Calcio
Strega, il mal di trasferta continua: inclusa la Coppa, sono 4 sconfitte su 7 uscite stagionali. E 50 giorni senza vittorie esterne
 
																														
															
															
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“Le trasferte si confermano un grande problema per il Benevento, che al momento è ben lontano dall’essere risolto. Che si tratti di titolari o di seconde linee, al di là delle prestazioni, positive o negative che siano, il risultato, da un po’ di tempo a questa parte, tende ad essere sempre lo stesso. Con quella di Giugliano nella manifestazione tricolore, siamo a 4 sconfitte su 7 gare stagionali lontane dal “Ciro Vigorito”, a fronte di tutte vittorie interne (Coppa inclusa). L’ultimo successo dei giallorossi fuori casa risale addirittura al 13 settembre (oltre un mese e mezzo fa, sono trascorsi per l’esattezza 48 giorni), ovvero il 3-0 contro il fanalino di coda Siracusa”. Lo riporta Il Mattino.
“Non è tanto questione di alibi e giustificazioni, che ormai stanno per esaurirsi, quanto di numeri che sono impietosi e certificano un trend assolutamente inadeguato per una formazione che aspira alla promozione diretta e che magari, in Coppa voleva andare il più avanti possibile. Al De Cristofaro le seconde linee hanno dimostrato di essere ancora parecchio indietro rispetto ai titolari e qualcuno ha dato l’impressione anche di aver peccato nell’atteggiamento con cui è stata approcciata la gara, checché ne dica Auteri che è naturale che si erga a strenuo difensore dei suoi ragazzi. Il tecnico ha ripetuto più volte lo stesso mantra nel dopogara (“Abbiamo perso tutti i duelli”), ma i duelli si perdono sostanzialmente per due ragioni: o perché si è inferiori agli avversari (e non sembra questo il caso, vedendo i due undici schierati in campo) o perché l’altro li ha affrontati meglio di te sul piano della cattiveria agonistica. Per fortuna non passerà troppo tempo, l’occasione di riscattarsi è a portata di mano, domenica in casa, dove finora la strega non ha sbagliato un colpo, contro il Sorrento”.
“Ma qualche interrogativo bisogna cominciare a porselo sul perché in trasferta il rendimento è così altalenante, anche se ormai, da un po’ di tempo a questa parte, si è cristallizzato su un passo a dir poco claudicante. Un pari e tre sconfitte nelle ultime quattro sfide (inclusa la Coppa), sono un bottino misero per il potenziale di cui dispone il Benevento, dipinto a più riprese come una corazzata in avvio di stagione, che però funziona a corrente alternata, e ha il volto del dottor Jekill in casa e di mister Hyde lontano dal “Ciro Vigorito”. Diversi interpreti tra i più attesi hanno deluso, e questo è un segnale chiaro che chi ha giocato meno, al netto di qualche singola eccezione, non è sul pezzo come gli altri. Quelli che hanno giocato meno finora avevano la chance per mettere in difficoltà Auteri in vista delle prossime sfide di campionato, ma l’hanno sfruttata malissimo: da un Talia irriconoscibile (un pericolo pubblico sulle palle perse) ad un Tumminello ancora ingolfato e inoffensivo, passando per un Russo ormai attempato e mai decisivo negli interventi, concludendo con un Ricci sempre meno funzionale all’idea di gioco di Auteri. Vanno concesse le attenuanti del caso a Sena, schierato in un ruolo non suo (perdeva un tempo di gioco ogni volta che era chiamato a controllare la sfera o a crossare), a Mehic che abbiamo visto in ben altra condizione da Latina a tornare indietro (su Catania e Giugliano meglio stendere un velo, permangono grossi dubbi sul fatto che sia adatto alla mediana a due), a Della Morte, Mignani e Romano che sono apparsi i più in palla, pur senza brillare. La sensazione che ha offerto il Benevento, su un campo ai limiti della praticabilità e con il primo gol incassato da annullare, è davvero quella di avere due squadre, purtroppo, al momento, distinte e distanti luna dall’altra. Salvemini va recuperato subito perché né Mignani tantomeno Tumminello sembrano in grado di fare quel tipo lavoro: col Sorrento sarà in panchina e potrà avere minutaggio, col Foggia dovrebbe tornare disponibile. La squadra ha ripreso ad allenarsi ieri nella consapevolezza di non poter più sbagliare: il Sorrento non perde in campionato da 7 partite e ha pure passato il turno in Coppa, a differenza del Benevento, che per il terzo anno di fila non riesce neppure ad approdare agli ottavi”.

 
							 
							




 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
					 
					 
					 
					 
					 
					 
					