La carica dei 300 sanniti per spingere la Strega nell’inferno del Massimino: Auteri col tridente Lamesta-Salvemini-Manconi

“Separate da un solo punto in classifica, Catania e Benevento si affrontano al “Massimino” dove è stato già superato, un giorno prima della gara, il record stagionale di spettatori: scavallate le 18.777 presenze per il match della scorsa domenica contro la Salernitana, nell’impianto siciliano si prevedono oltre 20 mila tifosi, con 300 sanniti (mai una pattuglia così consistente di supporters giallorossi nelle sfide tra le due squadre all’ex Cibali) pronti a far sentire tutto il loro sostegno a capitan Maita e compagni. Uno spettacolo (nello spettacolo) tra due tifoserie che rinsalderanno un legame di amicizia ultraventennale”. Lo riporta Il Mattino.

“In uno scenario che starebbe stretto ad anche ad una categoria superiore (neanche in B si registrano numeri del genere), la capolista – osserva il giornale – andrà a render visita alla seconda della classe che può vantare il miglior attacco e la miglior difesa. Si ritroveranno di fronte pertanto, quelle che finora hanno dimostrato di essere le più forti, ossia le due favorite di inizio stagione. Non sarà un match decisivo, ma la posta in palio è altissima. Il Catania giocherà con più pressione addosso (è dietro di una lunghezza e deve sfruttare il secondo turno casalingo di fila, come ha fatto il Benevento con Altamura e Potenza), il Benevento dovrebbe, in teoria, sentirsi più leggero visto che potrebbe calzare a pennello anche un pareggio data la portata dello scontro diretto. Ma conoscendo Auteri, non giocherà certo per il minimo sindacale e poi anche se dovesse essere un punto dipende sempre da come sarà arrivato. Sarò quindi un confronto da tripla, con equivalenti possibilità di aggiudicarselo”.

“I giallorossi – si leghe ancora – si presentano quasi al completo, eccezion fatta per i lungodegenti Nardi e Simonetti. Il tecnico di Floridia torna nella sua Sicilia dopo la schiacciante vittoria di Siracusa, e continua a tenere tutti sulla corda. Gli indizi portano a pensare che si schiererà di nuovo con il canonico 3-4-3 ma non è da escludere, anche a gara in corso, il passaggio al 4-3-3. Davanti a Vannucchi si sistemeranno Scognamillo, Saio e Borghini. Più alti sulle corsie Pierozzi a destra e Ceresoli sulla sponda opposta, in mezzo Prisco e Maita. In attacco spazio al tridente Lamesta-Salvemini-Manconi”.

“Mimmo Toscano, senza gli infortunati di lungo corso Raimo e Martic, disegnerà il rituale 3-4-2-1 con Ierardi, Di Gennaro e Celli pacchetto di retroguardia. Sugli esterni Casasola e Donnarumma, in mediana uno tra Quaini (favorito) e Aloi in tandem con Di Tacchio, più avanti due rifinitori come Cicerelli e Lunetta a supporto dell’unica punta di ruolo, il grande ex Francesco Forte. Occhio anche alle panchine che potrebbero fare la differenza: da una parte Mehic, Talia, Mignani, Tumminello, Della Morte e Carfora, dall’altra Corbari, Jimenez, Rolfini, Stoppa, D’Ausilio e Caturano, con quest’ultimo che non è al top, non essendosi allenato ad inizio settimana (è tornato in gruppo soltanto venerdì, ma è comunque da considerare arruolabile)”.

“Auteri, considerata l’importanza della partita, non ha voluto lasciare nessuno a casa e ne ha fatti salire sull’aereo che ha condotto la comitiva da Roma Fiumicino a Catania Fontanarossa addirittura 26. Ieri mattina i giallorossi, dopo essersi allenati per tutta la settimana sul manto in sintetico dell’“Avellola” hanno sostenuto la rifinitura al “Ciro Vigorito”, prima di andare a pranzo e salire sul pullman che li ha condotti presso lo scalo capitolino. Il fischio d’inizio è previsto per le 14.30: il big-match dell’undicesima giornata è pronto regalare momenti di emozione mista a tensione, tra picchi di adrenalina e sofferenza. Il Benevento, che in casa on fallisce un colpo, deve migliorare il rendimento esterno e può imprimere una svolta proprio nella partita più attesa. Si tratta di un esame di maturità che è in grado di aumentare il livello di consapevolezza rispetto al potenziale, come pure di lanciare un primo, robusto segnale al campionato. Giocare per due risultati può aiutare, ma bisogna tener conto anche della spinta di cui potrà disporre il Catania. Determinante sarà l’approccio iniziale: d’altro canto, chi ben comincia, è a metà dell’opera”.