Calcio
Strega, lunedì il direttore Carli in città: attesa per la presentazione del progetto
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La partita di Perugia ha messo in mostra ancora una volta tutti i limiti e le carenze di una squadra devastata sul piano mentale, dove alcuni elementi sono talmente fragili psicologicamente da essere da settimane con la testa già in vacanza. Senza un briciolo d’amor proprio e di dignità, senza rispetto per i colori e per il datore di lavoro che li paga profumatamente. Volendo trovare una nota positiva, se non altro non ci saranno tribolazioni estive e vane attese in termini di ipotetiche riammissioni.
Il Benevento ha il vantaggio di sapere in anticipo, rispetto a tante altre squadre tra quelle che si candidano a ripescaggi o che dovranno affrontare ancora playout di B e playoff di C, a quale torneo parteciperà il prossimo anno. Ancora una volta il match non ha fatto altro che confermare le sensazioni dello scorse settimane. Ci sono elementi che andrebbero mandati via per direttissima e molti di questi per fortuna torneranno nelle rispettive squadre d’appartenenza, anche se il dubbio che trovino spazio in B dopo una stagione del genere è più che fondato. Alcuni invece hanno contratti faraonici e spedirli altrove, previa cessione o risoluzione contrattuale, non sarà facile. C’è poi una esigua minoranza che potrebbe anche restare perché per caratteristiche fisiche, tecniche e affinità può fare al caso di una squadra di terza serie.
Chiaramente adesso è tutto in mano a Marcello Carli, che domani sarà a Napoli per incontrare Oreste Vigorito e stringere la mano al presidente dopo aver trovato un accordo telefonico e sottoscrivere l’intesa triennale. Sarà il momento in cui comincerà la rifondazione. Carli e Vigorito poi insieme si trasferiranno a Benevento per un tour presso le strutture sportive, e probabilmente saranno all’“Imbriani” dove troveranno la squadra ad allenarsi. Tra mercoledì e giovedì dovrebbe tenersi anche la conferenza stampa di presentazione del nuovo direttore tecnico, che in quella sede illustrerà il progetto e chiarirà la programmazione imminente e quella in prospettiva.
Agostinelli ha avuto il merito e il coraggio di tenere fuori una piccola parte di coloro che remavano contro, ma è evidente che non avrebbe potuto decimare la rosa. Toccherà a Carli raccogliere le macerie e avviare la ricostruzione. Bisognerà farlo senza fretta e soprattutto senza l’assillo di vincere subito per non rischiare di incappare in errori di valutazione. Ancora non è stato deciso per quanto ancora la squadra continuerà ad allenarsi. Di certo da domani i giallorossi torneranno sul campo, d’altro canto ci sono sedute calendarizzate per l’intera settimana e poi si vedrà.
Come ha spiegato Oreste Vigorito, ammesso che li si volesse tenere in città fino al 30 giugno, visto che vengono stipendiati anche per quella mensilità, hanno comunque diritto a 40 giorni di ferie. Per cui è possibile che al massimo entro i primi di giugno ci sarà il rompete le righe, in modo che ognuno torni a casa propria e molti lascino la città di Benevento per sempre senza farvi più ritorno.
Ma ovunque saranno e in qualunque modo dovesse proseguire la loro carriera, si porteranno dietro, dappertutto, un marchio indelebile, impresso a fuoco sui propri curricula e nelle statistiche e anche sulla loro pelle: hanno distrutto il sogno di una città e di un’intera tifoseria, rendendo vana la duplice impresa degli “immortali”, riportando il Benevento Calcio in quell’inferno da cui aveva impiegato ben 87 anni per uscire. Non è vero che il tempo cancella tutte le ferite, al massimo le lenisce. Ma una cosa è certa. Il popolo sannita non dimenticherà.