Calcio
Letizia segna ancora e il Pescara sbanca Terni: Serie B più vicina per l’ex capitano giallorosso e il diesse Foggia

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Passo avanti verso la promozione in Serie B del Pescara che nella gara d’andata dei playoff di Serie C vince a Terni 1-0. Parte meglio la squadra di casa che però dal 12’ è costretta in 10 per l’espulsione di Vallocchia. Match equilibrato per tutto il primo tempo. Nella ripresa, la squadra di Baldini trova il vantaggio con un tiro (deviato) dell’ex capitano giallorosso Gaetano Letizia (ancora lui, dopo aver già segnato contro la Vis Pesaro). Gol annullato a Cangiano. La Ternana ci prova ma non trova il pari. Si deciderà tutto sabato all’Adriatico.
E’ finita quindi 1-0 per il che un gol nella ripresa su deviazione di un rossoverde e approfittando per 80 minuti della superiorità numerica data dall’espulsione di Vallocchia. La finale di andata, davanti a 10.700 spettatori di un Liberati acceso e caldo. Senza quasi colpo ferire, gli abruzzesi si trovano avanti nel punteggio dopo gara-uno e si preparano con questo vantaggio ad affrontare in casa loro la finale di ritorno del 7 giugno.
Stadio quasi tutti esaurito (10703 spettatori, di cui 750 ospiti), come d’altro canto sarà l’Adriatico al ritorno e clima caldissimo al Libero Liberati. Squadre così in campo: nella Ternana, Vannucchi tra i pali, in difesa Donati, Capuano e Martella, sulle fasce Casasola e Tito, a metacampo Aloi e Vallocchia, in attacco, Curcio e Cicerelli alle spalle di Cianci; nel Pescara, schierato con il consueto 4-3-3, davanti a Plizzari la retroguardia era composta da Pierozzi, Letizia, Lancini, Moruzzi, il reparto mediano da Meazzi, Squizzato e Dagasso mentre il tridente d’attacco era quello composto dal trio Merola-Ferraris-Bentivegna. Senza i due centrali titolari, il Delfino doveva essere più accorto a proteggere la quasi inedita coppia di centrali, che però si era disimpegnata al massimo nelle due gare col Cerignola. In particolare, con i terzini che dovevano essere più accorti in fase di spinta, sganciandosi a turno e non in contemporanea, erano i 3 centrocampisti (Meazzi, Squizzzato e Dagasso) a dover fare gli straordinari per andare a schermare uno dei trequartisti e poi rilanciare l’azione. Doppio compito a seconda delle fasi di gioco anche per le due ali, Merola e Bentivegna, che dovevano tenere un occhio sullo specchietto retrovisore per aiutare i terzini prima di proporsi in avanti e sfruttare il movimento di Ferraris, il riferimento centrale. La Ternana di Liverani, dal canto suo, con i due braccetti di difesa abili a far ripartire l’azione ma anche a stringersi al fianco di capitan Capuano, pescarese di nascita, beneventano d’origine ed ex di turno alla prima gara con la maglia delle fere, tendeva a non sfruttare troppo in fase di costruzione i due stantuffi centrali di centrocampo (Aloi e Vallocchia) per appoggiarsi sugli esterni e sulle due mezzepunte, che con Ferrante si scambiavano spesso compiti e posizioni schierandosi anche come un tridente classico. Queste almeno le premesse iniziali, cambiate poi al 12′ con l’episodio chiave del match che vi racconteremo tra poco.
Il fischietto della contesa era Andrea Zanotti di Rimini, che in stagione aveva già diretto le due squadre nello 0-0 dell’Adriatico il 22 dicembre e il Pescara anche nella gara di Catania ai playoff. In sala Var era coadiuvato da Francesco Meraviglia della sezione di Pistoia e Luca De Angeli della sezione di Milano.
Partenza aggressiva delle Fere che al 5′, complice un errore di Letizia, hanno sfiorato il gol con Ferrante, che tuttavia si è fatto ipnotizzare da Plizzari ed ha sciupato così una clamorosa palla-gol. Più Ternana che non Pescara in un avvio intenso ma con poche occasioni oltre a quella già raccontata: gli ospiti faticano a creare gioco, il possesso è principalmente rossoverde ma al 12’ si registra l’episodio che può cambiare il match. Viene infatti espulso Vallocchia per un brutto fallo su Squizzato, tra le vibranti proteste umbre. Fazzi per Curcio la mossa di Liverani, ma anche Baldini ha dovutro sostituire l’infortunato (e ammonito, salterà il ritorno poiché in diffida) Squizzato con Kraja. La migliore occasione biancazzurra al 24′, con Vannucchi a dire no a Bentivegna e Merola a sparare allo sulla ribattuta a porta spalancata. Il Delfino con l’uomo in più ha preso coraggio, fiducia e campo. Liverani ha rimodellato i suoi sul 3-4-2 che diventata 5-3-1 in fase di non possesso, Baldini ha invece alzato, quando la sua squadra aveva la palla, Meazzi in una sorta di 4-2-4 dove i terzini potevano spingere. Ma il primo tempo si è comunque chiuso sul risultato di partenza.
La ripresa è partita con una novità per parte: Cianci per Ferrante tra le Fere, Cangiano per Bentivegna nel Delfino. Più possesso palla per il Delfino, con l’uomo in più, e più lotta di trincea per una Ternana comunque non remissiva nonostante l’inferiorità numerica. Dagasso al 52′ fa tutto bene, incuneandosi palla al piede in avanti, ma ha trovato sulla sua strada un Vannucchi attento ad abbassare la saracinesca. Al 55’ il giallo a Merola: era diffidato, salterà la finale di ritorno. E non è una bella notizia per Baldini che però dopo due minuti copia di gioia per il gol di Letizia, pesantissimo. Con un tiro dalla distanza, complice la deviazione di un rossoverde, l’esperto giocatore ha mandato in estasi i 750 tifosi biancazzurri presenti sugli spalti nel settore loro riservato. La partita diventa quasi un assedio, perchè il Pescara, non pago, è andato alla ricerca continua del raddoppio per provare a chiudere i conti contro una Ternana che ha provato a fare di necessità virtù per limitare i danni. Al 67′ Cianci ha avuto la palla buona per fare male, ma l’ha buttata fuori. Due minuti dopo Baldini si è giocato le carte Valzania eTonin per Meazzi e Ferraris. Al 71′ annullata rete a Cangiano, per precedente fallo di Tonin su Fazzi. Al 78′ Aloi scaglia un bolide da fuori che Plizzari respinge con i pugni, tenendo immacolata così la sua porta. Nel finale De Marco per Dagasso (era diffidato, scelta saggia di Baldini) prima della grane occasione di Cianci che di testa ha solo sfiorato il bersaglio grosso. Ma il risultato non è cambiato più. Il Pescara ha sbancato Terni e ora vede davvero vicino il ritorno in Serie B.