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Strega, hai un conto aperto con la malasorte. Terzo crociato in 2 anni, dopo Meccariello e Nardi è toccato a Ricci. Per non parlare dei menischi
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Il Benevento ha un conto aperto con la sfortuna. La brutta notizia del serio infortunio di Giacomo Ricci continua la nefasta “tradizione” in casa giallorossa: l’ex Parma è il terzo calciatore, negli ultimi due anni, ad infortunarsi seriamente ad un ginocchio (legamento crociato o collaterale). Nel settembre 2023, il primo sfortunato fu Biagio Meccariello, ceduto la scorsa estate alla Ternana. L’ex Lecce uscì anzitempo nella gara di esordio a Torre del Greco e gli esami rivelarono la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro e anche del menisco mediale. Inevitabile l’operazione chirurgica per il centrale che rimase fermo ben sette mesi, tornando in campo soltanto a maggio 2024, disputando i playoff. Il Benevento dovette insomma fare a meno per tutto il campionato di quello che aveva designato come leader difensivo. Il classe ‘91, peraltro, ha dovuto rioperarsi nel gennaio scorso, stavolta al menisco del ginocchio destro, restando fermo fino a marzo.
È fermo da un anno e mezzo Filippo Nardi, che da un paio di settimane ha ripreso a lavorare sul campo, dopo ben due operazioni al ginocchio. Nell’agosto di un anno fa l’ex Reggiana si infortunò in allenamento: una distorsione al ginocchio destro gli provocò la lesione del legamento crociato anteriore. Dovette operarsi anche per suturare il menisco mediale. Dopo una lunga riabilitazione, il calciatore riprese a lavorare sul campo, ma il ginocchio gli cedette ancora e, nel maggio scorso, è dovuto andare di nuovo sotto i ferri per ricostruire sempre il legamento crociato anteriore. Nardi spera di riassaporare il campo ad inizio 2026. Problemi meno seri al ginocchio invece quelli capitati ad altri calciatori giallorossi.
All’alba della corrente stagione anche il portierino Manuel Esposito, vice di Vannucchi, si è operato per asportare parzialmente il menisco mediale del ginocchio sinistro. L’ex Campobasso è rimasto fermo due mesi, tornando tra i convocati per la trasferta di Latina dello scorso 3 ottobre. Operazione al menisco, ma del ginocchio destro, anche per un altro portiere, Alessandro Nunziante. L’attuale calciatore dell’Udinese si fece male nel primo tempo di Cavese-Benevento del 20 dicembre 2024 e dovette sottoporsi ad operazione chirurgica per asportare una parte del menisco mediale del ginocchio destro. Il classe ‘07 rimase fermo un mese, saltando però solo una partita, essendoci la sosta natalizia e tornò in campo il 21 gennaio.
Noie al menisco, due stagioni fa, anche per Pierluigi Simonetti e Christian Pastina. Il centrocampista si trascinava dietro un problema al ginocchio sinistro che riemerse nell’ottobre 2023: dovette operarsi al menisco esterno che era lesionato. Simonetti rimase ai box per due mesi, rientrando ad inizio 2024. Qualche noia all’arto si ripresentò durante la preparazione per lo scorso campionato, ma fu risolta con un lavoro personalizzato, senza dover ricorrere ad un ulteriore intervento. All’ultima giornata del campionato 2023/24, a Catania, si fece male invece Pastina che si lesionò il menisco laterale del ginocchio destro, saltando tutta la post season. Dopo la squalifica per calcioscommesse, il classe ‘01 è tornato in campo soltanto ad agosto, con la maglia del Padova.
Nella scorsa stagione Marco Pinato rimase fermo per ben tre mesi, a causa della pubalgia che lo costrinse ad andare sotto i ferri. Operazione per la cosiddetta ernia dello sportivo a cui si sottoposero anche Capellini, nel marzo 2023, e Viviani, nel gennaio 2022. L’ultima annata in B fu costellata da infortuni. A settembre di tre anni fa Hamza El Kaouakibi dovette sottoporsi ad intervento di pulizia del menisco del ginocchio sinistro, tornando in campo a novembre. Ad ottobre e a dicembre si fecero male, sempre al ginocchio, Frederic Veseli e Gaetano Letizia che non si operarono, ma rimasero entrambi ai box per due mesi. Sempre in quella stagione si operarono al ginocchio anche Camillo Ciano e Kamil Glik: un mese di stop per l’attaccante, due per il centrale.





