Strega, nodo Viscardi e attaccante esterno sinistro: Manconi e Carfora in bilico e in scadenza. La società riflette

“Mercato in entrata fermo ma l’attività di monitoraggio continua. In casa Benevento sono in corso valutazioni sul reparto difensivo ed offensivo anche alla luce degli eventuali sviluppi che potrebbero arrivare dai movimenti in uscita, come pure di quanto emerso dalle prime tre amichevoli”. Lo riporta Il Mattino.

“Il test annullato con la Ternana – spiega il giornale – ha tolto ad Auteri la possibilità di fare ulteriori esperimenti e acquisire nuove certezze sull’organico a sua disposizione. Prima dell’esordio in Coppa Italia con il Guidonia Montecelio non resta che l’amichevole a Frosinone per testare l’intesa complessiva tra calciatori e reparti. Quella giallorossa è una squadra letteralmente rifondata, con 16 elementi nuovi che, salvo sporadiche eccezioni, non hanno mai giocato insieme e quindi avrà bisogno di tempo per riuscire ad esprimere al massimo il suo potenziale”.

“L’allenatore – prosegue il quotidiano – deve lavorare ancora molto per trovare coesione e meccanismi, qualche elemento (vedi Mehic) è indietro di condizione, qualche altro è fermo da almeno una quindicina di giorni (Simonetti, Manconi) e su altri ancora (Viscardi, Carfora) c’è l’incognita rispetto alla permanenza”.

“Per quel che riguarda l’assetto di retroguardia, oggi il Benevento – rileva l’articolo – ha sei atleti nel roster tra centrali e braccetti, ovvero il numero ideale per affrontare una stagione. Al momento non viene presa in considerazione l’ipotesi di ulteriori innesti, ma la posizione di Viscardi potrebbe evolvere nei prossimi giorni per diverse ragioni, a cominciare dal fatto che su di lui c’è ancora il pressing di diverse squadre di C oltre al Picerno (che ha tesserato pure Angelo Veltri ma è ancora alla ricerca di un centrale di piede mancino). Il Benevento crede fortemente nelle qualità del ragazzo che però potrebbe avere necessità di giocare con maggiore assiduità, per questo è al vaglio anche l’ipotesi di cederlo in prestito. Non sarà tuttavia una scelta imminente, una decisione definitiva però verrà presa solo dopo Ferragosto”.

“Anche per il reparto avanzato – incalza Il Mattino – sono in atto riflessioni, con particolare attenzione rivolta al versante mancino. Manconi e Carfora sono entrambi in bilico sia per i contratti in scadenza, sia per considerazioni di altra natura: il primo in particolare non vorrebbe affrontare una stagione senza la tranquillità di un prolungamento. Manconi a Benevento si trova bene e sa di poter dare ancora tanto alla piazza, ma essendo un calciatore abbastanza emotivo e avendo anche qualche richiesta dalla C oltre al fatto che si senta più sicuro dei propri mezzi nel girone settentrionale, la situazione potrebbe cambiare nel giro di un paio di settimane. Nel suo caso però va detto che il club giallorosso, dopo averne pagato il cartellino lo scorso anno al Modena (300 mila euro il costo) non è assolutamente disposto a cederlo gratis. Quanto al classe 2006, dopo due anni in cui è stato impiegato col contagocce, ha l’esigenza di trovare spazio. Auteri in questo precampionato, dopo l’infortunio dello stesso Manconi, lo ha incaricato di occupare la zona sinistra del fronte offensivo. Lo terrà sotto osservazione fino alla sfida di Coppa e poi traccerà un bilancio in merito alla sua utilità all’interno del progetto tecnico”.

“E’ evidente – si legge ancora – che a fronte di due incertezze, da quella parte una squadra come il Benevento, che intende recitare un ruolo da protagonista, abbia la necessità di incamerare almeno una certezza. Per questo il club giallorosso rimane vigile sul mercato: qualora si rendesse conto della necessità di un ulteriore puntello, avrebbe già la strada spianata. In uscita si era paventato l’interesse della Cavese per Ciurleo, ma poi gli aquilotti hanno preferito ingaggiare Macchi dalla Fiorentina. Il prossimo a salutare può essere Perlingieri, per il quale si profila l’ipotesi del prestito ma prima serve un club che offra garanzie sul suo utilizzo. Tutto fermo con i dissidenti: la posizione rigida del Benevento non consente margini di trattativa per le risoluzioni”.