Calcio
Strega, Auteri non si sbilancia sul modulo e a Catania può giocare sull’effetto sorpresa: il tecnico non esclude neppure l’ipotesi 4-3-3

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“Squadra che vince non si cambia, ma se lo fa sempre in casa e meno in trasferta, allora qualcosa si potrà pure modificare. Auteri a Catania medita variazioni al tema tattico e non è affatto scontato che il tecnico ripresenti il canonico 3-4-3. L’allenatore siciliano sta prendendo in considerazione l’idea di innestare un uomo in più a centrocampo sacrificando un difensore. Al momento siamo ancora nel campo delle ipotesi, anche perché conoscendo don Tano, non lascerà trapelare nulla fino al giorno della partita. Un modo per tenere tutti sulla corda e ricordare ai calciatori, ammesso che ci fosse qualcuno che si sente titolare inamovibile, che non esistono gerarchie precostituite, ma solo meriti acquisiti sul campo, inteso sia come partite ufficiali che come preparazione alle stesse”. Lo riferisce Il Mattino.
“Tuttavia – si legge ancora – quello che è successo a Latina, al netto delle due gare casalinghe in cui i giallorossi hanno fatto bottino pieno con il rituale sistema di gioco, ha imposto e impone una riflessione sull’opportunità, quantomeno da considerare, di apportare qualche correttivo nelle sfide esterne dove non sempre il campo o l’avversario, o entrambi, consentono al Benevento di poter impostare il proprio tipo di gioco. In teoria non sarebbe il caso del Catania, che, a differenza del Latina o del Picerno, ha un manto erboso forse non perfetto ma se non altro dignitoso, e non è certo una squadra votata a fare barricate o a distruggere la manovra avversaria. In pratica però, è risaputo che il Catania in casa tenda a proporsi in maniera molto aggressiva, quasi all’arma bianca, non permettendo agli avversari di palleggiare, pressando alto e puntando sulla riconquista e l’occupazione degli spazi. E inoltre quella etnea è una delle poche squadre che in mediana si dispone a 2 come il Benevento”.
“Per questo – rileva il giornale – potrebbe essere auspicabile l’inserimento di un uomo in più a metà campo (Mehic della fattispecie, schierato da interno con Maita, con Prisco a fungere da vertice basso), al fine di cercare maggiore densità nella zona nevralgica tentando di blindare il possesso, attenuare la pressione e sfruttare anche gli inserimenti delle mezzali, visto che il Catania proverà a contrastare ed annullare le principali fonti della manovra giallorossa, ovvero le corsie. Si preannuncia una partita a scacchi tra Auteri e Toscano, due tra i migliori e più scafati tecnici della C, che hanno vinto diversi campionati e sanno come mettere i propri calciatori nelle condizioni di rendere al massimo”.
“Lo scorso anno – prosegue l’articolo – il confronto tra allenatori finì in parità: all’andata al “Massimino” si impose il Catania per 1-0 (con grandi recriminazioni da parte del Benevento che sfoderò un secondo tempo magistrale pur non riuscendo a segnare), al ritorno al “Ciro Vigorito” i giallorossi, dopo essere passati in vantaggio, finirono sotto ma poi furono capaci di ribaltarla per il definitivo 3-2. Auteri se dovesse optare per il 4-3-3, potrebbe schierare Pierozzi e Ceresoli da terzini, lasciando fuori Borghini con Scognamillo e Saio centrali difensivi. Se invece dovesse mantenere il punto e riproporre il 3-4-3, gli interpreti sarebbero pressoché gli stessi, con un solo dubbio tra Prisco o Mehic come partner di Maita a centrocampo. Difficile immaginare altre soluzioni, anche se con il tecnico di Floridia bisogna stare sempre sul chi va là perché le sorprese sono dietro l’angolo. Ieri i giallorossi hanno ripreso ad allenarsi sul sintetico del campo “Avellola” (ancora in corso la risemina). Auteri ha tutti a disposizione, anche Lamesta che era uscito anzitempo per un acciacco che gli aveva fatto saltare anche la rifinitura di sabato. Nel frattempo, come preannunciato nelle scorse settimane, sono stati sottoscritti i i rinnovi di Manconi (fino al 30 giugno 2027), Carfora (2028, era in scadenza), e Prisco (2028 con relativo adeguamento di stipendio). Catania-Benevento sarà diretta da Marco Di Loreto di Terni. Assistenti Giovanni Boato di Padova e Luca Chiavaroli di Pescara. Quarto ufficiale Enrico Gemelli di Messina, operatore FVS Lorenzo Chillemi di Barcellona Pozzo di Gotto”.