Calcio
Strega, Lucarelli fa le carte al campionato: ‘Il Benevento gioca il miglior calcio. Catania più cinico, Salernitana sa risolvere gare complicate’
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Dopo una carriera passata a fare gol, Cristiano Lucarelli attendeva una nuova chance in panchina e ora sarà il nuovo allenatore della Pistoiese in Serie D. Nel marzo 2024 si concluse la sua esperienza, durata quattro mesi, alla guida del Catania. In quel campionato, il 23 dicembre 2023, i rossazzurri vinsero 4-0 a Benevento, portando, di fatto, all’esonero dell’allora allenatore Andreoletti. Il tecnico toscano ha sfidato i sanniti anche con Viareggio, Tuttocuoio, Livorno e Ternana. Proprio con le fere li ha battuti due volte al Vigorito: nell’aprile del 2022 fermando la corsa verso la B del Benevento di Caserta e nell’ottobre 2022 infliggendo la prima sconfitta a Cannavaro, da poco arrivato in panchina. Con gli umbri centrò la promozione in B nel 2020/21, chiudendo il girone d’andata da Campione d’Inverno. Da attaccante Lucarelli ha indossato, fra le altre, le maglie di Torino, Livorno, Shakthar Donetsk, Parma e Napoli. Curiosità: Lucarelli segnò al Vigorito (all’epoca Santa Colomba) in un Italia-Polonia Under 21, finito 1-1, il 1 maggio 1997.
Quanto conta chiudere il girone di andata in vetta? Le statistiche sono benauguranti…
“È un traguardo che, se arriva con poco distacco o a pari punti, lascia il tempo che trova. Non è il caso, ad esempio, del Vicenza nel girone A. Nel girone C ci sono quattro squadre molto vicine tra loro e c’è ovviamente la possibilità che tutto si ribalti alla fine del torneo”.
Benevento e Catania al primo posto, Salernitana appena dietro. Saranno queste tre a giocarsi la B fino alla fine?
“Certamente queste tre hanno qualcosa in più. Tecnicamente sono quasi allo stesso livello. Il Benevento esprime un gioco migliore, il Catania è cinico, esperto e concreto e la Salernitana sa sempre come risolvere le partite complicate”.
Cosenza e Casertana possibili outsider?
“Il Cosenza ha una rosa molto competitiva, quasi al pari delle prime tre. La Casertana sta facendo un bellissimo campionato. Il Cosenza lo vedo in grado di restare in alto con Benevento, Catania e Salernitana; per quanto riguarda la Casertana bisognerà vedere se terrà il ritmo”.
Dall’esperto Auteri, all’esordiente Floro Flores. Si aspettava questo cambio di passo da parte del Benevento?
“Il grande cambiamento, con il nuovo allenatore, c’è stato fuori casa dove la squadra stentava. Il ruolino di marcia è stato migliorato con le vittorie di Cava e Cerignola. In casa l’ho vista sia con Auteri che con Floro Flores ed ha sempre espresso un ottimo calcio”.
Da quasi due mesi i sanniti stanno facendo a meno di Salvemini…
“Il Benevento ha una rosa profonda in tutti i ruoli e non ha avuto problemi nel sostituire un giocatore del genere. Ci sono Tumminello e Mignani che sono due ottimi calciatori. Salvemini resta un calciatore importantissimo e che, quando rientrerà, tornerà a fare la differenza”.
In un momento di forma così importante, la sosta può essere negativa?
“Non penso sia esattamente così. Certamente Floro Flores avrà la possibilità di lavorare ancor di più per trasmettere alla squadra i suoi concetti di gioco”.
Nel calciomercato invernale si possono andare a colmare eventuali lacune o c’è il rischio di peggiorare le cose?
“Il vero mercato va fatto in estate, a gennaio potrebbe essere troppo tardi. Si possono immaginare dei ritocchi, cessioni per snellire la rosa. ma non delle rivoluzioni che possono essere solo deleterie”.
Cosa servirebbe al Benevento?
“Quando si tratta di fare investimenti, il presidente Vigorito non si tira mai indietro; poi, il direttore Carli è un fuoriclasse per la categoria. Probabilmente servirà un terzino sinistro, dopo l’infortunio di Ricci”.




