Calcio
Lega Pro, riforma Zola: che cos’è, in cosa consiste, quali premialità per le società e come rivoluzionerà la terza serie

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La Serie C promuove il rilancio in pianta stabile del calcio italiano. A tal proposito, per favorire il ricambio generazionale dando lustro ai talenti di casa nostra e agevolare il compito delle Nazionali nella ricerca di prospetti in chiave azzurra, è nata la cosiddetta “Riforma Zola”.
La novità, che porta il nome del vicepresidente dell’organismo Gianfranco Zola, è stata presentata ufficialmente a Roma in occasione del “Social Football Summit” nel mese di novembre del 2024.
Ma cos’è la “Riforma Zola”? In che consiste? Di seguito le novità che interesseranno le squadre di Serie C e cosa cambierà.
Come si legge sul sito ufficiale della Lega Pro, la Serie C sarà “un campionato sempre più a trazione giovanile, dove già il nuovo regolamento sul minutaggio dei giovani ha spiegato effetti importanti, rispetto alla precedente stagione sportiva, con l’aumento del 48% di calciatori in lista settore giovanile, con il 25% di minuti in più disputati dagli stessi e con una crescita del 26% del numero di squadre che utilizzano calciatori cresciuti nel vivaio del club”.
“Lega Pro rafforzerà ulteriormente il proprio impegno sul tema dello sviluppo e della formazione dei talenti, creando dei fondi ad hoc e coinvolgendo tutte le componenti istituzionali”.
“Dalla stagione sportiva 2025-26 le premialità per l’impiego dei giovani provenienti dal settore giovanile arriveranno sino al 400% – il doppio rispetto a quanto già previsto per il campionato in corso – mentre nella stagione 2028-29, all’interno della lista settore giovanile, ogni club dovrà inserire un numero minimo di otto giovani formati all’interno della propria società”.
“Una volontà chiara, quella della Riforma Zola, nel tentativo di regalare alla Nazionale azzurra un nuovo rinascimento, ridando alla Serie C il ruolo che storicamente ha rivestito come formatrice di campioni del calibro di Baggio o Schillaci”.
Estremamente soddisfatto proprio Gianfranco Zola. ”Voglio ringraziare i club per un sostegno così ampio. Senza la Serie C non avrei mai avuto la stessa carriera e sin dal primo giorno da Vicepresidente volevo fare qualcosa per i giovani”.
“Oggi la Riforma Zola è realtà, la speranza è che nei prossimi anni dal nostro campionato passino i futuri numeri dieci della nazionale. Continueremo a lavorare per vedere sempre più prodotti dei settori giovanili sui campi della Serie C, ci piacerebbe che i campionati under 15 e under 17 fossero unificati per alzare il livello. Siamo sulla strada giusta”.
“La riforma si articola in due fasi principali. La prima, che abbiamo cercato di introdurre già lo scorso anno, mira a stimolare e incentivare, anche economicamente, le società a investire sempre di più nei settori giovanili. Premiamo chi fa giocare calciatori cresciuti internamente, attraverso il lavoro del proprio vivaio. L’obiettivo è valorizzare il talento che si ha già in casa: farlo crescere, maturare e arrivare in prima squadra. La seconda fase, invece, è quella che stiamo preparando per la prossima stagione: vogliamo premiare le società che investono nelle infrastrutture necessarie affinché questo lavoro possa svilupparsi al meglio. Parlo della formazione dei tecnici, ma anche di tutte quelle figure professionali fondamentali per la crescita dei ragazzi”.
Gianfranco Zola, ex attaccante che ha portato il talento italiano oltre i confini nazionali, in particolare al Chelsea, è oggi vicepresidente della Lega Pro, la terza divisione del calcio italiano. L’ex campione d’Italia con la maglia del Napoli ha spiegato: “La riforma si articola in due fasi principali. La prima, che abbiamo cercato di introdurre già lo scorso anno, mira a stimolare e incentivare, anche economicamente, le società a investire sempre di più nei settori giovanili. Premiamo chi fa giocare calciatori cresciuti internamente, attraverso il lavoro del proprio vivaio. L’obiettivo è valorizzare il talento che si ha già in casa: farlo crescere, maturare e arrivare in prima squadra. La seconda fase, invece, è quella che stiamo preparando per la prossima stagione: vogliamo premiare le società che investono nelle infrastrutture necessarie affinché questo lavoro possa svilupparsi al meglio. Parlo della formazione dei tecnici, ma anche di tutte quelle figure professionali fondamentali per la crescita dei ragazzi”.
Zola ha poi evidenziato l’importanza della Serie C come piattaforma di formazione per i giovani. “La Serie C può giocare un ruolo cruciale in questo processo”, ha detto spiegando che questa categoria offre ai giovani la possibilità di fare esperienza e crescere. Per Zola, la Serie C è essenziale per formare calciatori completi, come lui stesso ha vissuto nella sua carriera. “Se non avessi vissuto la realtà della Serie C, non sarei arrivato in Serie A a 22 anni”, ha aggiunto. Zola ha sottolineato che, per migliorare la qualità del campionato, le società devono investire nei propri settori giovanili e strutturarsi in modo duraturo. Ha anche evidenziato l’aumento dell’impiego dei giovani, “che è salito del 35-38% rispetto agli anni precedenti”, segnando un primo passo positivo nella crescita della Serie C”.
“Questo torneo è di alto livello e puoi anche avere giocatori di qualità, come li ha ad esempio il Milan, ma non basta. Per questo la Serie C è utile per far crescere un talento: perché gli permette di confrontarsi con un trentenne che conosce il mestiere e che, magari, non ha le tue stesse qualità tecniche, però ha gli strumenti per vincere le partite, per metterti in difficoltà e, quindi, farti migliorare. E i giovani hanno proprio bisogno di imparare questi strumenti, perché per diventare un giocatore di alto livello non bastano la tecnica, il tiro o la velocità. Devi anche saper utilizzare queste peculiarità nel modo giusto, al momento giusto e nel posto giusto. Per questo la C può essere una palestra importantissima”.
A far eco all’ex fuoriclasse sardo è stato il presidente Matteo Marani: “Lavoriamo da tempo, insieme al Vicepresidente Gianfranco Zola, al Consiglio Direttivo e a tutti i club, per dare alla Lega Pro un domani importante”. “#futuroinsieme, oltre ad essere il programma della governance per il prossimo quadriennio, è il simbolo di una Serie C che vuole tornare ad essere il vivaio del calcio italiano. La Riforma Zola è forte perché condivisa da tutti”.
Erano 59 giocatori impiegati nelle prime 19 giornate del 2022-23, sono diventati 114 in quella in corso. L’effetto della “Riforma Zola” inizia già a riflettersi sui campi della Serie C prima ancora che questa trovi la sua applicazione. Rispetto alla stagione scorsa, a fine girone di andata, c’è stato un aumento del 48% di calciatori nelle liste settore giovanile. Ben 40 squadre su 57 hanno impiegato giovani Under 22 dei propri vivai, ossia il 70% del totale, salendo del 27% rispetto alle 32 della precedente annata. Netto, infine, anche l’incremento dei minuti in campo giocati dai giovani nelle prime 19 giornate, con quasi 52mila minuti giocati, diecimila minuti in più rispetto al passato torneo.
La Serie C si conferma quindi un campionato sempre più a trazione giovanile. La “Riforma Zola”, ormai riferimento anche a livello federale, rafforzerà ulteriormente il proprio percorso, con investimenti che verranno destinati a impiantistica e formatori tecnici. Dalla stagione sportiva 2025-26, le premialità per l’impiego dei giovani provenienti dal settore giovanile arriveranno sino al 400%, mentre nella stagione 2028-29, all’interno della lista settore giovanile, ogni club dovrà inserire un numero minimo di otto giovani formati all’interno della propria società.
Lo scorso 10 ottobre ul Consiglio Direttivo della Serie C ha istituito il nuovo Comitato Esecutivo, che sarà in carica per tutta la stagione 2024/25, composto da Matteo Marani (presidente), Giovanni Spezzaferri (vicepresidente), Alessandra Bianchi (Padova), Mauro Bosco (Vis Pesaro) e Angelo Antonio D’Agostino (Avellino).
Il Consiglio Direttivo della Serie C ha anche deciso di cerare una commissione ad hoc per coadiuvare il Vicepresidente Zola nel lavoro di sviluppo della “Riforma Zola” e di affidare la responsabilità di coordinare la stessa al vicepresidente del Giugliano Renato Mazzamauro, da sempre particolarmente legato al tema dei settori giovanili. La “Riforma Zola”, già avviata per quanto riguarda la parte del minutaggio, passerà ora ad una seconda fase riferita allo sviluppo dei settori giovanili, delle infrastrutture e dei formatori.
“La premialità relativa al minutaggio sarà quattro volte superiore, dice il vicepresidente vicario della Serie C Gianfranco Zola, è importante che i club lavorino per formare i calciatori nel proprio vivaio. I settori giovanili richiedono un impegno costante ed investimenti considerevoli. Ho un bellissimo ricordo dei miei campionati in C, ed è in questo campionato che sono cresciuti allenatori, giocatori e arbitri tra i più importanti e famosi del mondo”.