Calcio
Football Video Support, l’Open Day il 22 agosto in occasione dell’anticipo del Girone B Livorno-Ternana: la C primo torneo d’Europa ad utilizzarlo

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A meno di una settimana dall’esordio della stagione 2025-26 di Serie C, fissato l’Open Day in cui verrà presentato il Football Video Support: sarà il 22 agosto in occasione dell’anticipo del girone B Livorno-Ternana che si giocherà alle 21.15. Il nuovo metodo, che non è stato utilizzato nelle sfide di Coppa Italia. è stato presentato già in conferenza stampa ai presidenti, dirigenti e calciatori della terza serie ed è attivabile direttamente dall’allenatore in panchina.
La Lega Pro Serie C sarà il primo campionato in Europa a utilizzarlo. La conferenza stampa di presentazione hanno partecipato molti dirigenti, calciatori e allenatori della categoria oltre al presidente della Lega Pro, Matteo Marani, al presidente dell’Associazione Italiana Arbitri, Antonio Zappi, al Presidente della Commissione Arbitrale della FIFA, Pierluigi Collina, al Responsabile e designatore della Can C, Daniele Orsato, e al Project Lead VAR FIFA, Massimiliano Irrati.
Come funzionerà il Football Video Support?
Le squadre avranno la possibilità di chiamare per due volte il Football Video Support, gestito direttamente dal quarto uomo. Per distinguere le chiamate delle squadre ci saranno due colori: viola con scritta oro per la squadra di casa e oro con scritta viola per la squadra ospite. Ogni squadra avrà a disposizione due ‘challenge’ a partita, attivabili tramite un confronto immediato tra allenatore e quarto uomo attraverso un tablet. Se effettivamente è confermato l’errore o un episodio rilevante sfuggito all’arbitro, non verrà sottratta la chiamata al numero di partenza (2). Importante l’intervento di Pierluigi Collina, favorevole alla sperimentazione della tecnologia in un campionato che è sempre più esperimento e appoggio al calcio italiano.
Sì ma non chiamatela Var. E nemmeno “Var light”, “Var a chiamata” o altre definizioni. Non è Var. Il Football Video Support, al maschile, sintetizzabile in FVS, sarà la grande novità due calcio mondiale. E se vedrete in mezzo al campo un calciatore roteare l’indice verso il cielo, non lo farà per indicare il pubblico, le stelle o il clima, bensì per avvisare il proprio allenatore che in campo è successo qualcosa da far verificare all’arbitro.
Dal nulla che tristemente ha accompagnato la categoria fino alla stagione scorsa (playoff esclusi) alla Var di Serie A e B è sicuramente un bel passo in avanti. La Serie C non sarà più figlia di un dio minore e, avendo anche lei una totale copertura televisiva, potrà garantire un aiuto agli arbitri per correggere quello che tutti (o quasi) hanno potuto vedere in tv, o che hanno notato quelli in campo. Certo, con due telecamere su 27 campi (negli altri 3 le telecamere saranno tre o cinque), non si possono avere i controlli incrociati della Var: per questo il FVS sarà un fondamentale sostegno per correggere gli errori più evidenti, non certo i fuorigioco millimetrici o i rigorini di complicata percezione.
In ogni stadio sarà allestita una postazione (quasi ovunque tra le panchine, se lo stadio lo consente) con una copertura e un monitor, gestito da un assistente della Can C. Come per la Var, anche il FVS si usa solo in quattro casi: la regolarità di un gol (compresi i fuorigioco), i rigori, i cartellini e gli scambi d’identità. Dopo ogni rete, il Quarto uomo va al monitor per accertarne la regolarità ed eventualmente segnalarla all’arbitro per una revisione e magari l’annullamento. Altrimenti sono gli allenatori – magari allertati dai loro giocatori con quel gesto dell’indice – a richiamare l’arbitro attraverso il Quarto uomo e chiedere la revisione di un episodio poco chiaro. Ogni allenatore avrà a disposizione due card a partita da giocarsi e, quando richiama l’arbitro, dovrà darne una al Quarto uomo: se la revisione gli darà ragione, la card sarà restituita. Altrimenti la perde e, una volta esaurite, non potrà più richiedere verifiche.
Detto per inciso: davanti a un episodio dubbio, invece di correre a protestare dall’arbitro, basterà alzare il dito verso il proprio allenatore, che poi deciderà se intervenire. Ovviamente la chiamata va fatta nell’immediatezza dell’azione incriminata, prima che il gioco riprenda, come succede per la Var. Se invece la palla sarà ancora in gioco, l’arbitro dovrà decidere di fermare l’azione in una zona neutra del campo, non certo con un uomo lanciato a rete… Come sempre qualcuno si inventerà furbate, magari per spezzare il ritmo in una fase convulsa, ma la cosa importante è che tutti colgano il senso. È una svolta epocale, gli errori e le proteste diminuiranno. In ogni caso, non chiamatela Var.