Calcio
Strega, El Diablo Marotta sarà il doppio ex a Catania: “Mi aspetto una gara spettacolare. Spero che il Benevento vada in B”

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Una sola annata, ma intensa, con la maglia rossazzurra e ben quattro con quella giallorossa, la più indossata (102 volte) in carriera, con un’impresa rimasta negli annali. Nel 2018/19 Alessandro Marotta ha giocato 37 gare con il Catania, segnando 9 reti: ai playoff gli etnei superarono la Reggina, il Potenza dell’attuale tecnico della Salernitana Raffaele, fermandosi ai quarti contro il Trapani, allora allenato da Italiano e in cui militava l’attuale giallorosso Scognamillo. Nel Sannio l’attaccante, ora alla Sanseverinese (Eccellenza), ha militato da gennaio a maggio 2013 e dal 2014 al 2016, centrando, con Gaetano Auteri in panchina, la storica promozione in B; era in campo nell’ultima vittoria giallorossa al Massimino, dieci anni fa.
“Facemmo una gran partita, fu il primo segnale che mandammo alle concorrenti per la promozione”, dice Marotta. Dei suoi 8 gol segnati nell’annata 2015/16, nella mente dei tifosi giallorossi restano impressi lo “scorpione” di Messina e la tripletta nel derby con la Casertana. A Benevento è tornato poi nell’estate del 2023, restando un solo anno. È uno specialista della Serie C: cinque i campionati vinti con Gubbio (2009/10), Spezia (2011/12), Benevento (2015/16), Vicenza (2019/20) e Modena (2021/22). Marotta ha rilasciato una interessante intervista al quotidiano Il Mattino.
Domenica al Cibali Catania-Benevento, che partita si aspetta?
“Spero sia una gara bella, che regali spettacolo e tanti gol. Per il carisma e l’esperienza dei calciatori che militano nelle due squadre, mi aspetto anche che una guerra calcistica, con tanto agonismo in campo”.
Dopo il Benevento, il Catania sfiderà la Casertana, che domenica farà visita alla Salernitana. Può iniziare un ciclo di partite in grado di delineare la classifica?
“Dopo la gara del Massimino, il Benevento avrà Sorrento, Monopoli e Foggia, partite, almeno sulla carta, più abbordabili. Ma nel girone C, nessun avversario è da sottovalutare. Comincerà un periodo importante e duro, ma i giallorossi hanno le carte in regola per fare bene”.
Oltre a Catania e Benevento, è la Salernitana la terza pretendente alla B?
“Assolutamente sì. I granata hanno vinto le prime partite, giocando non benissimo, ma vantano comunque un attacco di qualità, con Inglese e Ferrari, e altri singoli importanti, come Capomaggio. Onestamente, non vedo altre squadre dietro a queste tre”.
A Giugliano, per un mese, ha avuto come compagno di squadra Francesco Salvemini. Il Benevento ha finalmente un vero attaccante d’area…
“Spero che il Benevento vada in B, perché Ciccio merita di misurarsi in quella categoria, per tutta la gavetta che ha fatto. A Giugliano ha fatto due anni fantastici, lo scorso anno ha fatto benissimo a Cerignola. Il Benevento ha un attaccante completo e moderno: è opportunista, ha forza fisica, sa tenere palla e giocare con la squadra”.
Quest’anno, a differenza dello scorso, il Benevento è una squadra esperta e abituata a vincere…
“Sì, domenica la strega si presenterà a Catania a testa alta e petto in fuori, senza paura. In estate sono arrivati giocatori esperti ed abituati a vincere, come Vannucchi, Russo, mio compagno allo Spezia e al Giugliano, Scognamillo, Maita, Ricci e Tumminello. Anche i più giovani, come Pierozzi, vantano dei campionati vinti. Il Benevento, a mio parere, è la favorita alla promozione”.
Melara, Padella e De Falco, suoi ex compagni, tornati in società per ridare “beneventanità”. È stata una mossa azzeccata quella del presidente Vigorito?
“Assolutamente sì. Vivo a Benevento e percepisco un ritrovato entusiasmo nella piazza e certamente parte del merito è anche loro. Sanno cosa vuol dire indossare la maglia giallorossa e possono essere un punto di riferimento per i calciatori. Con Fabrizio, Emanuele ed Andrea ho un bellissimo rapporto e sono molto felice di rivederli impegnati nel Benevento. Il presidente Vigorito ha fatto una grande mossa”.