Calcio
Strega, a Catania serve l’impresa: gli etnei hanno miglior attacco e miglior difesa. E non hanno ancora incassato un gol nel proprio stadio

Ascolta la lettura dell'articolo
“Ieri i giallorossi si sono goduti una giornata di meritato relax. Considerato che il riposo è equivalso ad una giornata e mezzo (ovvero il tempo intercorso tra la fine della seduta di scarico di lunedì mattina e la ripresa fissata per questa mattina), i calciatori non hanno fatto rientro alle rispettive abitazioni nelle rispettive città d’origine. Alcuni sono rimasti in città, altri ne hanno approfittato per una gita fuori porta con mogli, famiglie, fidanzate. Da oggi si ricomincia a sgobbare: gli allenamenti fino a venerdì si terranno ancora, come accaduto lunedì scorso, sul manto in sintetico dell’“Avellola” per cause di forza maggiore (risemina del terreno dell’Antistadio “Imbriani”), mentre sabato la squadra si trasferirà per la rifinitura al Ciro Vigorito”. Lo riporta Il Mattino.
“La capolista, che ha ritrovato fiducia e consapevolezza dopo lo scivolone di Latina, mette nel mirino il Catania. L’obiettivo dichiarato – precisa il quotidiano – è quello di tenersi stretto il primo posto e non lasciarselo più sfuggire. Per due volte infatti il Benevento si è ritrovato in testa alla classifica dopo i successi contro Casertana e Trapani, e in ambedue i casi non è riuscito a restare al comando per più di una settimana, in conseguenza delle battute d’arresto di Casarano e Latina. Ma i giallorossi con grande caparbietà non si sono dati per vinti e hanno ovviato agli errori, continuando imperterriti nell’inseguimento alla Salernitana, riguadagnando il terreno perduto e issandosi nuovamente sul tetto del girone C. La terza opportunità di sostare in cima se la sono conquistata da soli, per meriti propri più che per demeriti altrui, e adesso sarebbe un peccato gettarla ancora alle ortiche. Per questa e tante altre ragioni, Catania sarà un crocevia importante. Non certo determinante, visto che abbiamo da poco scavallato il primo quarto di stagione e ci saranno, dopo quella di domenica al “Massimino”, altre 27 partite da disputare”.
“I campionati – rileva il giornale – non si decidono mai a ottobre e nemmeno a dicembre, e di questo i giallorossi, anche alla luce di quanto accaduto lo scorso anno, ne sono evidentemente coscienti. Ma è altrettanto chiaro che una spallata in questo periodo, potrebbe essere utile a frenare gli entusiasmi delle dirette concorrenti, Catania e Salernitana su tutte, come pure a non alimentare le velleità delle altre inseguitrici, sottraendo loro certezze e speranze. I riflettori saranno quindi puntati tutti sullo stadio Angelo Massimino, dove si sfideranno seconda e prima della classe, una sorta di primo ‘showdown’, al pari di quello di domenica scorsa tra Catania e Salernitana. Davanti a oltre 20 mila spettatori, capitan Maita e compagni dovranno mantenere calma e sangue freddo e impostare la propria partita senza lasciarsi condizionare dal fattore ambientale”.
“Servirà un’impresa: nessuno finora è riuscito a far gol agli etnei all’ex “Cibali”, e solo il Sorrento è stato in grado di uscire indenne, pur senza segnare. Il Benevento ha le carte in regola per far male ai rossoazzurri, ha in organico giocatori di personalità e provata esperienza abituati a giocare questo tipo di gare senza timori reverenziali, nella convinzione di rafforzare la leadership. L’unico reduce da qualche acciacco è Lamesta, che Auteri ha tolto dal campo in anticipo nella sfida contro il Potenza onde evitare conseguenze, ma le sue condizioni non destano preoccupazione al momento, trattandosi di normale gestione. Proseguirà il suo iter riabilitativo Filippo Nardi, stesso discorso per Simonetti di cui si attende il rientro da Cesenatico. Domani seduta mattutina (ore 10.10) a porte aperte, sempre al campo “Avellola”. Infine, non è affatto scontato che il tecnico confermi sistema di gioco e formazione-tipo considerato che si giocherà in trasferta. L’ipotesi di apportare una variazione al tema tattico è sul tavolo da tempo dopo Latina, e se non è stata adottata in casa è solo perché un abito diverso può essere molto più funzionale in campo esterno”.