Calcio
L’ex diesse dell’Altamura Grammatica: “Benevento e Catania favorite. Mignani saprà farsi valere, è stato con me a Siena”

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Con la lunga chiusura della sessione estiva, ora c’è solo il campo che dirà se il lavoro sul mercato è stato giusto o sbagliato. Per Andrea Grammatica, ex direttore sportivo del Team Altamura (dal luglio 2024 all’agosto 2025) che rilasciato un’intervista al quotidiano Il Mattino, il Benevento “si è presentato con le carte giuste” al nuovo campionato. L’ex dirigente, anche di Ravenna e Siena, ha portato lo scorso anno la formazione pugliese ad una comoda salvezza (tredicesimo posto) da neopromossa. Nel gennaio scorso l’Altamura bloccò sul pareggio il Benevento, allora capolista, al Vigorito.
Lunedì il gong del mercato. A chi dà lo scettro di regina?
“Il Benevento ha senza, ombra di dubbio, fatto un gran lavoro. Ho la sensazione che la società abbia preso le misure alla categoria. Se ti presenti con Salvemini e Tumminello, gente forte e che conosce il campionato, parti sicuramente avanti. A loro si aggiungono altri calciatori esperti e di valore come Maita, Ricci e Della Morte. Sono arrivati anche giovani forti come Saio, Romano, Mehic e Mignani, che conosco benissimo, essendo stato con me a Siena”.
Rivoluzione in casa giallorossa: 18 operazioni in entrata e 20 in uscita.
Troppe o giuste, in quanto mirate?
“Il numero delle operazioni può, a primo impatto, spaventare. Ricordo però gli ultimi mesi della scorsa stagione che sono stati molto duri per il Benevento Probabilmente il presidente e la dirigenza hanno pensato di sfruttare il tempo guadagnato con una stagione finita troppo presto, lavorando sotto traccia. Sono stati individuati i giocatori giusti e sono stati dati, quasi tutti, all’allenatore in tempo per l’inizio della preparazione”.
Il ds Carli ha riscattato alcune scelte non azzeccate del recente passato?
“Vigorito ha fatto molto bene a confermarlo. Il mondo del calcio è spesso schizofrenico e assurdo e non dà tempo alle persone di lavorare nel modo giusto. Probabilmente, avendo sempre fatto B ed A, Carli si è trovato in una categoria tutta nuova, che ha dovuto conoscere a fondo”.
Il colpo e l’acquisto che la incuriosisce?
“Salvemini è un grandissimo acquisto, ha qualità, l’atteggiamento giusto in campo, non è oltretutto solo un finalizzatore, ma sa anche partecipare alla manovra, rendendosi utile ai compagni. Ci sono poi due giovani che mi incuriosiscono molto che sono Mehic e Romano che mi hanno dato, quando li ho visti, sensazioni positive. Voglio vederli in una big”.
Cosa spinge una società a tornare, nell’ultimo giorno di mercato, su un giocatore, Tumminello, preso e poi mollato appena un mese fa?
“Probabilmente i dubbi erano sul recupero dall’infortunio e forse il Benevento ha voluto fare altre verifiche. Sicuramente poi, dal punto di vista economico, può esserci stato un vantaggio a prenderlo ora. È un giocatore che, se sta bene fisicamente, fa un altro sport”.
Coraggiosa o sensata la scelta di confermare Auteri?
“La definirei saggia. Sono sempre contento quando, in una società, vedo continuità di lavoro con un dirigente e un allenatore, senza considerare solo i risultati. Vedo tanti vantaggi nella conferma di Auteri: è un allenatore che conosce la categoria, che ha un gran rapporto col presidente e con la piazza”.
Strega favorita per la promozione? Insieme a…?
“Il Catania, come il Benevento, mi sembra abbia capito come approcciare alla categoria. C’è poi la Salernitana che ha fatto un buon mercato, ma che ha dovuto considerare le scorie della retrocessione. Il Crotone sarà sempre temibile, il Cosenza ha fatto buone cose, ma dovrà fare i conti con i problemi ambientali. Monopoli e Potenza daranno fastidio”.