Calcio
Triestina, altri 13 punti di penalizzazione. Si salvano in extremis Rimini e Ternana. In rossoverde il plenipotenziario ora è Massimo Ferrero

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Il Tribunale Federale Nazionale ha sanzionato l’U.S. Triestina Calcio 1918 (Girone A di Serie C) con 13 punti di penalizzazione in classifica da scontare nella corrente stagione sportiva per una serie di violazioni di natura amministrativa. La società era stata deferita lo scorso 31 luglio a seguito di segnalazioni della Co.Vi.So.C. I 13 punti di penalizzazione si sommano ai 7 dello scorso maggio (erano inizialmente 9, poi ridotti) e in totale fanno 20 per la stagione in corso.
Un’estate travagliata per la Triestina che lo scorso maggio, dopo essersi salvata ai playout, era stata penalizzata di 9 punti per la stagione successiva per via di una serie di violazioni di natura amministrativa. A giugno la penalizzazione era stata scontata di due punti passando da 9 a 7 accogliendo il ricorso: “La Corte Federale d’Appello a Sezioni Unite ha accolto in parte il reclamo dell’U.S. Triestina Calcio 1918, riducendo da 9 a 7 punti la penalizzazione in classifica da scontare nella prima stagione sportiva utile a decorrere da quella 2025/2026. La società era stata sanzionata lo scorso 29 maggio dal Tribunale Federale Nazionale per una serie di violazioni di natura amministrativa”.
Qualche settimana più tardi era arrivato il deferimento: “La società Triestina è stata deferita a titolo di responsabilità diretta per le violazioni disciplinari ascritte al proprio legale rappresentante pro-tempore, per non aver provveduto, entro il termine dell’8 agosto 2025, a prestare garanzie a copertura della rateizzazione dei pagamenti previsti per operazioni di campagna trasferimenti nonché a prestare idonea garanzia integrativa a copertura del 40% dell’eccedenza rispetto ad Euro 1.000.000,00 dell’ammontare dei compensi lordi, fissi e variabili, dei calciatori tecnici e direttori sportivi tesserati. La società è stata deferita anche a titolo di responsabilità propria e alla stessa è stata contestata la recidiva”.
Rimini e Ternana invece, che erano le altre due squadre a rischio, hanno ottemperato al pagamento delle scadenze previste entro la mezzanotte di ieri e hanno evitato penalizzazioni (che sarebbero state ulteriori solo per i romagnoli già costretti a fare i conti con un pesante -11).
Il Rimini può finalmente guardare al futuro (quantomeno quello prossimo) dopo aver effettuato il pagamento dei contributi relativi alle mensilità di maggio e giugno (quindi pendenze risalenti alla vecchia gestione Ds Sport Benefit), evitando un nuovo deferimento e altre penalizzazioni. Primi passi fondamentali: Stefano Giammarioli entra in società come Dg e responsabile dell’area tecnica, in più il completamento del tesseramento dei tecnici del settore giovanile. Serve urgentemente un allenatore per la Primavera, che sabato inizierà il campionato a Lumezzane, dopo la promozione in prima squadra di Filippo D’Alesio. C’è stato già qualche colloquio con i candidati, ora in 48 ore bisogna definire il tutto.
Fondamentale, per la prima squadra già a -14 dai playout, è anche il mercato degli svincolati, per il quale si può procedere anche senza la fideiussione integrativa a copertura del 40% dell’eccedenza sul milione di euro del monte ingaggi (che comprende calciatori e tecnici). Il Rimini oggi è sotto quella soglia, ma non solo. La società prima ha lavorato sulle cessioni, poi limando i contratti in essere, in sostanza sostituendo i bonus di squadra (per i vari piazzamenti), che incidono sul totale del monte ingaggi, con quelli individuali (per gol, presenze), che sono invece esclusi dai conteggi legati alla fideiussione. Il tetto è quindi sceso ulteriormente e c’è dunque la possibilità di intervenire con altri tesseramenti, dopo quello del terzino destro Ferrarini. Un attaccante e un difensore di esperienza sono in arrivo, poi un centrocampista under e un esterno sinistro. La rosa verrebbe quindi integrata con 4 elementi, che si unirebbero ai portieri Vitali, Gagliano e Pirini, ai difensori Bellodi, Lepri, Moray, Luzaic e Fabbri, ai quinti Ferrarini, Boli, Mini e Longobardi, ai centrocampisti Asmussen, Fiorini, Piccoli, De Vitis e Gemello, agli attaccanti Capac, D’Agostini, Feliziani, Rubino e Frati.
Nelle prossime ore sono attese anche novità sullo stadio: venerdì prossimo c’è il derby con il Forlì, che si disputerà al Romeo Neri, secondo quanto fatto trapelare dalla società di via XX Settembre 1870. Nelle prossime ore si sapranno ulteriori dettagli. Poi a ottobre il giudizio nel merito della vicenda da parte del Tar. Con il versamento degli stipendi di agosto entro il 16 ottobre e con il pagamento di quelli di settembre e ottobre entro il 16 dicembre, il Rimini potrebbe infine avere margine di investimento a gennaio sempre senza fideiussione: avendo già versato delle mensilità, il tetto di un milione si riduce ulteriormente per inserire altri giocatori. Da venerdì, perlomeno, ci si potrà concentrare maggiormente sul rettangolo di gioco.
Anche la Ternana l’altro ieri, grazie all’iniezione di fondi garantita dalla nuova proprietà in capo alla famiglia Rizzo, ha rispettato le scadenze federali. La capienza del conto corrente rossoverde è tornata sufficiente e la luce verde si è accesa per consentire il passaggio degli F24 e dei bonifici indirizzati a Lega di C e Covisoc, attestanti il pagamento dei contributi al Fondo Fine Carriera e dei contributi INPS per la mensilià di giugno, nonché l’avvenuto pagamento delle ritenute Irpef riguardanti gli emolumenti, gli incentivi all’esodo e altri compensi dovute per le mensilità di maggio e giugno 2025. E’ cominciato anche il piano di rientro del pagamento degli stipendi che i calciatori della Ternana e i dipendenti non percepiscono ormai dal mese di luglio.
Il trambusto legato al closing, la caccia spasmodica delle foto di Claudia Rizzo nuova presidentessa della Ternana, le mille dietrologie sull’operazione che ha portato al cambio di proprietà, ma soprattutto lo show di Ferrero, il ”Viperetta” iniziato intorno alle 13 e finito poco dopo le 17 con la visita alla squadra, hanno fatto passare in secondo piano la dead line del 16 settembre. Che solo fino a pochi giorni fa sembrava un baratro invalicabile per le speranze dei tifosi rossoverdi.
La lunga giornata ternana di Massimo Ferrero e del nuovo amministratore unico della Ternana Tiziana Pucci è cominciata appena prima di pranzo. Una visita alla sede di via della Bardesca, che l’ex produttore cinematografico conosce bene avendola frequentata già ai tempi della gestione Guida. Il “plenipotenziario” dell’area sportiva della Ternana – chiamato dai coniugi Rizzo a dare una mano alla figlia Claudia nella gestione della nuova avventura – ha subito detto che il problema principale da risolvere era quello degli stipendi.
Poi un veloce pranzo in quello che il corrispondente ternano di “Giannino” (il locale milanese che era il covo del Milan di Berlusconi e Galliani), il ristorante “da Graziano” a Cospea. Con lui la nuova amministratrice Tiziana Pucci, Giuseppe Mangiarano e Carlo Mammarella, i due direttori della Ternana, ma anche Sergio Anibaldi, project manager di Stadio-Clinica. Il tempo di salire in macchina e poi la visita al PalaTerni con Paolo Tagliavento, amministratore unico del Pala Ternana Eventi.
“Fatemi lavorare e giudicatemi per quello che faccio – ha detto Ferrero -. Non voglio piacere a tutti. Non è questo il mio obiettivo. Voglio fare il mio dovere. Io sono solo un operaio del calcio”.
Un ritorno in scena che sa di sfida personale. Ma al quale l’ex produttore cinematografico dà anche un valore sentimentale: “Il calcio è come una donna che incontri da bambino e non dimentichi più. È amore infinito. Io sono cresciuto nel calcio e continuerò a viverlo così: con passione, col cuore. Terni è meravigliosa. Ci ho girato anche un film, Il futuro è donna”.
In realtà Ferrero si è confuso con “Il Dolce sapore della vita” del 1999 di Bertolucci, girato tra Terni e Narni e del quale è stato produttore. Ma forse il film di Ferreri, sceneggiato da Dacia Maraini, gli serviva per creare pathos, attesa e coinvolgimento intorno alle figure femminili che guidano la Ternana, Claudia Rizzo da presidente e la sua ex tesoriera Tiziana Pucci.
Infine un messaggio per due personaggi che stima: una strana B&B, quella formata da Benigni e Bandecchi. “Qui c’è stato Benigni con La Vita è bella e Pinocchio. Questa è terra d’arte, di cultura e ora anche di calcio che vuole tornare grande. Infine Stefano Bandecchi: è un grande sindaco. Lo conosco da anni. È l’uomo del fare, non del dire. Ama la Ternana. Bandecchi? Santo subito”.
Infine il ruolo dei Rizzo e il suo personale: “Io so che c’è un signore che è un professore vero (Gian Luigi Rizzo, ndr), e una signora (sua moglie Laura Melis, ndr) che è una professoressa, ma non da quinta elementare. Sono scienziati della medicina. E hanno una figlia (Claudia Rizzo, ndr) che vuole fare calcio. Io sono il loro operaio. Non dico famo qua, famo là. Non mi interessa vendere fumo. Parleranno i fatti: stipendi pagati, arretrati sistemati, allenamenti regolari, e un club che funzioni”.
E poi, l’accenno al futuro: “Qualche novità breve? Vedremo. Intanto pensiamo a lavorare, con entusiasmo. E poi Forza Fere. Che magari, dico con affetto, può anche venire da Ferrero…”.
Un veloce passaggio in auto, dribblando il circo mediatico scatenatosi fuori dallo stadio Liberati e poi l’incontro con la squadra, Alla quale Ferrero ha presentato Tiziana Pucci, che dirigerà la Ternana dalla scrivania con le deleghe operative e il pieno potere di firma. Mentre la presentazione della nuova presidente rossoverde, la giovane Claudia Rizzo, è prevista prima del week end. Mezzora di chiacchierata, dicono quelli che hanno assistito, franca e anche un po’ spensierata nello stile dell’ex presidente della Sampdoria.
Poi la fuga in auto con qualche battuta: “Tiziana Pucci e Claudia Rizzo sono zia e nipote, andranno d’accordo. Il mio ruolo? Fate un consiglio di amministrazione e decidetelo voi”.
Col caldo sole settembrino che cominciava a tramontare sul Liberati e la squadra che si allenava agli ordini di Liverani per preparare la trasferta di Sassari, con Massimo Ferrero che sfrecciava verso la Capitale dopo aver messo in subbuglio tutto il mondo dei media, l’universo rossoverde sembrava tornato alla normalità dopo un tornado che lo ha fatto girare nel vortice per tutta l’estate.
Ora quello che la piazza si aspetta è un recupero di solidità e credibilità che la nuova proprietà deve dare. Cominciando col presentare i suoi programmi e facendosi vedere dalla città. L’annuncio sussurrato della prossima visita della presidente Claudia Rizzo è un primo segnale. Che necessita però di un contesto strutturato e finalmente rinsaldato. La Ternana deve poter riprendere ad operare con ogni pedina al suo posto e con un’organizzazione che esca dall’emergenza e dalla fase dello stop-loss (fermate le perdite). L’emergenza a Terni è finita.