Calcio
A Cava de’ Tirreni per 70 minuti si è rivisto il Benevento della prima fase del girone di andata. Ma senza Perlingieri lì davanti si spegne la luce
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“Auteri lo aveva detto nella conferenza pre-gara: “Dobbiamo fare più punti del girone d’andata”. Cominciare con una vittoria in trasferta è di sicuro il miglior viatico. Il Benevento dopo aver sbancato il “Simonetta Lamberti” chiude il 2024 col sorriso e mantiene la testa della classifica in solitaria. Non riesce ad allungare sul Monopoli secondo (che si è ritrovato ad affrontare le derelitte Taranto e Turris nelle ultime due gare) e neppure sulle altre, ma nel frattempo blinda un primato messo in discussione dallo scivolone casalingo contro il Giugliano tenendosi stretta la media di 2 punti a partita (sono 40 in 20 sfide) che – come giustamente sostiene il tecnico siciliano – va incrementata per garantirsi un posto al sole sotto il traguardo”. Lo scrive Il Mattino.
“I giallorossi – prosegue il giornale – infilano la quinta vittoria (terza di fila) in trasferta della stagione (ora sono secondi solo al Monopoli per punti fatti fuori casa, 17 contro 23), detengono la seconda miglior difesa esterna con sole 7 reti incassate in 10 partite, e la seconda miglior difesa in assoluto del girone (15 gol subiti in 20 gare), sempre dopo quella del Monopoli. Saldamente in mano a Berra e compagni la miglior differenza reti del gruppo C (+23), come pure il maggior numero di successi (12). Ha pagato la scelta di Auteri di tornare a puntare su gran parte dello zoccolo duro che aveva fatto faville nella prima fase del girone d’andata, almeno per quel che attiene a centrocampo e attacco”.
Rimettere insieme – spiega il quotidiano – Lamesta, Manconi e Perlingieri, che sembra quasi giochino a memoria, è stata una mossa tanto auspicata quanto azzeccata, con l’ausilio di un Simonetti in grande spolvero a fare da equilibratore tra mediana e reparto offensivo, e di Talia e Prisco motori inesauribili (impavido incursore il primo, geniale architetto il secondo). Per lunghi tratti (quasi 70 minuti) si è rivisto il Benevento ammirato almeno fino alla trasferta di Potenza contro il Sorrento, quel rullo compressore che ha fatto della circolazione veloce e della riaggressione il suo punto di forza, che spesso e volentieri non aveva lasciato scampo agli avversari. Combinazioni rapide, dai e vai, uno-due, capacità di palleggio negli spazi stretti e Cavese in bambola e sotto di due reti dopo appena 17 minuti. Manconi e Perlingieri entrambi freddissimi nella esecuzione (finalmente) e al sesto sigillo stagionale. Occasioni a raffica, non si sa per quale ragione censurate dagli highlights della Lega Pro, per un primo tempo che avrebbe potuto tranquillamente finire 4/5 a zero, con Nunziante mai impegnato se non per uscire (molto bene stavolta) su qualche traversone. Nella ripresa, subito la palla del 3-0 per Talia (miracolo di Boffelli), e ancora altre chance per Manconi (3 volte), Prisco e Perlingieri. Poi, con l’uscita di quest’ultimo (unita a quella di Simonetti che nel primo tempo era stato il migliore insieme ai marcatori, tirato fuori nell’intervallo per quel giallo su groppone), come spesso capita, e con il solito gol incassato su palla inattiva (il terzo consecutivo), il Benevento ha abbassato un po’ troppo il baricentro e ha concesso campo alla Cavese, che con la forza della disperazione ha provato a agguantare il pareggio”.
“Senza un centravanti – rileva l’articolo – capace di fare il lavoro che fa Perlingieri e senza difensori strutturati fisicamente, i giallorossi hanno fatto fatica, ma sono riusciti ugualmente a condurre in porto la missione. Ieri seduta di scarico prima del rompete le righe con 6 giorni pieni di meritate vacanze per la capolista. Si riprende il 28 dicembre per preparare il big match del 5 gennaio al “Vigorito” contro il Catania, dove mancherà Prisco, arrivato al quinto giallo, che sarà fermato dal giudice sportivo per squalifica. Da capire quando si opererà Nunziante al menisco mediale e si spera nel recupero di Oukhadda che dovrebbe farcela per il match con gli etnei”.