Calcio
Strega, l’allergia agli scontri diretti continua. Cambiano gli interpreti, ma la musica è sempre la stessa
Ascolta la lettura dell'articolo
“A Cosenza l’ennesima conferma, se mai ce ne fosse bisogno, di come il Benevento soffra maledettamente gli scontri diretti: quando c’è da posare il fioretto e tirare fuori la sciabola, i giallorossi vanno in difficoltà e non fanno mai bottino pieno. Se nelle ultime due stagioni la causa è stata ricercata in una squadra che, nei singoli, disponeva di poca personalità e carisma, per la stagione in corso tale giustificazione non regge”. Lo scrive Il Mattino.
“In estate – rileva il quotidiano – la società ha cercato infatti di costruire una squadra, oltre che forte, soprattutto esperta e carismatica, fatta di gente che ha vinto campionati o giocato per vincerli: Vannucchi, Scognamillo, Maita, Pierozzi, Ricci, Della Morte, Tumminello e Salvemini. Eppure la musica non pare cambiata: quando c’è in palio la possibilità di avvicinare o sorpassare una diretta avversaria in classifica, il Benevento toppa puntualmente l’appuntamento. Non di certo una peculiarità incoraggiante, in vista del derby casalingo di lunedì sera contro la Salernitana, prima con due punti di vantaggio proprio sui giallorossi. Quello contro i granata sarà il terzo scontro diretto stagionale, un appuntamento da non fallire, come successo nei precedenti due. Prima del ko di domenica pomeriggio a Cosenza, già a Catania, lo scorso 26 ottobre, i giallorossi erano andati via a mani vuote. Nel ko del Massimino che, va ricordato, è arrivato per un rigore inesistente concesso agli etnei e realizzato da Cicerelli, il Benevento ebbe un approccio timido e pauroso, con qualche segnale di risveglio arrivato solo nel secondo tempo, quando c’era da recuperare lo svantaggio”.
“A parziale scusante poteva esserci un ambiente ostile, con 20mila catanesi a sostenere i ragazzi di Toscano ed appena 300 sostenitori giallorossi; stesso non si può dire per domenica a Cosenza, dove si sentiva di più l’incitamento dei tifosi sanniti in un Marulla quasi vuoto, vista la contestazione dei tifosi locali verso la società. Alle sconfitte di Catania e Cosenza va aggiunta anche quella contro il Casarano, quinto in classifica a meno cinque dal Benevento, alla terza giornata. Casarano, Catania e Cosenza sono però solo la punta dell’iceberg. Nel torneo 2023/24, il primo in C dopo la retrocessione, erano Juve Stabia, poi promossa in B, e Avellino, che chiuse secondo, le principali contendenti dei giallorossi. I derby con gialloblu e biancoverdi capitarono attaccati in calendario, alla sedicesima e alla diciassettesima giornata (andata) e alla trentacinquesima e alla trentaseiesima giornata (ritorno). Al match del Menti i giallorossi, allora guidati da Andreoletti, si presentarono, dopo la vittoria interna col Monterosi, a meno tre dalle vespe, con la possibilità quindi, vincendo, di agganciarle in vetta; ma la squadra di Pagliuca vinse 1-0. Nel turno seguente i sanniti capitolarono, con lo stesso punteggio, al Vigorito contro l’Avellino che fu bravo a sfruttare l’unica chance avuta, in tutto l’arco della gara, con Patierno; i sanniti scivolarono a meno sette dal primo posto. Un girone dopo, la Juve Stabia pareggiò nel Sannio, prendendosi la matematica promozione in B. Nel turno seguente, i giallorossi persero di misura al Partenio e l’Avellino li staccò di tre punti in classifica, salendo in solitaria al secondo posto. Nel girone di andata dello scorso torneo, la squadra di Auteri perse a Catania e Monopoli, pareggiò a Crotone e pareggiò in casa con Avellino e Cerignola; in quello di ritorno in casa arrivò solo una vittoria, col Catania, e due pareggi, con Monopoli e Crotone, poi una sconfitta ad Avellino e una vittoria a Cerignola”.





