Calcio
Strega, a Trapani incognita modulo per Auteri: ipotesi centrocampo a tre, ma il 4-2-3-1 resta un’opzione valida
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“L’ennesima occasione per l’allungo in classifica. Il Benevento a Trapani in caso di vittoria può aumentare il divario con il secondo posto dopo il pareggio interno di venerdì sera dell’Audace Cerignola contro l’Altamura. I giallorossi potrebbero addirittura portarsi a +6 sulla prima inseguitrice, mettendo ben due gare di distacco tra loro e gli avversari e laureandosi campioni d’inverno con un turno d’anticipo”. Lo scrive Il Mattino.
“Certo, non sarà una partita semplice da affrontare – spiega il quotidiano – considerata la caratura dell’avversario, che ha un organico di tutto rispetto costruito senza lesinare spese dal patron Antonini e dal direttore sportivo Musso, fresco di esonero con relativo addebito disciplinare per inadempienza contrattuale. L’obiettivo dei granata, che continuano a puntare sulla promozione diretta, è quello di riaprire il campionato e la sfida alla capolista si presenta come quella della potenziale svolta nonostante i 10 punti di distacco in classifica. Per questo il presidente Antonini ha caricato l’ambiente e attuato una politica di prezzi popolarissimi per portare quante più persone allo stadio in occasione della sfida di questa sera”.
“Tutti aspettano il Benevento – precisa il giornale – che dovrà farsi trovare pronto, smentendo le voci che circolano da più parti in altre piazze che danno la squadra di Auteri in flessione rispetto alla prima fase del girone d’andata. Capitan Berra e compagni devono dare un segnale forte al campionato e quale miglior opportunità di quella odierna, contro una formazione che non speculerà e non si arroccherà in difesa come hanno fatto gli ultimi avversari, bensì tende a provare a giocare sempre e comunque, lasciando spazi aperti da sfruttare assolutamente. Auteri ha detto di avere le idee chiare sulla formazione e stavolta potrebbe davvero cambiare modulo, dopo aver già accarezzato l’idea nella gara contro il Cerignola (e averlo fatto poi solo negli ultimi 20 minuti)”.
“Il tecnico – ipotizza Il Mattino à è pronto a varare il 4-3-1-2 avvalendosi di un centrocampista in più in modo da offrire maggiore copertura e soprattutto libertà ad Acampora che sarà schierato nuovamente da trequartista, stavolta alle spalle di un tandem che potrebbe essere composto da Manconi e da uno tra Starita e Lanini (con quest’ultimo leggermente favorito). In tal modo l’allenatore rinuncerebbe a Simonetti, giocatori di cui di solito non si priva mai ma abbastanza opaco nelle ultime uscite, e sistemerebbe una mediana a tre con Talia, Prisco e Viviani tutti e tre insieme per dominare il palleggio ed avere maggiore capacità di inserimento con le mezzali”.
“Si tratta di una ipotesi concreta – rileva l’articolo – anche se il 4-2-3-1, che rimane il primo amore relativamente alla stagione in corso, è pur sempre una opzione valida. Al centro della difesa dovrebbe essere ancora una volta confermato Capellini accanto a Berra, stesso discorso per le corsie che vedranno protagonisti ancora una volta Oukhadda e Ferrara, che ha vinto il ballottaggio con Viscardi. Non è ancora pronto per giocare dall’inizio Mario Perlingieri, ovvero il giocatore che più sta mancando al Benevento in questo periodo. Il centravanti di Torre Annunziata ha saltato 4 delle ultime 6 gare e da quando lui non c’è, là davanti si fa molta più fatica a costruire e ad essere incisivi (e difatti hanno fatto registrare un calo anche Manconi e Lamesta). Se fosse stato a pieno regime, probabilmente Auteri avrebbe insistito con il sistema di gioco che prevede i tre rifinitori dietro l’unica punta”.
“Ma con il bomber cresciuto nelle giovanili – spiega Il Mattino – a mezzo servizio, è possibile che il tecnico decida di modificare l’assetto anche per ritrovare quello smalto e quella brillantezza che i suoi ragazzi sembrano aver perso da qualche settimana a questa parte. Dopo lo schiacciante successo sul Sorrento, in quella macchina perfetta che era il Benevento sembra essersi inceppato qualcosa: a Trapani sarà la partita giusta per dimostrare che si è trattato solo di una fisiologica difficoltà dettata dalle circostanze e che tutto è tornato come prima. Al seguito dei giallorossi ci saranno un centinaio di eroici tifosi, pronti a sobbarcarsi un viaggio di quasi 900 chilometri. Un motivo in più per dedicargli una grande impresa, su un campo tradizionalmente ostico: su 12 precedenti l’unica vittoria sannita risale a 50 anni fa (0-1 gol di Capossela)”.