Calcio
Serie C, quando le retrocesse non accusano il colpo: Salernitana e Cosenza sugli scudi e già ambientate, il Cittadella arranca

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“Se nel girone A il Cittadella arranca, al diciassettesimo posto in classifica, ci sono altre due retrocesse dalla cadetteria che stanno avendo ben altro ritmo, nel girone del Benevento. La Salernitana comanda la classifica con 19 punti, il Cosenza è quarto con 15 punti; si sono già affrontate alla seconda giornata, con vittoria dei granata al Marulla. Proprio i granata sono la squadra che ha raccolto più punti da situazioni di svantaggio: in 8 giornate, 5 volte sono andati sotto e riusciti a rimontare. L’ultima volta domenica, con la Cavese, Inglese ha pareggiato il gol di Sorrentino e ha poi siglato il 3-2, dopo il 2-2 cavesino di Macchi”. Lo riferisce Il Mattino.
“Il pubblico è stato determinante. Un sostegno così significa che si vedono i nostri sacrifici. I tifosi sono sempre stati con noi – ha detto l’allenatore della Salernitana, Giuseppe Raffaele, dopo il derby -. Sono sicuro che il connubio squadra-pubblico durerà tutto l’anno. Ho un gruppo eccezionale, i ragazzi sono stati straordinari nelle difficoltà, non era scontato fare questi risultati”.
Il Cosenza è invece la squadra più in forma del girone: in serie positiva da 6 giornate, 4 vittorie nelle ultime 5 partite. Con la vittoria di domenica sera a Cerignola, i rossoblu sono diventati pure la compagine con il miglior rendimento esterno, 9 punti. “Il Cerignola è una squadra forte. Negli ultimi due campionati ha sfiorato la promozione. Nel primo tempo abbiamo pensato di fare una partita di attesa, visto che loro potevano andare in difficoltà – le parole di Antonio Buscé, tecnico del Cosenza, dopo la vittoria in Puglia -. Ma sono stati bravi e la difficoltà si è vista. Il pareggio nel primo tempo ci ha dato quel coraggio in più che poi è servito nella ripresa”. Dopo la disastrosa scorsa stagione in B, era quasi impensabile un rendimento del genere per entrambe le compagini. Il Cosenza, dopo aver chiuso ultimo, in estate ha dovuto smantellare, dando via tanti pezzi pregiati, come Micai, Tutino, Venturi, Ricci, Sgarbi, Rizzo Pinna e Zilli, ma riuscendo a trattenerne altri come Caporale, Dalle Mura, Ricciardi, Kouan, Florenzi e Mazzocchi e ripartendo da un bravo allenatore come Buscé, che lo scorso anno aveva vinto col Rimini la Coppa Italia. Quella in C è stata la seconda retrocessione di fila per la Salernitana, dopo quella dalla Serie A. I granata sono finiti nel caos playout, dopo la penalizzazione del Brescia, ritrovandosi a giocarsi la salvezza contro la Sampdoria, anziché col Frosinone. Proprio nel doppio confronto, i blucerchiati hanno avuto la meglio. Dopo quattro allenatori nella scorsa stagione – Martusciello, Colantuono, Breda e Marino – la scelta è ricaduta su Giuseppe Raffaele, secondo col Cerignola lo scorso anno. Il neo ds Faggiano ha puntato su calciatori esperti come Donnarumma, Golemic, Varone, Ferrari e Inglese, prendendo anche fedelissimi del tecnico, come Capomaggio, Tascone e Achik, dovendo prima però liberarsi di tanti ingaggi pesanti.