Strega, linea dura con i dissidenti: ora rischiano di restare fermi almeno fino a gennaio. Agazzi dice no anche al Latina

“Il tira e molla con i dissidenti non è ancora neppure cominciato per la totale assenza di volontà da parte del Benevento di negoziare qualunque tipo buonuscita. Di questo passo, il rischio che molti di loro restino fermi e fuori rosa perlomeno fino a gennaio, è più che concreto. Tra le parti regna il gelo e le posizioni sono estremamente distanti, anche alla luce della controversia avviata dal club giallorosso dinanzi al Collegio Arbitrale”. Lo scrive Il Mattino. 

“La dirigenza sannita – sostiene il quotidiano – è inflessibile: non è disposta a scendere a patti con i 7 calciatori messi attualmente fuori rosa, 6 dei quali (Berra, Meccariello, Acampora, Agazzi, Pinato e Viviani) si stanno allenando agli ordini del collaboratore tecnico Vincenzo Iannuzzi, mentre l’ultimo, ovvero Lucatelli, sta svolgendo la preparazione con la Primavera di Floro Flores, in quanto, a norma di regolamento, gli si deve garantire l’ausilio di un preparatore dei portieri con relativo patentino (nel caso in questione è stato affidato ad Antonio Chiavelli). Costoro hanno ancora tutti un altro anno di contratto a cifre estremamente elevate (tranne Lucatelli, che guadagna una somma relativamente bassa) per la categoria”. 

“A parte qualche discorso intavolato oltre un mese e mezzo fa – rileva il giornale – e mai concretizzato, non è stata pertanto mai aperta alcuna trattativa con i procuratori dei calciatori in questione: intanto il tempo scorre inesorabile e man mano che i giorni passano, si assottigliano le possibilità che qualche club possa decidere di puntare su di loro”. 
“Berra, Agazzi e Pinato – sottolinea l’articolo – finora hanno rifiutato tutte le destinazioni possibili, a cominciare dal Campobasso. Gli ultimi due non hanno preso in considerazione neppure la proposta del Gubbio. Ad Agazzi nelle ultime ore è arrivata anche la proposta del Latina: l’allenatore Alessandro Bruno ha giocato con lui ha Livorno e lo ha segnalato alla dirigenza pontina, ma anche in questo caso la risposta è stata negativa. In primis per la mancanza di volontà degli stessi calciatori di accettare una piazza di media classifica, ma il problema principale è sempre lo stesso e cioè il fatto che il Benevento, almeno fino ad oggi, non pare propenso a sborsare alcun incentivo all’esodo. E i club interessati non possono certo coprire l’intero importo degli emolumenti. Pertanto, o il giocatore rinuncia ad una parte dei soldi pur di andare a giocare altrove, oppure si rassegna ad almeno metà stagione senza mai vedere il campo pur essendo regolarmente stipendiato”. 

“Meccariello – si legge ancora – ha avuto contatti con la Ternana (e nel suo caso la volontà del calciatore di trasferirsi c’è, considerato che la moglie è perugina) che però può proporgli un contratto il cui ammontare non è nemmeno un terzo di quello che guadagna. Per Acampora, dopo l’interessamento del Pescara, poi scemato, e quello di un club di C che è arrivato ad offrire il 40% del suo stipendio, non si muove nulla. Stesso discorso per Viviani che al momento non ha estimatori. Infine Lucatelli, che è stato un paio di settimane in prova a Livorno senza però impressionare. Il club amaranto non lo ha tesserato e lo ha rispedito al mittente”. 

“In entrata – conclude Il Mattino – la società farà sicuramente qualche altra cosa, ma bisogna capire in quale zona di campo intervenire. La gara di ieri contro il Frosinone sarà stata sicuramente indicativa, come quella di Coppa Italia del 16 agosto prossimo contro il Guidonia Montecelio. Alcuni movimenti potrebbero essere legati ad eventuali altri uscite che potrebbero coinvolgere anche calciatori impensabili (ovviamente tra quelli riconfermati dalla scorsa stagione). Nessuno può sentirsi al sicuro: la società è stata più volte chiara al riguardo, se arrivano buone offerte non ci sono incedibili e la dirigenza è pronta a sedersi a tavolino con chiunque fosse disposto ad elargire una cifra congrua”