in area avversaria. Con il passare dei minuti si spegne anche lui come la squadra. Chiude la gara sulla sinistra, dove è in chiara difficoltà. VOTO: 4,5.
BERRA: Gara in affanno sin dai primi minuti, insieme a tutto il reparto difensivo quando il Trapani affonda le giocate. Perde qualche palla di troppo in impostazione e anche in fase difensiva, in difficoltà anche fisica. VOTO: 4,5.
CAPELLINI: Stesso discorso di Berra, scampato il pericolo prova a prendere le misure all’avversario che per poco ad inizio ripresa non lo punisce. Beato lui che a fine gara dichiara di essere soddisfatto del match disputato. Fuori luogo, quasi irritante. VOTO: 4.
SENA: Il giovanotto classe 2004 prova a spingere nel primo tempo quando è chiamato in causa e nel grigiore del primo tempo non sfigura. Cala vistosamente nella ripresa, ma almeno è un esterno che seppur inesperto prova a dare palla in avanti, con buona gamba. VOTO: 4,5.
TALIA: Gara giocata al piccolo trotto, aggravato da un inserimento in area nel primo tempo che meritava una conclusione più incisiva. Nella ripresa va leggermente meglio, ma resta una gara giocata a basso livello. VOTO: 4,5.
ACAMPORA: La brutta copia del giocatore decente visto a Cerignola. Ogni volta che viene pressato perde sistematicamente il pallone che fa fatica a recuperare. In regressione evidente con poco filtro a protezione. Una delusione. VOTO: 4.
LAMESTA: Nel primo tempo spreca una ripartenza calciando malissimo. Sbaglia quasi sempre la scelta della giocata, di positivo solo l’assist per Pinato. Nella ripresa non risulta pericoloso e resta in campo anche troppo. VOTO: 4.
PINATO: Fa fatica a trovare la posizione giusta sulla trequarti nel primo tempo. Si divora un goal calciando alto da ottima posizione. Nella ripresa si vede poco e appare anche stanco. VOTO 4.
MANCONI: Uno dei più lucidi in avanti, la palla che libera Lanini davanti al portiere nel primo tempo è molto bella. Poi però quel doppio errore dal dischetto rovina la serata a tutti. VOTO 4.
LANINI: Anche lui con le polveri bagnate, si divora un goal sparando sul portiere in uscita disperata. Nel finale di primo tempo si conquista un rigore non visto solo dalla terna. Nella ripresa non fa sfracelli, ma c’era chi stava facendo anche peggio. VOTO: 4,5.
SUBENTRANTI:
64′ PERLINGIERI PER LANINI: Entra in un momento delicato del match, si vede solo con una conclusione calciata in curva. Poca roba. VOTO 4.
64′ PRISCO PER ACAMPORA: Col suo inserimento qualcosina di più dinamico si vede in mezzo al campo, ma è sempre fuoco di paglia. VOTO: 4,5.
73′ STARITA PER LAMESTA: Anche lui non riesce mai ad impensierire la difesa siciliana. Corre ma a vuoto. VOTO: 4.
80′ VELTRI PER SENA: Giusto il tempo per beccare il rosso nel recupero. S.V.
MISTER AUTERI: Lo avevamo scritto la settimana scorsa, aspettiamo le prossime due gare prima di essere certi che il Benevento abbia realmente invertito la rotta. Ed invece dopo una settimana il suo Benevento dimostra ancora fragilità in difesa e imprecisione in attacco. Opta per la conferma praticamente della squadra vittoriosa a Cerignola a parte Talia, Sena e Oukhadda. Purtroppo stasera è mancata la squadra, la caparbietà di voler vincerla a tutti i costi, l’aiutarsi a vicenda per credere in una posizione migliore in classifica. L’emblema della scarsa mentalità di categoria è stata evidente sul nettissimo fallo da rigore subito da Lanini, nessuno a protestare se non il solo attaccante. Sembra quasi che i play-off già raggiunti siano più un fastidio che un’occasione per recuperare quanto sperperato nel girone di ritorno. L’ambiente è saturo e anche per il mister è arrivato il momento di scelte anche drastiche. Se qualcuno ha la testa lontano da questa piazza che vada via subito senza aspettare l’esito di play-off che oggi sembrano solo un prolungamento di un’agonia iniziata a gennaio. Per il resto c’è poco da dire, i problemi sono di fondo e non dei dettagli. VOTO 4,5.