Calcio
Strega, piano di interventi per la ricostruzione già pronto. Non si potranno aspettare le uscite per allestire la nuova squadra

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“Definire un minimo di 20 uscite in tempi brevi sarà assai complicato, per cui non si può certo pensare di attrezzare la nuova squadra soltanto dopo che il repulisti verrà completato. Serviranno almeno un paio di mesi (nelle più ottimistiche previsioni) per liberarsi di tutti gli esuberi, a meno che non si metta sul piatto un sostanzioso budget da destinare unicamente alle risoluzioni contrattuali (almeno due milioni, forse due e mezzo)”. Lo riferisce Il Mattino.
“La società ne è consapevole – spiega il quotidiano – e difatti, onde evitare il rischio che i periodi non si incastrino restando indietro con l’allestimento della rosa, ha già pronto un piano di intervento per la ricostruzione. I ruoli su cui concentrarsi sono tanti, praticamente tutti. Per cui il monitoraggio di profili è esteso ad ogni zona di campo da ricoprire e la rifondazione interesserà l’intera ossatura di squadra. Si partirà dal portiere (Nunziante ha richieste e può essere ceduto, Esposito nel migliore dei casi resterà come secondo, Lucatelli è in lista di sbarco), proseguendo con i difensori centrali (Tosca e Capellini non saranno rinnovati, Meccariello e Berra sono in uscita) e con i terzini (Oukhadda non sarà riscattato e a, causa della sua deludente stagione, anche il contrattualizzato Ferrara è stato inserito tra gli esuberi, niente prolungamento per Veltri e Viscardi è in bilico, senza contare Avolio e Ciurleo che saranno presumibilmente spediti in prestito). Occorrono rinforzi anche a centrocampo, dove Nardi ne avrà almeno fino a dicembre (se non di più perché a volte per recuperare dalle ricadute al crociato si impiegano 8 mesi, il secondo intervento poteva essere fatto a febbraio ed è slittato inutilmente fino a maggio) e Acampora, Agazzi, Pinato e Viviani sono in partenza. Infine l’attacco, dove c’è Lanini in scadenza al quale non sarà fatta alcuna proposta di rinnovo, Borello in uscita, Carfora che andrà a giocare e Starita che può finire in prestito, oltre a Perlingieri che ha varie opzioni e l’interesse di un paio di club. Bisognerà rimpinguare sia il pacchetto degli esterni offensivi, sia quello dei centravanti anche se in tal caso molto dipenderà anche dal modulo che si andrà ad adottare”.
“Se resta Auteri, non è scontato – prosegue l’articolo – che ci si affidi ancora al 4-3-3, il tecnico potrebbe anche immaginare di tornare alla difesa a tre. Se dovesse arrivare un altro allenatore in panchina, sarà lui ad indicare il sistema di gioco, magari senza l’obbligo di sceglierlo in base ai calciatori a disposizione perché tra gli interpreti della stagione appena trascorsa saranno in pochissimi a salvarsi. Non è detto che un eventuale nuovo tecnico non utilizzi un assetto che prevede due attaccanti e un trequartista (oppure nemmeno quello) e allora si potrebbe fare a meno di qualche esterno per cercare qualche seconda punta”.
“Dei rientri dai prestiti – sostiene il giornale nell’edizione di ieri – si è già parlato: diversamente da Esposito, Rillo, Alfieri e Sorrentino non sembrano avere chance di permanenza. Gli orientamenti, anche perché tali restano fino a prova contraria, al momento dovrebbero essere questi, poi in corsa qualche valutazione può sempre cambiare ma si tratterebbe di dettagli e non dovrebbe discostarsi parecchio da quelle attuali. Sul fronte addii il 30 giugno si libereranno ufficialmente le prime 6 caselle: a Manfredini, Tosca, Capellini, Veltri e Lanini scadrà il contratto e potranno accasarsi altrove, mentre Oukhadda non sarà riscattato (100 mila euro in prezzo del cartellino) e tornerà al Modena per fine prestito. In questo modo il numero minimo di calciatori da piazzare scenderà a 14, e potrebbe abbassarsi ulteriormente con la rescissione di alcuni atleti che hanno gli stipendi più bassi e un solo altro non di contratto (come Lucatelli e Borello, per fare un esempio), mentre i casi più spinosi da gestire sono Acampora, Viviani, Agazzi e Meccariello, ovvero quelli con i contratti più elevati sul piano economico, oltre a Ferrara che non guadagna tanto ma ha ancora 2 anni di vincolo con il Benevento”.