Calcio
Trapani, la sentenza per il caso crediti falsi è una mazzata: 8 punti, tutti da scontare nel prossimo campionato

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La sentenza è cosa fatta. Il Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare ha inflitto otto punti di penalizzazione al Trapani Calcio, da scontare tutti nel prossimo campionato di Serie C (2025-2026). Contestualmente, sono stati comminati sei mesi di inibizione a Valerio Antonini, amministratore unico del club, e al procuratore Vito Giacalone. La decisione è stata depositata poco fa.
Il verdetto, che arriva al termine dell’udienza odierna, segna il primo pronunciamento ufficiale della giustizia sportiva sulla vicenda delle compensazioni fiscali irregolari che ha coinvolto diverse società tra Serie B e Serie C, e che ha già travolto anche i Trapani Shark nel mondo del basket.
Le contestazioni: Irpef e Inps mai versate
Secondo il dispositivo ufficiale, Antonini e Giacalone sono stati ritenuti responsabili di gravi violazioni amministrative, legate al mancato versamento entro i termini delle ritenute Irpef e dei contributi Inps: per le mensilità di novembre e dicembre 2024 e gennaio 2025, con scadenza il 17 febbraio; per la mensilità di febbraio 2025, con scadenza il 16 aprile.
La società Trapani 1905 srl è stata deferita sia a titolo di responsabilità diretta, per le violazioni dei propri dirigenti, sia a titolo di responsabilità propria. Il club aveva tentato di regolarizzare i versamenti tramite l’acquisto di crediti d’imposta poi risultati inesistenti, forniti dal sedicente Gruppo Alfieri SPV Srl.
Otto punti, un colpo durissimo
Gli otto punti di penalizzazione – e non quattro, come si ipotizzava inizialmente – rappresentano un colpo durissimo per le ambizioni del club trapanese, che dovrà iniziare il prossimo campionato con un pesante handicap.
La motivazione, si apprende, risiede nella reiterazione delle violazioni e nella gravità del danno arrecato alla regolarità del sistema contributivo sportivo.
Antonini e Giacalone fuori per sei mesi
Oltre alla sanzione sportiva per il club, la sentenza impone sei mesi di inibizione per Valerio Antonini e Vito Giacalone. Entrambi non potranno esercitare attività federali fino alla fine di novembre 2025.
La sentenza di oggi rappresenta il primo grado di giudizio. Il Trapani potrà presentare ricorso alla Corte Federale d’Appello nei prossimi giorni. Ma la linea dura del Tribunale, presieduto da Carlo Sica, sembra tracciare un solco netto: chi ha utilizzato crediti falsi, anche in buona fede, per aggirare gli obblighi fiscali, pagherà sul campo.
Nel frattempo, il fronte giudiziario si allarga. L’Espresso, in un’inchiesta in uscita domani, ha anticipato che i bonifici effettuati dai club coinvolti (ce ne sarebbero anche altri di B e C) sarebbero stati dirottati su conti esteri collegati a società di criptovalute. E non è escluso che, dopo il basket e il calcio, altri sport professionistici possano finire sotto la lente.