Calcio
Borghini recuperato, Salvemini ancora no. Settimana corta, niente riposo per i giallorossi che si alleneranno fino a sabato
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“Borghini recuperato, Salvemini no. Continua il calvario del bomber, vittima di una lesione al tendine della caviglia, che è fermo dal 26 ottobre scorso. Ormai sono trascorsi circa 40 giorni e anche nella seduta di ripresa di martedì mattina l’attaccante ex Cerignola e Giugliano ha marcato visita. Non c’era neppure Vannucchi, che è alle prese con una infiammazione al nervo sciatico ed è stato tenuto a riposo cautelativo. Il portiere non desta eccessiva preoccupazione in vista della sfida di domenica a Cave de’ Tirreni, dove sarà certamente presente. Ha lavorato a parte Sena (pure lui escluso dai convocati a causa di un malanno per il derby contro i granata)”. Lo scrive Il Mattino.
“Per il resto tutti arruolabili e a sgobbare senza alcun giorno di relax considerata la settimana corta. Floro Flores nella partitella ha mischiato le carte, schierando ambedue le formazioni col 4-3-3 con Romano, Saio, Viscardi e Ceresoli in difesa, Tsingaras, Prisco e Mehic in mediana, Lamesta, Tumminello e Manconi da una parte, mentre dall’altra c’erano Pierozzi, Scognamillo, Viscardi e Ricci come pacchetto di retroguardia, Maita, Prisco e Simonetti a centrocampo, Della Morte, Mignani e Carfora nel reparto avanzato. Viscardi e Prisco sistemati come jolly per entrambe le squadre. Sono poi subentrati Talia per Tsingaras e Borghini (che si è totalmente ristabilito dal virus influenzale che gli ha impedito di andare in panchina contro la Salernitana) per Saio. Non sono trascorsi neppure tre giorni dal derby che il tecnico si è già rimesso a studiare: l’obiettivo è quello di individuare l’assetto migliore da presentare al “Simonetta Lamberti” dove il Benevento ha l’obbligo di dare un segnale forte di discontinuità con il rendimento esterno finora troppo claudicante. Non è detto che Floro decida di confermare il 4-2-3-1 ammirato con la Salernitana, anche perché di sicuro sarà una partita totalmente diversa”.
“Difficile che la Cavese se la giochi a viso aperto, soprattutto contro una corazzata come il Benevento. Più probabile che i metelliani adottino una tattica attendista impostata su ritmi bassi, e in quel caso i giallorossi dovranno trovare il modo migliore per scardinare il bunker avversario senza esporsi alle ripartenze. Il Benevento tuttavia potrebbe essere aiutato dalla giocabilità del manto erboso, ovviamente non paragonabile a quella del “Ciro Vigorito”, ma comunque (condizioni climatiche permettendo) dignitosa rispetto al resto dei terreni del girone C. L’allenatore di certo approfondirà anche questo aspetto prima di fare le sue scelte, anche perché l’idea è quella di tenere tutti sulla corda (e, di conseguenza, sul pezzo) fino alla rifinitura, come già accaduto in occasione del precedente derby con i granata. Ne sono in programma altri due, peraltro consecutivi, con Cavese e Giugliano: al “Simonetta Lamberti” purtroppo non ci saranno tifosi del Benevento a causa del divieto di vendita tagliandi ai residenti nel Sannio, considerato che la partita è stata valutata come a rischio incidenti dall’Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive, che ha rinviato ogni determinazione al Casms, Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive, al quale spetterà il compito di adottare le adeguate misure di sicurezza per il match di domenica 7 dicembre. Intanto per dirigere Cavese-Benevento è stato designato Mattia Ubaldi di Roma 1, assistito da Davide Rignanese di Rimini e Francesco Tagliaferri di Faenza. Quarto ufficiale Mattia Maresca di Napoli, operatore Fvs Pierpaolo Vitale di Salerno. Ubaldi quest’anno ha già fischiato il derby casalingo contro la Casertana, terminato 2-1 per i giallorossi, mentre lo scorso anno, sempre al “Ciro Vigorito”, arbitrò le sfide con Foggia (4-0) e Giugliano (0-1 gol di Celeghin). Nessuno squalificato dal giudice sportivo per le due formazioni, seconda sanzione per Manconi”.





