Calcio
Strega, i contratti onerosi frenano il mercato in entrata: Letizia il più pagato della C
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Il Benevento non riesce ancora a liberarsi dei contratti più onerosi che rallentano anche il mercato in entrata. Come riporta Il Mattino “il club è prigioniero di accordi faraonici come quello di Letizia, il quale, dal momento in cui è andato via Alin Tosca, è diventato il calciatore più pagato dell’intera Serie C, con uno stipendio che sarebbe tra i dieci più alti anche in Serie B”.
“Ma – rileva l’edizione sannita del quotidiano napoletano – ci sono anche Improta e Schiattarella che hanno ingaggi sontuosi e che per questa ragione difficilmente troveranno una squadra disposta a pareggiare tali cifre. Il biennale da 450 mila euro che può vantare l’ormai ex capitano (tre retrocessioni in 6 anni in maglia giallorossa) rende complicata qualsiasi trattativa. A Letizia si sono interessate le neo-promosse Feralpi Salò (che ha chiamato direttamente il Benevento) e Reggiana, come pure Brescia e Sudtirol. Società che hanno raccolto informazioni, ma quando poi hanno saputo in concreto quando guadagna il terzino di Scampia, si sono defilate senza farsi più sentire. Cifre insostenibili per un serio progetto di risalita, ma che tuttavia rendono assai complicata l’uscita di Letizia, da tempo in lista di sbarco. La sensazione è che se il Benevento non interverrà in maniera importante sul piano economico per sostenere parte dell’ingaggio, Letizia non andrà da nessuna parte”.
“Stesso discorso per Schiattarella – spiega il quotidiano – che sta cercando sistemazione e il cui procuratore (Minieri) avrò l’arduo compito di trovare qualcuno disposto a garantirgli per intero la somma che percepirà dal club sannita fino al 30 giugno del 2024 (circa 220 mila euro)”.
“Improta per adesso – riferisce Il Mattino – nonostante la corte del Cosenza, non sembra avere alcun interesse a lasciare il Benevento e a rinunciare ad una cospicua somma (100 mila euro), che poi sarebbe la differenza tra quanto gli pagherebbe il Benevento per la stagione a venire (300 mila, 25 mila netti spalmati su 12 mensilità) e quanto gli propongono i calabresi (180 mila per il primo anno, medesima cifra per il 2024/25). Considerato che il club giallorosso non sembra per nulla persuaso di versargli la restante parte sotto forma di incentivo all’esodo, Improta, stando a ciò che filtra, non sembra neppure tanto entusiasta di andare a lottare per la salvezza in rossoblù, mettendosi a rischio per un’altra retrocessione, la terza, dopo le due collezionate col Benevento negli ultimi 3 anni. Pertanto anche la sua cessione rimane in stallo, a meno che l’operazione non si faccia prima della chiusura del mercato: dovendo la società versargli a prescindere gli emolumenti di luglio e agosto (per un totale di 50 mila euro), a quel punto potrebbero bastare solo altri 50 mila di buonuscita per convincerlo ad accettare la destinazione presso l’unica squadra che finora ha mostrato un reale interesse per lui (grazie alla presenza in panchina di Fabio Caserta). Questa è l’unica traccia su cui si può lavorare, perché le posizioni al momento sono talmente rigide sia da una parte che dall’altra, che non si registra la benché minimo intenzione a venirsi incontro”.
“Altro caso da decifrare – incalza Il Mattino – riguarda Kubica. Il suo procuratore ha raggranellato qualche altra proposta per il suo assistito dall’estero (oltre a quelle provenienti da Polonia e Olanda di qualche tempo fa), ma le condizioni del centrocampista adesso non aiutano (ha un fastidio all’altezza delle dita del piede, che poi dovrebbe essere lo stesso della frattura al metatarso, e difatti sta lavorando piscina) e Carli, per ora, rimane sempre fermo sulle sue posizioni: niente prestito gratuito e contribuzione al pagamento dell’ingaggio”.