Calcio
Caos iscrizioni, è una ecatombe: saltano anche Brescia e Spal. Ascoli, Rimini e Triestina salve sul gong, ora tocca alla Covisoc

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La Serie C vive ore decisive e drammatiche. Ieri, venerdì 6 giugno, è scaduto il termine ultimo per presentare le domande di iscrizione al campionato 2025/26, ma il quadro che emerge è quello di una categoria in profonda crisi, con numerose società che non sono riuscite a garantire la propria sopravvivenza sportiva. Il Benevento può dormire sonni tranquilli: la società giallorossa da depositato tutta la documentazione necessaria già diversi giorni fa, rispettando ampiamente i tempi previsti dalla Lega Pro. Una situazione di normalità che contrasta nettamente con il caos che sta caratterizzando molte altre realtà del panorama calcistico di terza serie.
Le notizie più drammatiche arrivano da Brescia e Spal, due piazze storiche del calcio italiano che hanno ufficialmente rinunciato a partecipare al prossimo campionato di Serie C. Il Brescia, retrocesso d’ufficio dalla Serie B, ha vissuto settimane di grande incertezza prima della decisione finale. Il Comune ha convocato i presidenti di FeralpiSalò, Lumezzane e Ospitaletto per valutare la possibilità di creare un nuovo soggetto giuridico che possa ripartire dal marchio Brescia Calcio 1911. L’obiettivo sarebbe mantenere una squadra in Serie C, seppur con denominazione e colori sociali differenti per la prima stagione, condizione che tuttavia il tifo organizzato respinge con fermezza.
La situazione della Spal si è rivelata particolarmente drammatica. Nonostante i tentativi disperati delle ultime ore, la società ferrarese non è riuscita a reperire i circa 2 milioni di euro necessari per completare l’iscrizione. Nelle settimane precedenti erano emersi retroscena curiosi sulla ricerca di nuovi investitori, ma tutti i tentativi si sono rivelati vani. La società ha comunque inviato una domanda d’iscrizione incompleta per evitare il fallimento, ma questo comporterà inevitabilmente la ripartenza dall’Eccellenza e un significativo ridimensionamento sportivo.
Tra le notizie positive c’è quella della Triestina, che è riuscita a presentare la documentazione all’ultimo momento utile. La società giuliana, che aveva vissuto settimane di grande preoccupazione, ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai propri tifosi depositando tutti gli adempimenti normativi e finanziari richiesti. Tuttavia, la squadra dovrà scontare una penalizzazione di 9 punti nel prossimo campionato. Il Rimini ha inviato la propria domanda di iscrizione solo alle 21:50 di ieri sera, dopo una giornata frenetica in cui alcuni intoppi burocratici avevano fatto temere il peggio. Anche la Pro Vercelli è arrivata sul fil di lana ed è passata da «un importante aumento di capitale», segno che la nuova proprietà ha ereditato una situazione tutt’altro che rosea. L’Ascoli si è iscritto, ma è stato tirato in mezzo da L’Espresso che ha spiegato come i crediti d’imposta usati a febbraio non siano ancora stati certificati dalla Covisoc e manchi una risposta dell’Agenzia delle Entrate, lenta anche sui casi di Trapani e Brescia.
Il panorama delle esclusioni è particolarmente preoccupante. La Lucchese è stata dichiarata fallita già da settimane, mentre Taranto e Turris erano state estromesse a metà della scorsa stagione. Il Sestri Levante ha annunciato di non voler presentare domanda di iscrizione e ripartirà dalla Serie D dopo la retrocessione maturata ai playoff con la Lucchese. Il Trapani, guidato dal vulcanico presidente Antonini, partirà invece con una penalizzazione di 8 punti.
Ora inizia la fase più delicata dell’intero processo. Lunedì 9 giugno prenderanno il via i controlli della Covisoc, la Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche, che dovrà verificare la regolarità di tutta la documentazione presentata rispetto agli obblighi sanciti dalla normativa. Gli esiti di questi controlli saranno comunicati entro venerdì 13 giugno, e fino a quel momento è lecito attendersi possibili sorprese. Non sarebbe infatti la prima volta che documentazioni apparentemente complete vengono respinte dall’organo di controllo.
Per le squadre ancora impegnate nella finale playoff, ovvero Ternana e Pescara, i termini per presentare la documentazione scadranno mercoledì 11 giugno, concedendo loro qualche giorno in più per completare le pratiche burocratiche.
Una volta conclusi i controlli della Covisoc, si procederà eventualmente all’integrazione degli organici tramite riammissioni e ripescaggi. In questo scenario, la Pro Patria risulta essere prima nella graduatoria delle riammissioni, avendo tutti i requisiti necessari per un eventuale ripescaggio. Il campionato 2025/26 vedrà inoltre l’ingresso scontato della nuova Inter U23, che si aggiunge alle seconde squadre già presenti in categoria, e il nuovo posizionamento del Milan Futuro, retrocesso in terza serie.
Se un club rinuncia a fare domanda ci saranno le riammissioni delle retrocesse: l’elenco dice Pro Patria, Caldiero Terme, Sestri Levante (non interessato), Legnago e Union Clodiense. Se la domanda verrà bocciata si procederà con i ripescaggi: la graduatoria è composta da Inter U23, Ravenna, una retrocessa, Milan Futuro (nuova iscrizione), Reggina e una seconda retrocessa e Nocerina. Sempre che bastino.