Calcio
Strega, ora bisogna cambiare passo in trasferta: Foggia è il crocevia della stagione, non saranno tollerati altri passi falsi
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“Il Benevento deve risalire la china in classifica e per farlo ha l’obbligo di iniziare a cambiare passo in trasferta. I giallorossi avevano iniziato benissimo la stagione imponendosi 2-1 su un campo difficile come quello di Crotone per poi perdere la successiva gara esterna a Casarano, tornando infine a vincere a Siracusa due settimane dopo. Era il 13 settembre scorso e da allora, fino al match di domenica 9 allo “Zaccheria” saranno passati quasi due mesi (57 giorni per l’esattezza). Da quel momento in poi, per la squadra sannita si è spenta la luce in campo esterno. La possibilità di riprendersi c’era stata subito nel turno infrasettimanale a Picerno del 24 settembre, ma dopo essere scappati avanti 2-0 i giallorossi si sono fatti riprendere sul 2-2. A seguire due sconfitte contro Latina e Catania (risultato identico 1-0), con l’aggiunta, come se non bastasse, dello stop in Coppa a Giugliano (2-0). Per fortuna, a tenere in piedi la classifica e a bilanciare il rendimento complessivo, c’è stato il percorso netto casalingo, ma il motore della strega nell’ultima uscita si è inceppato anche lì. E il campionato non aspetta”. Lo scrive Il Mattino.
“Quattro sconfitte su 7 gare – spiega il quotidiano – lontano dal “Ciro Vigorito” sono troppe, e con 3 stop in campionato il Benevento è già al limite avendo esaurito tutti i bonus. Ogni volta c’è un problema diverso, ma gli imprevisti sono diventati troppi. La proprietà non è contenta, dopo Giugliano il presidente Vigorito ha tenuto a rapporto lo staff ad Avellino ed è stato perentorio: li ha accontentati in tutte le richieste attraverso investimenti importanti e adesso si aspetta che arrivino i risultati, non le scuse. I tre punti non sono stati conquistati neppure col Sorrento e a questo punto Foggia sarà il crocevia tra il rilancio e la crisi. Un altro passo falso difficilmente sarebbe tollerato”.
“Occorre una svolta, e anche in fretta, per imprimere il necessario cambio di marcia e cancellare l’andamento a singhiozzo fuori casa. Auteri – rileva il giornale – spera di giocarsela con il contributo del bomber Ciccio Salvemini, le cui condizioni saranno verificate meglio a partire da oggi. Ci sarà invece Antonio Prisco, il cui problema al braccio è migliorato e ricomincerà ad allenarsi a pieno regime. E’ un momento delicato della stagione e l’allenatore ha bisogno di poter contare su tutti gli effettivi, con l’esclusione dei lungodegenti Nardi e Simonetti. Quanto a quest’ultimo si è allenato ieri da solo seguendo un programma differenziato dopo essere rientrato da Cesenatico dove ha svolto sedute di fisioterapia e riabilitazione con Marco Cola”.
“Foggia-Benevento sarà diretta da Cristiano Ursini di Pescara. A coadiuvarlo Davide Gigliotti di Lamezia Terme e Leonardo Mallimaci di Reggio Calabria. Quarto ufficiale Bruno Spina di Barletta, operatore Fvs Fabio Cantatore di Molfetta. Nessuno squalificato per il Foggia (Buttaro va in diffida), mentre il Benevento, come già risaputo, perde Andrea Ceresoli per un turno. Il laterale mancino è stato difatti squalificato in seguito al doppio giallo rimediato contro il Sorrento che poi ha finito anche col compromettere l’esito del match. Si apre la corsa alla sua successione e il candidato numero uno per sostituirlo è chiaramente Ricci, ma non è detto che alla fine la scelta ricada sull’ex Cosenza, il cui rendimento non è quasi mai stato soddisfacente quest’anno. Il problema è che pure Sena, ovvero l’altro interprete mancino che potrebbe avvicendare l’ex Atalanta, a Giugliano non si è mostrato all’altezza di un posto da titolare. A parziale scusante però, il fatto che Auteri lo abbia schierato sulla corsia di destra in Coppa, e quindi ha dovuto giocare, per 2/3 di gara, a piede invertito rispetto al solito. Ora però il tecnico potrebbe anche pensare di rispolverarlo e preferirlo a Ricci che nemmeno contro il Sorrento è apparso convincente (suo il retropassaggio a Vannucchi da cui poi sono nati gli errori in concorso da cui è nato il gol del pari)”.





