Calcio
Strega, Auteri studia correttivi dopo lo stop di Casarano: ipotesi ritorno alla difesa a 4, ma pure restare a 3 e alzare Ceresoli

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“Il Benevento è atteso da una immediata reazione dopo la sconfitta di Casarano che per per ora non ha scalfito le certezze di Auteri, ma di certo lo indurrà a intensificare il lavoro nel corso della settimana e ad apportare delle modifiche al copione. Esattamente come l’anno scorso, i giallorossi sono apparsi poco avvezzi alla gestione delle partite “sporche”. E quando non riescono a capitalizzare le occasioni finiscono col rimetterci le penne. Al “Capozza” si è vista una squadra dai due volti: autoritaria e in controllo nella prima frazione ma incapace di sbloccarla, superficiale e compassata nella ripresa, priva di iniziativa e soprattutto senza mai tirare in porta”. Lo scrive Il Mattino.
“La brusca frenata tuttavia – spiega il giornale – non ha compromesso la posizione in classifica: il Benevento resta secondo (ora a braccetto con le due corregionali Salernitana – che non è scesa in campo per il rinvio della gara con l’Atalanta Under 23 – e Casertana) staccato di 3 punti dalla capolista Catania, che finora non ha sbagliato un colpo. Gli etnei difatti, sono a punteggio pieno con 11 gol fatti e zero subiti e, anche se siamo solo all’inizio, cominciano a fare paura nonostante abbiano incontrato formazioni molto più abbordabili rispetto al Benevento. Il tempo per rimontare c’è tutto ma, alla luce di quanto emerso in Salento, c’è comunque una mira da aggiustare e alcuni meccanismi difensivi ancora da registrare”.
“In particolare, per quel che riguarda la fase offensiva, non può essere di certo sempre Salvemini a togliere le castagne dal fuoco. Di fronte alla mole di occasioni create – si legge ancora – ne vengono tramutate in rete troppo poche. E’ accaduto anche con Guidonia in Coppa, Crotone e Casertana. Tra mancanza di freddezza, poca lucidità e molta imprecisione, i giallorossi non raccolgono quanto producono. Sicuramente sta influendo anche l’assenza di un attaccante come Mignani, mentre Tumminello al momento ha una autonomia limitata e non gli si può chiedere chissà cosa. Carfora è ancora un po’ acerbo e la sua prova non è stata all’altezza delle due precedenti come partecipazione alla manovra. Lamesta nelle prime due gare aveva fatto il suo, ma dovrebbe giocare più per la squadra e meno per se stesso, evitando di intestardirsi nella ricerca del sigillo personale come successo a Casarano. A venir meno sono stati soprattutto i subentrati: Manconi evanescente e totalmente avulso dal gioco, non si è fatto praticamente mai notare, mentre Della Morte, pur servito spesso, non è riuscito ad incidere limitandosi a traversoni lenti e prevedibili, facili prede della retroguardia rossoblù. Sul piano difensivo, Ceresoli paga dazio in marcatura (le azioni delle ultime due reti incassate sono partite da uomini di cui si occupava lui), e da parte degli altri occorre una maggiore attenzione alle letture e ai movimenti da fare”.
“Quali correttivi? Per adesso – rivela Il Mattino – l’ipotesi di intervenire di nuovo sul mercato, attraverso uno svincolato, non viene presa in considerazione (Caldirola viene monitorato, ma sarebbe interpellato solo qualora lo si rendesse assolutamente necessario), ma Auteri starebbe valutando due ipotesi: quella di cambiare modulo e tornare alla difesa a quattro, come pure quella di restare a tre alzando Ceresoli e inserendo un centrale puro come Borghini”.