Calcio
Strega, senti l’ex Del Pinto: “Il Benevento ha le carte in regola per vincere il campionato, ma deve cambiare marcia fuori casa”
Ascolta la lettura dell'articolo
Quando può, con la moglie Eleonora e i due figli, Lorenzo Del Pinto torna sempre dove ha scritto la storia e ha lasciato tanti amici: domenica sera l’ex centrocampista giallorosso era sugli spalti del Vigorito per Benevento-Sorrento. Con Auteri allenatore, Del Pinto ha conquistato la B nel 2016 e la A l’anno successivo, con Baroni in panchina; insieme agli ex compagni De Falco, attuale collaboratore tecnico, Melara, team manager, e Padella, collaboratore del ds Carli, rientra nel novero dei cosiddetti “immortali”. L’ex Potenza, che fino allo scorso anno, ha indossato la maglia della squadra della sua città, L’Aquila, ha vinto anche il campionato di B dei record con Inzaghi nel 2020. In giallorosso, Del Pinto ha giocato per la prima volta in carriera in Serie A, nell’annata 2017/18. L’ex giallorosso rilasciato una interessante intervista al quotidiano Il Mattino.
Poca concretezza, episodi arbitrali, errori difensivi. Un mix di fattori nel pari del Benevento contro il Sorrento?
“Beh si, ci sono state varie componenti, è stato un peccato non vincere. La squadra, soprattutto nel primo tempo, ha giocato bene, ho visto meccanismi collaudati. I giallorossi hanno sempre avuto il pallino del gioco, anche nella ripresa. Dopo il rosso a Ceresoli, le cose sono cambiate. Il Benevento ha dovuto abbassarsi un po’ e c’è stato un contraccolpo mentale”.
Visti i pareggi di Salernitana e Catania, l’1-1 di domenica sera sa di occasione sprecata?
“Vincendo, il passo avanti sarebbe stato importante. Non so però se è un’occasione sprecata, perché il campionato è ancora lungo e ci sono tante gare da giocare e di conseguenza tanti punti in palio. I giallorossi, insieme a Salernitana e Catania sono le principali pretendenti alla promozione. Sarà una lotta a tre fino alla fine”.
È pesata troppo l’assenza di Prisco?
“È un calciatore bravo nella manovra e con grandi qualità tecniche, per come gioca Auteri è fondamentale. Maita e Mehic mi hanno però fatto una bella impressione, hanno intesa. L’ex Bari è un calciatore forte ed esperto, in grado anche di trascinare i compagni più giovani. Un elemento che forse è mancato nelle ultime due stagioni”. *
È Mehic, per caratteristiche, il più somigliante al Del Pinto giallorosso?
“Probabilmente sì, mi è piaciuto molto, mi ha fatto un’ottima impressione. Ha caratteristiche simili a quelle che avevo io: corre tanto ed è dinamico. Inoltre ha una struttura fisica importante. So che anche Auteri lo tiene molto in considerazione”.
3 ko in 6 gare esterne di campionato, a Foggia la strega ha bisogno di cambiare marcia…
“Il Benevento ha tutte le carte in regola per vincere il campionato. Ma deve sicuramente cambiare marcia fuori casa, dove non può più permettersi di lasciare punti. Una squadra che vuole andare in B deve sbagliare il meno possibile. Probabilmente, in casa la strega rende di più, perché gioca su un manto erboso perfetto e anche in un ambiente diverso. Spesso, in trasferta, i campi non sono curati. Lo Zaccheria però è uno stadio simile al Vigorito e domenica il Benevento potrà fare bene”.
Dieci anni fa, un piccolo rallentamento, tra l’11esima e la 13esima giornata, con tre pari di fila contro Juve Stabia, Ischia e Cosenza. Anche allora c’era Auteri in panchina. L’allenatore sa come venirne fuori?
“Assolutamente sì, il mister è espertissimo e sa benissimo quali corde toccare. Domenica, dopo la partita, ci ho parlato e aveva già grande voglia di riscatto. Il Benevento ha anche bisogno di un pizzico di fortuna in più; in questo momento gli episodi non lo stanno aiutando”.
Contento di rivedere i tuoi ex compagni Padella, Melara e De Falco di nuovo in giallorosso?
“Sono felicissimo per loro. Sono sicuramente un valore aggiunto per la società, perché sanno cosa vuol dire il Benevento per i tifosi. Oltretutto parliamo di ragazzi seri, competenti e che lavorano bene”.





