Strega, anche ieri gli atleti mandati in ferie si sono presentati al campo: respinti ancora una volta da Carli

Ieri mattina l’hanno rifatto. Esattamente come accaduto sabato, buona parte dei 15 calciatori che compongono il primo gruppo (quello, per intendersi che la società ha mandato in ferie dal 17 maggio) si sono presentati ai cancelli dell’Antistadio “Imbriani” poco prima delle 10.00 per chiedere di allenarsi insieme ai compagni del secondo gruppo. Acampora e gli altri dunque non si arrendono, ma anche stavolta si sono visti negare l’accesso all’impianto dal direttore tecnico Marcello Carli: per il club sono in ferie e ci resteranno fino all’8 giugno, mentre dal 9 saranno richiamati in sede per riprendere il lavoro sul campo”. Lo rivela Il Mattino.

“Non erano presenti tutti per la verità, anche perché – precisa il quotidiano – qualcuno ha preferito non avventurarsi in ulteriori tentativi (Ferrara ad esempio, non c’era neanche sabato) ma di sicuro erano più della metà, all’incirca una decina. Alla seduta quindi hanno partecipato solo gli atleti inclusi nel secondo gruppo, quello formato dai giovanissimi (si è aggregato anche il centrocampista italo-francese della Primavera Victor Nonga, classe 2007) e dai vari Manconi (assente perché influenzato), Starita, Simonetti (per entrambi solo palestra), Lamesta, Talia, Prisco, Perlingieri, Carfora, Viscardi e Sena. Lo scontro pertanto prosegue, ma in realtà è una guerra di nervi perché il ricorso alla carta bollata non è affatto scontato, anzi. Pare che più di un calciatore si sia rivolto al proprio legale (tre o quattro nella circostanza) per chiedere un parere e si sarebbe visto rispondere che c’è poco da fare, la società può decidere in maniera autonoma”. 

“Lo spiegano molto chiaramente – sottolinea il giornale – i commi 2 e 3 dell’articolo 18 dell’accordo collettivo Aic-Lega-Figc: ‘Il calciatore ha anche diritto ad un periodo di riposo annuale della durata di 4 (quattro) settimane, comprensive dei giorni festivi e di riposo settimanale’ e ‘La scelta del periodo di godimento del riposo annuale spetta alla società, che decide in relazione alle esigenze dell’attività sportiva’. I calciatori del primo gruppo (Manfredini, Lucatelli, Berra, Capellini, Meccariello, Tosca, Oukhadda, Ferrara, Veltri, Acampora, Agazzi, Pinato, Viviani, Borello e Lanini cui sono state assegnate le ferie dal 17 maggio all’8 giugno) sosterrebbero una disparità di trattamento con quelli del secondo gruppo (che andranno invece in ferie dal 31 maggio al 22 giugno), ma in realtà così non è, dato che, secondo indiscrezioni raccolte, quasi il 90% degli atleti della rosa ha prenotato (e pagato anticipatamente) le rispettive vacanze a partire dalla metà del mese di giugno (molti dal 21 in poi) e quindi il disagio, in teoria, verrebbe arrecato a tutti i componenti dell’organico, inclusi quelli del secondo gruppo”. 

“Il Benevento – osserva ancora l’articolo – quando ha predisposto le lettere ai calciatori contenenti la ripartizione delle ferie, immaginava che ci sarebbe stata stata una contestazione formale e per questo si era già cautelato rivolgendosi all’avvocato Eduardo Chiacchio, che conosce alla perfezione le varie procedure, a cui ha dato incarico di tutelare la posizione del club in questa diatriba. Quel che emerge comunque è che la rottura, sul piano delle relazioni, tra gli atleti del primo gruppo e la società è da considerare insanabile, per cui tutti, anche i calciatori che hanno ancora un altro anno di contratto (anzi, soprattutto loro) sono da considerare sul mercato e in lista di sbarco”. 

“Questa settimana – conclude Il Mattino – può diventare cruciale (ma non è detto) anche per il futuro di Carli, Auteri e tutti gli altri tesserati e dipendenti del sodalizio giallorosso: per adesso, restano  al loro posto perché stanno ultimando le mansioni che gli sono state assegnate, ma a breve verrò presa una decisione anche sul di loro. Nel pomeriggio odierno altra seduta per il secondo gruppo, domani e venerdì doppia”.